Il Metrò del Mare delle polemiche. Ischia tagliata fuori dal progetto regionale che metterà in relazione la fascia costiera cilentana con le città di Napoli e Salerno, la Costa Amalfitana e l’Isola di Capri. E c’è chi si rimbocca le maniche per rimediare a una esclusione «inspiegabile». Chiamando a raccolta gli ischitani.
E’ quanto fatto da Maria Grazia Di Scala, consigliere segretario della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale della Campania, che auspica oggi una revisione del progetto, “soprattutto in considerazione dei vantaggi che lo stesso porterebbe ai turisti e agli operatori”. E, in attesa del question time di mercoledì 3 febbraio in Consiglio Regionale – un appuntamento nel corso del quale la Di Scala porterà alle attenzioni di De Luca e della sua maggioranza la necessità di inserire la nostra isola sulle rotte del Metrò del Mare – lancia un appello all’isola. «E’ l’ennesimo voltafaccia di una Regione che sembra mostrarci solo il suo lato ostile. Entro lunedì mattina dovrò inviare la richiesta di partecipazione al “question time”. Un’occasione che vorrei condividere con tutti quei soggetti che vedono nel “Metrò del Mare” un’opportunità per il nostro turismo. Abbiamo poco tempo a disposizione, è vero, ma credo che le intelligenze sane della nostra isola sapranno far quadrato rapidamente (anche grazie al web) e sapremo stilare una richiesta condivisa da illustrare nell’assise regionale. Non voglio essere sola».
E sola, a quanto pare, la Di Scala non sarà. Perché Ischia si interroga in queste ore sull’opportunità effettiva di essere inclusa tra le rotte del Metrò del Mare, intercettando dunque un turismo mordi e fuggi che sin qui è stato senz’altro residuale per il nostro territorio.
E tra i commenti, non mancano quelli di chi considera questa un’occasione da non lasciarsi sfuggire: «Sarebbe importante per tutto l’indotto extra alberghiero», sottolinea per esempio Franco Di Costanzo.
«Io credo che se il Metrò del mare debba essere un modo per rivendicare un trasporto pubblico, economico, efficiente e sostenibile, – commenta Mario Goffredo – allora dovremmo essere compatti nel rivendicare i nostri diritti di isolani. Non certo di serie B nella contribuzione fiscale regionale».
«E’ un’ottima iniziativa. – gli fa eco Maurizio Pinto – Da anni lo chiediamo e ne discutiamo. Ora che abbiamo un politico che, finalmente si fa carico della questione, esce il bastian contrario».
Il bastian contrario che nella circostanza risponde al nome di un altro albergatore, Sandro Florenzo: «Io personalmente – sottolinea in un intervento pubblicato ieri sul nostro sito Internet – sono contrario al Metrò del Mare perchè finirebbe di inquinare il mare e aggiungerebbe altro caos a quello che già c’è. Ischia ha bisogno di valorizzare il territorio combattendo il traffico, l’inquinamento, il caos, valorizzando la nostra montagna, investendo sulle fonti alternative e sui depuratori. Ischia ha bisogno, per essere a passo con i tempi, di un prodotto ecocompatibile di essere un’isola verde. Il metrò del mare va contro questa visione e non finirebbe che aggravare la situazione. Maria Grazia Di Scala ci pensi bene perché potrebbe essere uno strumento di ulteriore distruzione per l’isola invece di essere una risorsa».
«Il caos che c’è è tutto ischitano, non c’entra il turista» è la replica del ristoratore Enrico Muratori. «Anzi, il turista a furia di essere “rapinato”, costretto a venire sull’isola con mezzi inadeguati, sta smettendo di venire… Ischia è un caos tutto l’anno, un serpentone continuo di automobili locali. E poi: la tanto nominata costiera secondo voi come vive? Solo con i turisti che vanno in albergo o con le migliaia di persone che producono il cosiddetto mordi e fuggi giornaliero?».
Di parere contrario anche Rosario Pilato: «Metrò del mare? Non sono capaci di risolvere il problema urgentissimo del trasporto marittimo e vogliono proporre il metrò. Ma per piacere. Risolvessero i tanti problemi che affliggono Medmar e Caremar e già sarebbe un grande passo avanti. Ma vi rendete conto che un turista per venire ad Ischia paga quanto una vacanza in altro luogo?».
Si tratta di un progetto assurdo anche per Carmelo Buono, che definisce l’idea del Metrò del Mare «un baraccone che non porterà alcun vantaggio, sotto ogni punto di vista. Piuttosto – aggiunge – concentriamoci su cose fattibili, contenendo i costi, e scegliendo percorsi ecosostenibili».
«Anche se per motivazioni diverse – spiega invece Giovanni Pesce – sono d’accordo: il Metrò del mare sarebbe solo una inutile concorrenza ai collegamenti marittimi esistenti. Sarebbe invece giusto dare la possibilità a nuove compagnie di navigazione di operare nel golfo, in modo che ci sia una sana concorrenza che porterebbe inevitabilmente ad un migliore servizio nei trasporti di persone e cose. Altra considerazione da fare, è quanto costerebbe il biglietto per persona. Alla fine diventerebbe un carrozzone inutile, per la felicità di un armatore».
Tutti i riferimenti sono al progetto Cilento Blu Club, promosso dalla Regione Campania e finanziato con risorse proprie e fondi provenienti dal Mibact. Si tratta un sistema integrato di trasporto con la mobilità su ferro, per collegare le città del Centro-Nord Italia (Milano, Bologna, Firenze, Roma) con il Cilento, e con la mobilità via mare, mettendo in relazione la fascia costiera cilentana con le città di Napoli e Salerno, la Costa Amalfitana e l’Isola di Capri.
L’Ente Provinciale del Turismo di Salerno, soggetto attuatore del progetto su designazione della Regione Campania, ha già avviato le procedure amministrative per l’affidamento dei servizi. A tal proposito sono state chieste le manifestazioni di interesse al Gruppo Ferrovie dello Stato e alla Societa Italo NTV per il prolungamento dei treni ad alta velocità da Salerno a Sapri. Agli inizi di febbraio sarà indetta la gara per individuare la compagnia di navigazione che dovrà effettuare i collegamenti marittimi. Dal punto di vista strutturale, il progetto si articola su due linee principali: la mobilità su ferro che potrebbe portare al prolungamento di treni ad Alta Velocità fino a Sapri e al potenziamento dei treni regionali sulla tratta Salerno – Sapri; la mobilità alternativa via mare che prevede l’implementazione dei collegamenti marittimi mettendo in relazione la fascia costiera cilentana con le città di Napoli e Salerno, la Costa Amalfitana e l’Isola di Capri. Nell’ambito delle azioni promozionali riguardanti la mobilità via mare, sono state individuate, a conclusione degli incontri con i Sindaci dei Comuni interessati al progetto, tre linee marittime, attive dal 1° luglio al 31 agosto 2016, utilizzando le risorse previste per questo intervento pari a € 800.000,00. Un’opportunità su cui Ischia, a quanto pare, si è spaccata in due.
Il metrò del mare serve solo a far arricchire gli armatori basta guardare il numero di passeggeri trasportati in passato
Tu fallo arrivare a Ischia a 5 euro e vedi se funziona
Oggi una famiglia spende 200 euro per 5 persone per andare e venire .
400.000 lire….
Cose che succedono solo sd Ischia
Come il prezzo della benzina
Non credo Enzo. Adesso gli armatori possono pretendere 20 Euro piu 2 per bagalio per il passaggio in un ora, potranno fare lo stesso con “La Metro del Mare”?