Quarant’anni anni fa nasceva il Partito Marxista-Leninista Italiano, a Firenze, per iniziativa di soli quattro pionieri, fra cui l’attuale segretario generale Giovanni Scuderi. Oltre 10 anni fa, nasceva ad Ischia, l’Organizzazione isolana del PMLI, che domenica prossima, parteciperà ai festeggiamenti che si terranno nella sala delle ex Leopoldine a Firenze, dove si terrà un incontro pubblico aperto a tutti.
Sulla iniziativa che quest’anno, coincide anche con i 100 anni della Rivoluzione d’Ottobre, il segretario del Partito Giovanni Scuderi ha scritto che, “come dimostra la storia, gli sfruttati e gli oppressi non hanno altro mezzo per liberarsi dei loro sfruttatori. La via parlamentare ad essi è preclusa e perciò devono usare l’arma dell’astensionismo elettorale tattico anche alle prossime amministrative, considerando l’astensionismo come un voto dato al PMLI e al socialismo”. C’è bisogno di una rivoluzione che spazzi via gli oppressori.”
E’ utopia obiettano in tanti. Certo. Non è possibile organizzare una rivoluzione oggi, nelle condizioni in cui è stato ridotto il movimento popolare. L’auspicio è che le file del PMLI si ingrossino sempre più, perché il tempo di una Italia rossa, unita e socialista, si avvicini.