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Il sessismo e lo stile “Santa Chiara” | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 22 dicembre 2023

«Martedì chef Sergio Barzetti ha fatto una battuta, che è stata una battuta molto infelice. Eravamo in diretta, ho sottolineato che era una battuta infelice, ma forse non l’ho fatto abbastanza. Me ne scuso perché questa è casa mia, se qualcuno viene a casa mia che però è anche casa vostra e dice una cosa poco gradevole, bisogna scusarsi».
Ecco quanto ha dichiarato nella puntata di ieri di “E’ sempre mezzogiorno” la mia amica Antonella Clerici, commentando il passaggio sgradevole di uno dei suoi ospiti abituali ai fornelli. Ma da donna estremamente intelligente, prim’ancora che da conduttrice di lungo corso, Antonella ha chiarito, nel parlare di Barzetti, che “si tratta di una persona al di sopra di ogni sospetto”, evitando così la gogna mediatica che di lì a poco una sua presa di posizione assolutista in stile caccia al sessista avrebbe sicuramente scatenato.

Diciamola tutta: “stordire la preda” non è esattamente il top della simpatia nel definire il modo migliore di piegare una partner (o un partner, visti i tempi) ai propri voleri più intimi attraverso qualche bicchiere di troppo; ma in epoche meno recenti si è detto, scritto e fatto molto di peggio senza che, a tutti i costi, intervenisse la direzione di testata per condannare pubblicamente l’autore e derubricandolo in un ambito squisitamente goliardico.

E andiamo ancora oltre: che la tivù di Stato sia più attenta di qualsiasi altra sotto questo profilo è poco ma sicuro. Ma come mai la stessa levata di scudi non è avvenuta la scorsa settimana (non anni or sono, chiaro?) anche dall’editore de “La7”, quando la solita Luciana Littizzetto ha rivolto molto più di una semplice allusione sessista nel commentare la foto di Wanda Nara nuda a cavallo, chiedendosi “chissà dove è finito il pomello della sella, lei si arpiona così. Ha la Jolanda prensile“, con il solito Fabio Fazio a tenerle bordone facendo finta di zittirla inutilmente?

Ecco, direi proprio che in un momento in cui la violenza sulle donne, anche dopo la tragedia di Giulia Cecchettin, non tende affatto a diminuire, e la manovra finanziaria 2024 sta stanziando cifre importantissime a supporto di tante attività correlate all’argomento, non sarebbe affatto male porre attraverso l’AgCom dei paletti ben precisi ai liberi sfoghi di certi personaggi più o meno noti e, perché no, anche alle reazioni del tutto arbitrarie e spesso smodate di chi li ingaggia per esprimersi e prova a rimediarvi, in casi come questi, in perfetto ed inutile stile “Santa Chiara”.

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