Raccontare quello che sta accadendo al TAR per il porto di Lacco Ameno è difficile. E, per capirlo, ci vuole un esperto avvocato amministrativista.
Nel frattempo vi raccontiamo il succo. Ieri si è tenuta l’udienza del TAR per la discussione di un primo ricorso presentato da Marina di Capitello. Nel frattempo, però, il Comune aveva notificato a Perrella un nuovo atto. Un nuovo atto per il quale, con immediatezza, la difesa di Perrella ha chiesto al TAR un decreto cautelare al Presidente.
Atto su atto che complica la vicenda.
Questa mattina, però, è stato pubblicato il primo “esito” della battaglia al TAR. Il TAR ha rigettato l’istanza cautelare concessa a Perrella ma, nel frattempo, si è inattesa del decreto del presidente richiesto il 29 giugno.
La sentenza emessa dal presidente Liguori recita, tra l’altro:
Relatore il dott. Michelangelo Maria Liguori, nella camera di consiglio del giorno 30 giugno 2021, tenutasi mediante collegamento da remoto in videoconferenza ai sensi dell’art. 25 del d.l. n. 137/2020, convertito con legge n. 176/2020 e successivamente modificato dall’art. 6 comma 1 del d.l. 44/2021, convertito con legge n. 76/2021, e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;
Rilevato che, come risultante dalla documentazione depositata da entrambe le parti in data 29 giugno 2021, in detta data il Responsabile del III Settore LL.PP. – Servizio Demanio del Comune di Lacco Ameno, con provvedimento prot. n. 0006816/2021 del 29.6.2021, ha, “sulla scorta di un riesame della vicenda” effettuato nuove valutazioni, in forza delle quali ha confermato il precedente diniego (di proroga del rapporto) e rinnovato “l’ordine di rilascio delle aree e degli specchi acquei relativi all’approdo turistico di Lacco Ameno da parte della Società Marina del Capitello s.c.a.r.l.”;
Ritenuto che tale sopravvenienza fa sì che – allo stato – sia ravvisabile una sopravvenuta carenza di interesse alla definizione nel merito del presente ricorso, e dunque profili di sua improcedibilità, in quanto, se pure esso dovesse essere accolto, comunque la società ricorrente vedrebbe ancora leso il proprio interesse legittimo dal nuovo provvedimento, con il che risulterebbe inutiliter data appunto l’ipotizzata pronuncia favorevole;
E’ ancora presto per tirare le somme e per dire chi ha vinto il Porto. Ora c’è attesa per il decreto cautelare… Il porto è ancora sospeso…
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