La parte finale della relazione è dedicata agli “Ambiti pubblici rilevanti” individuati dal PdRi, strategici per la riqualificazione urbanistica e ambientale dei territori interessati.
«SP-1 – La via dell’acqua. Dal vecchio Pio Monte al nuovo Pio Monte della Misericordia. L’ambito costituisce un segmento fondamentale dell’Infrastruttura verde disegnata dal Piano di ricostruzione. Assume come asse l’attuale via Pio Monte della Misericordia che collega il “nuovo” complesso termale costiero con l’antico stabilimento del cosiddetto “Gurgitello”. Questa direttrice è fondamentale sia per quanto attiene le opere di mitigazione di tipo idrogeologico, sia per quello che concerne: la riconnessione ecologica tra il sistema collinare-montano e la costa; il miglioramento delle relazioni pubbliche lente tra due dei più importanti beni culturali di Casamicciola, entrambi legati al settore del turismo termale e della salute. Fondamentale è inoltre il sistema di ricucitura trasversale che si può mettere in atto tra il rione baraccato, con il suo cuore costituito dall’attuale Piazza Municipio, e il Nuovo Pio Monte, con la sua straordinaria sequenza di giardini e corti.
Il PdRi persegue l’obiettivo di integrare le opere di mitigazione idrogeologica previste sull’asta torrentizia con opere di sistemazione paesaggistica dell’alveo e con il recupero delle straordinarie architetture che la costeggiano. Si perseguono i seguenti obiettivi: la riconfigurazione dei caratteri insediativi e geomorfologici delle aree coinvolte, a partire dalla loro condizione attuale ma con attenzione alla loro evoluzione storica; la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, delle risorse termali e della linea di costa; il miglioramento del comportamento idraulico dell’alveo, sia in condizioni ordinarie che in condizioni di emergenza».
DAL VECCHIO PIO MONTE AL NUOVO PIO MONTE
«In particolare, nei 5 sub ambiti individuati sono previsti i seguenti interventi:
SP 1.1 – Pio Monte Vecchio: Recupero, mediante restauro e rifunzionalizzazione, dei ruderi esistenti del vecchio edificio termale del Gurgitiello, da destinare ad attrezzatura pubblica, preferibilmente destinata a funzioni di educazione ambientale e alla salute. Parziale riconfigurazione della sezione stradale in modo da raccordare l’attuale quota (più elevata) con quella dell’edificio, corrispondente alla quota della strada ante terremoto del 1883. Raccordo con i sentieri di risalita al Monte Epomeo, significazione dell’edificio da restaurare come “porta” dei sentieri naturalistici di risalita.
SP-1.2 – La via dell’acqua: Riconfigurazione della sezione stradale esistente, al fine di migliorare i percorsi ciclo-pedonali e la percorribilità lenta del vallone; parziale rinaturalizzazione dell’asta torrentizia, con relativa sistemazione paesaggistica. Tale soluzione pare particolarmente adatta a risignificare l’area di bordo del Nuovo Pio Monte. Utilizzo degli spazi inedificati di bordo, inclusi nella geomorfologia dell’alveo, per la realizzazione di spazi pubblici a verde, con funzioni ricreative e sportive.
SP-1.3 – Piazza Municipio: Restauro architettonico della Piazza, con ricostruzione dell’edificio pubblico preesistente, anche solo come pensilina di copertura per funzioni mercatali e civiche. Riconfigurazione parziale del fronte meridionale, mediante l’eliminazione di alcuni manufatti di recente formazione, al fine di realizzare opere infrastrutturali di tipo viabilisti- co e per aree di parcheggio pubblico.
SP-1.4 – Pio Monte Nuovo: Restauro architettonico del complesso, con sua rifunzionalizzazione per attrezzatura pubblica, preferibilmente destinata all’istruzione, all’istruzione superiore anche di tipo universitario. Apertura all’uso pubblico delle corti principali, come sistema di “piazze” propriamente urbane e interfaccia con le funzioni specialistiche ospitate dagli edifici; Possibile utilizzo della viabilità interna, da adeguare, come alternativa all’attuale via Pio Monte della Misericordia.
SP-1.5 – Santa Maria della Pietà: Sistemazione del parcheggio pubblico nel Piazzale De Felice, secondo gli standard ambientali più avanzati, curando: l’incremento delle superfici permeabili, la schermatura mediante arbusti e siepi, l’ombreggiamento del piazzale mediante nuovi impianti arborei; Sistemazione dell’area di parcheggio compatibile con il suo uso come area di ammassa- mento in caso emergenza; Riconfigurazione paesaggistica della foce del torrente e sistemazione del fronte a mare del Nuovo Pio Monte come “piazza a mare” pubblica. Sistemazione del sagrato della Chiesa di Santa Maria della Pietà e valorizzazione dell’epigrafe su di essa presente che ricorda la tragedia terremoto del 1883».
L’AMBITO BAGNI
«È il cuore dell’antico insediamento di Bagni, andato distrutto per effetto del terremoto del 1883, ricostruito nel corso del Novecento, nuovamente danneggiato in modo pesante dal sisma dell’agosto 2017 e colpito dalla frana del 2022. L’ambito si struttura intorno a due poli: lo spazio aperto dell’attuale Piazza, una volta occupata dalla chiesa; il nuovo edificio religioso, costruito nel primo ‘900, con tipica struttura alla beneventana, dedicato a Santa Maria Maddalena. Tra questi poli si ricostituisce un sistema di percorsi pubblici pedonali – vicoli e scale – che riconducono anche al nuovo ambito di spazio pubblico realizzato in via Garibaldi, in luogo di preesistenti immobili danneggiati e/o oggetto di delocalizzazioni, con funzioni di parcheggio e verde pubblico attrezzato a servizio del quartiere.
Il PdRi persegue l’obiettivo di integrare le opere di sistemazione della viabilità strategica in caso di emergenza – via Garibaldi – con interventi di rifunzionalizzazione e riqualificazione dello spazio pubblico, di prevalente uso pedonale. Si perseguono i seguenti obiettivi: la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, delle risorse termali e dei percorsi storici urbani; la valorizzazione dell’archeologia dell’antico insediamento di Bagni, andato distrutto nella catastrofe di fine ‘800; il miglioramento delle dotazioni territoriali del quartiere, in termini di spazi pubblici attrezzati, lastricati e a verde, e di aree di parcheggio pubblico, anche con finalità di spazi di ammassamento in caso di emergenza».
SANTA MARIA MADDALENA
«In particolare, nei 3 sub ambiti sono previsti i seguenti interventi:
SP-2.1 – Piazza Bagni. Sistemazione dello spazio, oggi sistemato a giardino pubblico: valorizzazione dei reperti archeologici relativi al preesistente edificio religioso, nel rispetto delle alberature esistenti, da integrare all’interno di un complessivo progetto di paesaggio anche volto alla valorizzazione delle acque termali. Riconfigurazione del piazzale destinato a parcheggio come spazio pubblico attrezzato per funzioni mercatali e ricreative-culturali all’aperto. Pedonalizzazione di via Bagni di Gurgitiello e riqualificazione della risalita pedonale verso viale Paradisiello.
SP-2.2 – Santa Maria Maddalena. Sistemazione dello spazio pubblico, da destinarsi a giardino pubblico e sagrato della chiesa, nell’ambito di un progetto di paesaggio relazionato alla sistemazione del Sub-ambito 2.1. Adeguamento della carreggiata di via Garibaldi, eliminando aree di sosta dei veicoli e altri impedimenti al corretto deflusso trasportistico.
SP-2.3 – Nuove attrezzature Garibaldi. Riconfigurazione degli spazi derivanti dalle demolizioni per l’incremento delle dotazioni territoriali: belvedere verso la Piazza, parcheggio pubblico, parco pubblico attrezzato con funzioni ricreative e per il gioco».
IL MAIO
«È il cuore dell’antico insediamento del Maio, andato distrutto per effetto del terremoto del 1883, ricostruito nel corso del Novecento, nuovamente danneggiato in modo pesante dal sisma dell’agosto 2017. L’ambito si struttura intorno all’archeologia delle tre chiese crollate alla fine dell’Ottocento e lungo il percorso di via D’Aloisio, con l’edificio religioso di Santa Maria del Suffragio. La riconfigurazione come parco urbano archeologico di piazza Maio si avvantaggia della realizzazione della nuova bretella viabilistica innestata su via Santa Barbara. La riqualificazione di via D’Aloisio come spazio urbano a vocazione commerciale, ricreativa e turistica assume senso compiuto se considerata insieme al nuovo parco termale presso la Rita e al nuovo parcheggio di attestamento previsto dal Piano presso via Casa Mennella. Il PdRi persegue l’obiettivo di rifunzionalizzare e riqualificare lo spazio pubblico, di prevalente uso pedonale.
Si perseguono i seguenti obiettivi: la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, delle risorse termali e dei percorsi storici urbani; la valorizzazione dell’archeologia dell’antico insediamento del Maio, andato distrutto nella catastrofe di fine ‘800; il miglioramento delle dotazioni territoriali del quartiere, in termini di spazi pubblici attrezzati, lastricati e a verde, e di aree di parcheggio pubblico, anche con finalità di spazi di ammassamento in caso di emergenza».
CHIESA DEL SUFFRAGIO E VIA D’ALOISIO
«In particolare, nei 2 sub ambiti sono previsti i seguenti interventi:
SP-3.1 – Piazza Maio. Sistemazione dello spazio pubblico con valorizzazione dei reperti archeologici relativi ai preesistenti edifici religiosi, da integrare all’interno di un complessivo progetto di paesaggio e di attrezzaggio dello spazio pubblico. Utilizzo dello spazio aperto posto all’inizio di via Santa Barbara per la realizzazione di un memoriale delle vittime della frana del novembre 2022. Utilizzo dello spazio aperto posto all’inizio di via Santa Barbara per la realizzazione di un parcheggio pubblico alberato. Ricostruzione degli edifici danneggiati con piano terra destinato a funzioni d’uso pubblico commerciali, ricreative e culturali.
SP-3.2 – Chiesa del Suffragio e via D’Aloisio. Sistemazione di via D’Aloisio come percorso pedonale attrezzato; Recupero della chiesa del Suffragio con valorizzazione del sagrato e ricostruzione della torre campanaria, con soluzioni preferibilmente di architettura contemporanea. Ricostruzione degli edifici danneggiati con piano terra destinato a funzioni d’uso pubblico commerciali, ricreative e culturali».
IL FANGO
«È il cuore dell’antico insediamento di Fango, andato distrutto per effetto del terremoto del 1883, ricostruito nel corso del Novecento, nuovamente danneggiato in modo pesante dal sisma dell’agosto 2017. L’ambito si struttura intorno alla chiesa di San Giuseppe, che si intende valorizzare mediante la costruzione di un’ampia piazza aperta verso la montagna e il mare. Tale soluzione si avvantaggia di una complessiva riconfigurazione del sistema viabilistico, ottenuta mediante l’utilizzo di aree oggi occupate da edifici fortemente danneggiati e la ricostruzione degli edifici storici (anch’essi fortemente danneggiati) seguendo un nuovo allineamento della cortina edilizia. La pedonalizzazione dell’area centrale è resa possibile dalla presenza di un’area di parcheggio attrezzata anche per far fronte all’emergenza, posta sul lato Ovest della frazione.
Il PdRi persegue l’obiettivo di integrare le opere di sistemazione della viabilità strategica in caso di emergenza – via Baiola e via Borbonica – con interventi di rifunzionalizzazione e riqualificazione dello spazio pubblico, di prevalente uso pedonale. Si perseguono i seguenti obiettivi: la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, delle risorse termali e dei percorsi storici urbani; il miglioramento delle dotazioni territoriali del quartiere, in termini di spazi pubblici attrezzati, lastricati e a verde, e di aree di parcheggio pubblico, anche con finalità di spazi di ammassamento in caso di emergenza.
In particolare, sono previsti interventi di: Sistemazione dello spazio pubblico con valorizzazione delle vedute panoramiche verso la montagna e il mare. Ricostruzione degli edifici danneggiati non interessati dalle opere pubbliche, con piano terra destinato a funzioni d’uso pubblico commerciali, ricreative e culturali. Sistemazione del parcheggio pubblico di via Baiola, secondo gli standard ambientali più avanzati, curando: l’incremento delle superfici permeabili, la schermatura mediante arbusti e siepi, l’ombreggiamento del piazzale mediante nuovi impianti arborei».