Galeotti furono i fuochi pirotecnici. Il finale a sorpresa della Festa di San Michele Arcangelo: non lo aveva previsto nessuno. Perché l’esplosione dei fuochi ha provocato un incendio di sterpaglie e macchia mediterranea è sulla collina dei Maronti, nella zona delle Fumarole. E per i vigili del fuoco, intervenuti nella serata di ieri in una zona assai impervia, e per giunta nel cuore della Festa patronale, non ci sarebbero dubbi sulla natura del rogo, scatenato da un errore di calcolo nel tiro o da qualche inconveniente tecnico, proprio poco dopo il transito lungo tutta la baia della processione via mare del Santo da Sant’Angelo ai Maronti e viceversa. Tutti gli uomini del distaccamento di Ischia si sono portati sul posto, mentre le foto del rogo – alimentato dal vento – si sono diffuse sui social, neanche fosse un apprezzato effetto scenico, quello, un po’ come accade per il Castello aragonese a Sant’Anna. L’episodio ha già riproposto, peraltro, l’atavica questione dell’opportunità o meno di accompagnare le feste religiose con spettacoli pirotecnici: l’inconveniente di ieri sera ha dato man forte a partito, per la verità piuttosto nutrito, di chi ritiene lo spettacolo anacronistico e, come in questo caso, rischioso. “Macché, Sant’Angelo e i Maronti hanno apprezzato ed applaudito ai fuochi”, ribattono invece gli aficionados dello spettacolo. “E i turisti sono andati in visibilio”. Con buona pace della vegetazione andata in fumo, letteralmente. (Foto Vittorio Sciosia)
Nella stessa serata, i Carabinieri hanno provveduto all’identificazione del responsabile e alla relativa denuncia
Scrivo a nome del Comitato Festa S.Michele per precisare che il l’incendio avvenuto sulla collina tra Cavascura e le Fumarole, è stato causato dagli spari effettuati da un privato, per cui né il Comitato, ne la ditta “Pirotecnica Santa Chiara”, incaricata allo sparo dei fuochi per conto del suddetto comitato, sono responsabili di quanto sopra.