GEPPINO CUOMO ! E’ stato nominato qualche mese fa, ma prende possesso della Diocesi di Ischia oggi. Conosciamo poco S.E. Carlo Villano, che nel frattempo, a San Gennaro per la precisione, ha preso possesso anche della diocesi di Pozzuoli. Volto gioviale e ben disposto verso la gente, nell’immaginario collettivo pare sia persona gradita ai fedeli. Non perché S.E. Gennaro Pascarella non lo fosse, solo che in varie occasioni in cui poteva dimostrarlo, non lo ha fatto. Tutti si augurano che il nuovo vescovo conquisti presto le simpatie generali come fu con Padre Filippo, per affidarsi alla sua guida, perché onestamente nella diocesi di Ischia c’è assoluto bisogno di una guida.
Una guida trasparente che faccia capire in che direzione si andrà. Dal duemila dodici in poi la gente è rimasta disorientata. Dopo padre Filippo venne S.E. Pietro Lagnese. Le speranze furono tante, piuttosto giovane, sguardo intelligente ma troppo sfuggevole e i fedeli cominciarono a capirci poco. Per la verità, Lagnese si dedicò poco alla gente di chiesa, o meglio ci si dedicò in maniera non proprio decisa, preferendo cercare di sanare dall’interno l’organizzazione sacerdotale. In effetti molte discrepanze con lui sono state acuite ed altre sanate, dopo di chè è andato a Caserta, non sappiamo se questo trasferimento fu chiesto o è arrivato per…fine mandato ad Ischia.
Dopo Lagnese ecco S.E. Gennaro Pascarella. Sorriso bonario ma per i fedeli solo quello altro non si è recepito. Anzi, molta confusione con passi decisi in avanti e passi indietro inaspettati. Spostamenti di parrocchie e di parroci e ritorno con altri avvicendamenti. Il tutto ha disorientato …tutti.
E’ di questi giorni la nomina a parroci nuovi e sistemazioni fatte in fretta e furia senza che ci fosse effettiva fretta. Perché S.E. Pascarella si è affrettato a fare nomine e contro nomine poco prima che arrivasse il nuovo vescovo? Non poteva lasciare tutto come era e dare al nuovo vescovo la possibilità di fare certe nomine e dare certi incarichi? Sembra quasi che abbia voluto sistemare persone secondo una sua logica e non secondo quello che potrebbero essere le intenzioni del nuovo arrivato.
Per carità, queste sono semplici illazioni, solo “gossip” religioso e nulla più. Eppure, se andiamo a dare uno sguardo dietro le quinte, ci accorgiamo che quasi tutti i nuovi sistemati sono dei focolarini. C’entra qualcosa questo con le nomine dei nuovi parroci? Mah, chissà! Padre Gennaro non ha soddisfatto i fedeli nel suo mandato, ma non è detto che non abbia fatto qualcosa di buono e non si sa in giro. Tante volte la Chiesa fa senza dire e senza far sapere. Ecco perché i fedeli di Ischia si aspettano tanto da padre Carlo Villano. Dicevamo che di lui si sa poco, ma dalle prime avvisaglie si spera che possa avere un dialogo aperto con tutti.
Con i giovani certamente, visto che ha trascorsi da scout e che è vicinissimo a quel mondo anche ora. Di carattere dinamico, non sembra un Pastore statico. Con lui si ha speranza di far parte di una Chiesa in cammino. Domani andiamo a salutarlo, andiamo a farci conoscere come Chiesa isolana, poi lasciamogli il tempo di capire il nostro ambiente e affidiamoci a lui, che tutto sommato è anche fortunato, visto che non succede a padre Filippo, da cui era complicato ereditare, ma succede a S.E. Gennaro Pascarella, il cui tempo di militanza limitato, non gli ha dato modo d’attecchire nel migliore dei modi alla nostra realtà. Benvenuto fra di noi Padre Carlo Villano.
…E L’AUTUNNO ARRIVO’
Ogni anno arriva, puntuale come sempre il 21 settembre. Caccia via l’estate e si insedia. Nove anni fa fece lo stesso, ma non scacciò solamente l’estate dal nostro mondo, mandò via, con l’estate, anche un grande personaggio di Ischia Ponte. Gianni Lauro conosciuto da tutti come Sparaspilli, spirò all’ingresso della nuova stagione. Con lui sono terminate tante cose belle, con lui non ci si annoiava mai. A novantaquattro anni era il più giovane della comitiva, era il collante di una schiera di persone diventata con lui senza età. Eterno Peter Pan, dialogava alla stessa maniera con più generazioni, dal vecchio al giovane. Gli piaceva l’allegria e bandiva la tristezza. Ogni occasione era buona per organizzare convivi e spettacoli.
Amava Ischia come pochi, la difendeva ovunque si trovasse ed ovunque ci fosse da difendere. Senza di lui la comitiva, numerosissima, non esiste più, ma come per incanto, la maggior parte di loro riesce a radunarsi il 21 settembre per omaggiarlo, ricordarlo e rivivere alcuni di quei momenti indimenticabili. È accaduto anche ieri, nonostante il tempo non fosse dei migliori ed è stata ancora una volta festa, con lo Spirito di Sparaspilli calato dal cielo a riproporsi come un tempo, brindando alla sua maniera che ormai è diventato un classico in qualsiasi convivio lo si ricordi. Si, la gente forestiera in visita al Castello ha chiesto come mai si festeggiasse e si è piacevolmente unita al ricordo di un uomo che non ha mai conosciuto ma che ha ritenuto essere un grande, se da morto era riuscito a radunare i suoi amici ed essere ricordato così. Sparaspilli è riuscito a sconfiggere anche la morte ed ogni anno ritorna fra noi per regalarci momenti esaltanti come un tempo, quando era il vero protagonista delle serate ischitane di tanti di noi.