giovedì, Dicembre 26, 2024

IL SERVIZIETTO. Pascale “scarica” Calise e Rumolo per il fallimento della Lacco Ameno Servizi

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Ok al compromesso storico sulla partecipata: il comune si salva con soli 260 mila euro. Il danno totale è di € 5.488.645,00

Ida Trofa | C’è tutto un filo logico, una connessione di intenti. Non c’è due senza tre sedute di consiglio comunale saltate, ma non c’è sgarro politico che non chiami altro sgarro. Tutto parte da lì: dal primo civico consesso saltato e dalla storica transazione negata sulla Lacco Ameno Servizi che avrebbe salvato capre e cavoli. L’accordo che con il voto del consiglio comunale avrebbe chiuso il fallimento del carrozzone lacchese ed evitato il coinvolgimento economico dei suoi amministratori e controllori del tempo. È stato così senza dubbio l’ennesimo giorno storico per il paese. Un martedì all’ultimo colpo di scena.

La giunta transige e lascia nella cacca Oscar Rumolo e Gianni Calise
La giunta di Lacco Ameno salva il comune dal fallimento della Lacco Ameno Servizi e scarica, forse come è giusto che sia, l’inviso Oscar Rumolo e il fratello del dimissionario assessore Giacinto Calise. Pascale, in questo modo, stringe le redini del suo governo, incassa le defezioni e il definitivo addio del suo ex fedelissimo. Soprattutto il primo cittadino fa proprie e del suo esecutivo monco, le posizioni del giudice fallimentare che aveva stralciato e diviso i tre profili: Comune, Rumolo e Calise.

Ognuno sarà responsabile per sé stesso delle proprie azioni gestionali e dovrà assumersi l’onere della propria difesa in ordine al danno erariale ipotizzato dai giudici in ordine alla conduzione della società partecipata locale. Per quanto riguarda le casse comunale, è impossibile non prendere atto, dell’indubbio beneficio prodotto dalla manovra che il Barone ha condotto in queste ore. Da buggerato a fine stratega, in questi mesi il sindaco ha mostrato di saper danzare sul filo dei numeri e di saper trasformare le insidie in opportunità. Da 5 milioni e rotti di euro di buco causato dalla Lacco Ameno Servizi, l’ente, e dunque la popolazione, se la caverà con pochi spiccioli a confronto e una somma di poco superiore ai 260 mila euro. Loro fanno i guai e loro li risolvono motu proprio con voti “favorevoli, unanimi e palesi”. È la politica che va.

La Giunta monca e lo storico compromesso
La storia di una vicenda al limite della truculenta politica è tutta scritta al protocollo 0003181/1 del 29 marzo 2022 anche se la copia di deliberazione della giunta comunale parla di uno strano atto n. 49 del 25 marzo 2022. Sviste a parte, Giacomo Pascale ha deciso di tirare dritto per la sua strada, prendendo atto degli addii e dei passaggi di casacca di chi, anche ieri ha scelto di non presentarsi in consiglio comunale, rimarcando la scelta di dimettersi dai ruoli chiave del governo. Così, la giunta a quattro ha deciso per l’approvazione dello schema di transazione con il Fallimento Lacco Ameno Servizi s.r.l. in liquidazione (Trib. Napoli, n. 15850/2019 R.G.).

Lo stesso o quasi che ha determinato ben due sedute deserte del civico consesso all’inizio di questo mese all’insegna dei colpi di scena. Un atto che vira decisamente per favorire gli interessi del solo ente pubblico a discapito dei suoi nominati ai vertici di vecchi carrozzoni e società partecipate costantemente in rosso. Dal sogno di metter finalmente la parola fine ad un guaio, all’incubo di doversi assumere tutta la responsabilità economica di scelte e conduzione societarie la cui linea, troppo spesso, era dettata dalla stessa politica che, oggi come allora, li condanna al peso delle loro posizioni di raccomandati di lusso. Di che cosa parliamo? Della Lacco Ameno Servizi, di Oscar Rumolo e Gianni Calise e della politica che vi ruota intorno. Presiede la seduta il Sig. Giacomo Pascale, nella sua qualità di Sindaco alla presenza dell’Arch. Carla Tufano, dell’avv. Leonardo Mennella e Giovangiuseppe Zavota, con la partecipazione del Segretario comunale, dott. Andrea Pettinato.

Salvate il soldato Pascale
L’obiettivo è stabilire i termini del potere, mostrare i muscoli e soprattutto chi comanda. In ciò, transigere il giudizio azionato dalla Curatela del Fallimento della Lacco Ameno Servizi s.r.l. in liquidazione, con sede legale in Lacco Ameno alla Piazza Santa Restituita n. 1, presso la casa Comunale, in persona dei curatori fallimentari, Dott.ssa Adele Taralbo e Avv. Giuseppe Sparano, nei confronti del Comune di Lacco Ameno, socio unico della fallita, avente ad oggetto l’azione di responsabilità ex artt. 2497 e 2476, co. 7, cod. civ. e iscritto a ruolo con il n. 301/2016 R.G.

La transazione a condizioni a dir poco sanguinolente chi, per anni, ha gestito l’affaire su specifico canovaccio elettorale, ma con sicuro favore del municipio. Una sorta di remake in sala lacchese dell’epopea militare, una mini serie sul tema “salvate il soldato Pascale”.

Ovvero, il Comune di Lacco Ameno, a definitiva tacitazione di ogni pretesa, diritto e ragione della propria esclusiva posizione processuale per come azionata dalla Curatela nell’ambito del giudizio e, comunque, in relazione ai fatti, si impegna a corrispondere al Fallimento, che a titolo transattivo accetta, la somma complessiva di euro 260.000,00. La somma dovuta al Fallimento a titolo transattivo sarà corrisposta in due rate di euro 130.000,00, cadauna, di cui la prima da versare entro il 31.3.2022 e la seconda entro il 30.11.2022, a mezzo bonifico bancario. Per effetto delle intese intercorse, il giudizio R.G. 15850/2019, all’esito del perfezionamento della transazione e del pagamento della prima rata, sarà fatto estinguere, con riguardo alla posizione processuale del Comune, mediante notifica di rinunzia agli atti del giudizio, da parte della curatela e accettazione della rinunzia, da parte del Comune, con compensazione integrale delle spese. Il fallimento rinuncerà all’azione col pagamento della seconda rata.

Gli altri convenuti
In questa corsa a “salvarsi” e togliersi i sassolini dalle scarpe, la curatela resterà libera di accettare o meno la proposta conciliativa del giudice relativa alla posizione degli altri convenuti, alla quale il Comune resta del tutto estraneo, fermo restando che il Fallimento, per la ipotesi in cui dovesse coltivare le azioni nei confronti degli altri convenuti, sarà comunque tenuto a mallevare e tenere indenne il Comune da eventuali azioni di regresso che gli stessi dovessero attivare in danno dell’Ente in relazione a eventuali condanne da essi patite nei confronti del Fallimento. In tal senso la Giunta ha autorizzato il Sindaco, nella sua veste di Organo Responsabile dell’Amministrazione ex art. 50, comma 1, del D.lgs. n. 267/2000, a sottoscrivere l’atto di intesa transattivo, dopo che la controparte abbia, a sua volta, sottoscritto senza riserva, con facoltà di correzioni, adeguamenti ed integrazioni, che non ne modifichino il significato sostanziale e la volontà qui manifestata dalla Giunta. La spesa conseguente alla presente deliberazione trova copertura al capitolo del Bilancio di Previsione 2021/2023, esercizio provvisorio 2022. Il Responsabile dell’Ufficio Finanziario-Tributario è stato incaricato di liquidare, con apposito atto, le somme.

È stato inoltre dato mandato ai responsabili dei settori di competenza di trasmettere la presente delibera alla competente articolazione della Corte dei Conti al fine di valutare ogni eventuale azione di rivalsa che si dovesse rendere necessaria nei confronti degli altri convenuti del giudizio R.G. 15850/2019, all’esito dei giudizi instaurati dal Fallimento Lacco Ameno Servizi Sri, R.G. n. 301/2016 e R.G. n. 15850/2019, nonché in ordine alle somme oggetto della transazione approvata. L’atto votato da Pascale & Co è stato altresì dichiarato immediatamente eseguibile per consentire l’immediata attuazione di quanto disposto.

Le richieste della Curatela nel dettaglio
La Curatela del Fallimento della Lacco Ameno Servizi s.r.l. in liquidazione, ha esperito nei confronti del Comune di Lacco Ameno, socio unico della fallita, l’azione di responsabilità chiedendo l’accoglimento delle seguenti conclusioni:
1) accertare e dichiarare la responsabilità del liquidatore della Lacco Ameno Servizi srl, in liquidazione e unipersonale in fallimento (dott. Oscar Rumo/o) relativamente alle condotte illustrate e per tutte le ragioni esposte nel presente atto;
2) accertare la responsabilità del revisore legale dott. Giovanni Calise relativamente alle condotte illustrate e per tutte le ragioni esposte nel presente atto;
3) accertare e dichiarare la responsabilità ex artt. 2497 e ss. e.e. e/o 2476, VII comma, e.e., del Comune di Lacco Ameno, in persona del Sindaco p.t. relativamente alle condotte illustrate e per tutte le ragioni esposte nel presente atto;
4) accertare e dichiarare tutti i danni subiti dalla società Lacco Ameno Servizi srl, in liquidazione e unipersonale e dai creditori della medesima, in conseguenza dell’illegittima condotta del liquidatore, del socio unico Comune di Lacco Ameno, del revisore sopra indicati liquidandoli nella misura così come determinata nel presente atto in euro 5.488.645,00 ovvero in via equitativa determinata nella differenza tra attivo e passivo fallimentare pari ad euro 3.624.021,87 ovvero in euro 1.399.050 ovvero nella maggiore o minore somma ritenuta di giustizia, tenuto conto anche della attività espropriativa dei crediti e dei servizi. Il tutto oltre rivalutazione monetaria e interessi; ovvero accertare e dichiarare l’importo dovuto dai convenuti in favore del Fallimento attore, liquidandolo nella diversa somma che il Tribunale vorrà determinare, se del caso, previa CTU, ovvero anche in via equitativa, il tutto sempre oltre rivalutazione monetaria e interessi;
5) condannare il Liquidatore Dott. Oscar Rumo/o, il Comune di Lacco Ameno, il revisore Dott. Giovanni Calise, in solido tra loro, al pagamento della somma di euro 5.488.645,00 ovvero di euro 3.623.064,97 ovvero di euro 1.399.050 ovvero della minore o maggiore somma che il Tribunale vorrà determinare, se del caso previa CTU ovvero anche in via equitativa. Il tutto sempre oltre rivalutazione monetaria e interessi;
6) con condanna dei convenuti, in solido tra loro o per quanto di specifica competenza, al pagamento delle spese, anche generali, e competenze del presente giudizio, oltre i.v.a. e c.p.a. “.

Il giudizio incardinato e la prova Fucito
Il comune si è costituito nel giudizio incardinato innanzi al Tribunale di Napoli, Sezione Imprese, R.G. 15850/2019, contestando a vario titolo gli addebiti di responsabilità e chiedendo il rigetto delle domande proposte nei suoi confronti. Il Giudice Dott. Fucito, a cui è stato assegnato il fascicolo, all’udienza del 23.3.2021 aveva inizialmente proposto alle parti di definire il giudizio mediante la corresponsione da parte del Comune di Lacco Ameno prima di euro 600.000,00 e successivamente, solo dopo lunga discussione, mediante il versamento di euro 400.000,00 in cinque anni. Alle udienze del 20.05.2021 e del 30.09.2021, il dott. Fucito ha proposto alle parti di verificare la possibilità di definire il giudizio in via transattiva mediante versamento, da parte del Comune in favore del fallimento, dell’importo di € 260.000,00 (in luogo di € 250.000,00, che era importo considerato ragionevole dal legale incaricato per definire la posizione del Comune), da corrispondersi in due annualità, con pagamento entro il 30.11.2021 e 30.09.2022. La mancata accettazione di una proposta conciliativa formulata dal Giudice comporterebbe conseguenze processuali negative (quantomeno sotto il profilo della regolamentazione delle spese di lite) per la parte che non aderisca.

Il legale dell’ente, Parrella: “transigiamo!”
La proposta transattiva è stata formulata in udienza dal giudice istruttore della causa, dott. Fucito, ed è stata già accettata dalla controparte e l’avv. Luca Parrella, procuratore e difensore del Comune ha ripetutamente ribadito la convenienza per l’Ente di definire la controversia in via transattiva, onde evitare il rischio, oggettivamente non improbabile, di un’esposizione dell’Ente ad una condanna per importi di gran lunga superiori alla somma di € 260.000,00 proposta. Il legale dell’Ente, avv. Luca Parrella, con pec del 10.10.2021, ha espresso il seguente parere “La proposta ultima del Giudice va presa in seria considerazione, atteso che, con un incremento non sostanziale dell’importo, si chiuderebbe definitivamente la vicenda giudiziaria (evitando in tal modo che la causa continui nei confronti dei convenuti con possibili accertamenti di responsabilità che potrebbero riguardare anche il Comune, ancorché abbia transatto la sua posizione, ed evitandosi in tal modo anche eventuali azioni di rivalsa)”.

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