venerdì, Settembre 20, 2024

Il guaio dell’ufficio elettorale: cercasi colpevole tra Segretario, dirigente e dipendenti

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Abbiamo letto, con attenzione, il ricorso presentato dall’avvocato Petrone contro le operazioni svolte del comune di Casamicciola Terme che, a maggio, era diretto dal Commissario Prefettizio, la dottoressa Calcaterra, dal segretario Antonio Russo, dal dirigente dell’ufficio elettorale Giuseppe Sorgente, in convenzione dal comune di S. Antimo e dai dipendenti dell’ufficio. Figure e cariche che avrebbero dovuto tener conto che il famoso sabato 6 maggio era l’ultimo giorno utile per pubblicare le liste elettorali sull’albo pretorio. Un termine perentorio, secondo la difesa di Abramo De Siano e che oggi, riecheggia nella storia del comune termale.

Ventidue anni dopo.
Le parole del ricorso sono chiarissime: “Tale pubblicazione e affissione dovrà avvenire entro sabato 6 maggio 2023, ottavo giorno antecedente alla data delle elezioni… Fatto sta che, nonostante tale precisa e tassativa previsione legislativa ribadita dallo stesso Prefetto di Napoli, il Comune di Casamicciola Terme provvedeva alla pubblicazione all’albo pretorio on line dell’elenco con le liste e i nominativi dei candidati soltanto il giorno 8 maggio 2023, con atto prot. n. 571/2023, come si evince dalla pagina web estratta dal sito ufficiale del medesimo ente”
Da ieri, tuttavia, è scattato un altro count down, quello relativo ai 20 giorni riconosciuti al ricorrente per notificare il ricorso. Nel frattempo, però, è iniziata la caccia al colpevole. Chi ha lasciato questi file fermi sulla scrivania del Commissario Calcaterra? Chi doveva pubblicare, materialmente, sull’albo pretorio gli atti pubblici? Chi doveva rispettare il termine perentorio invocato dall’avvocato Miriam Petrone?

E’ una domanda che dovrebbe interessare tutti e non solo il sindaco Giosi Ferrandino o i suoi candidati eletti. E’ una domanda importante perché Casamicciola si trova a vivere il suo periodo peggiore e, in tutta verità, non si meritava questo ulteriore colpo al “cuore”.
Certo, il rispetto delle leggi deve essere posto in primo piano e deve caratterizzare l’agire di chi vuole l’onere o l’onore di amministrare il proprio territorio tuttavia, però, non possiamo non pensare a quelle che sono le potenziali ricadute sulla storia e sul destino di Casamicciola.

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