Neanche il tempo di tornare a scrivere e sono ricominciate le segnalazioni su argomenti più o meno scottanti che ci toccano da vicino.
E’ il caso del mio carissimo amico C., che ha posto alla mia attenzione la situazione della sede lacchese del Liceo Buchner. Se si fosse trattato di un’altra persona a me meno nota, Vi dirò la verità, non me ne sarei occupato, perché sembra sempre che la gente si accorga dei problemi della nostra comunità esclusivamente quando cominciano a riguardarla. Ma C. è persona che merita e, con lui, anche le legittime preoccupazioni per un figlio che si accinge a frequentare quel plesso in condizioni tutt’altro che salubri e, soprattutto, sicure.
Quello che è nato, lo ricordiamo, come sede di un mercato comunale, col tempo è diventato una scuola e ha contribuito in ogni caso ad affrontare l’annosa emergenza di aule dalle nostre parti. Tuttavia sin dallo scorso anno scolastico abbiamo avuto modo di assistere a numerose segnalazioni, alcune anche ben filmate sui social, dello stato di assoluto degrado e fatiscenza in cui versa il fabbricato in questione. E per quanto mi è dato sapere, nulla è cambiato dal termine delle lezioni a oggi che le stesse stanno per riprendere.
Mi sono informato presso il mio amico Sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale, il quale mi ha spiegato che la proprietà è del Comune di Lacco Ameno, ma la gestione appartiene alla Città Metropolitana che ne dispone, appunto, per le esigenze scolastiche del Liceo Buchner. Ma la cosa più assurda è che l’Amministrazione di Lacco Ameno avrebbe già ottenuto dal Commissariato di Governo, in occasione del terremoto del 2017, i fondi per ristrutturare interamente quel fabbricato, ma sinora la Città Metropolitana e, con essa, lo stesso Liceo, non hanno mai avuto modo di liberare l’immobile per consentire i lavori e starebbero ancora valutando la richiesta della stessa amministrazione lacchese per la concessione di alcune aule al piano superiore occorrenti -se non erro- per piccoli studenti della locale scuola elementare. Nel frattempo, ovviamente, la progettazione per l’utilizzo dei fondi già concessi dovrebbe essere scaduta e, quindi, sarà necessario riproporla; ma si spera al tempo stesso che i nuovi spazi acquisiti dalla Città Metropolitana al Polifunzionale consentano finalmente di liberare l’immobile e, al tempo stesso, garantire agli studenti del Buchner la giusta sicurezza nel frequentare le proprie classi di riferimento.
Per come stanno le cose, visti tempi e abitudini, credo che il figlio di C. e i suoi compagni resteranno ancora a lungo al “mercato” lacchese. E che Dio la mandi buona a tutti!