Leo Pugliese | Sull’isola di Arturo la “politica” si infiamma sui costi degli amministratori di oggi e di ieri e attravers i canali social si anima il dibattito. Scrive il sindaco Dino Ambrosino: “Di ritorno da Agrigento, abbiamo fatto tappa anche a Palermo, una città straordinaria che con tanti monumenti mostra ancora gli antichi legami con la cultura bizantina. Di notevole bellezza è la Cappella Palatina, presso il Palazzo dei Normanni dove trova sede il parlamentino siciliano.
Non è mai accaduto che per un viaggio verso le capitali della cultura abbiamo percepito alcun tipo di rimborso, benché effettivamente abbiamo rappresentato l’isola in forma ufficiale. Quando si viaggia in compagnia e il percorso va oltre il momento istituzionale, per noi non c’è mai rimborso.
In tema di riduzione dei costi della politica la nostra esperienza amministrativa a Procida non ha paragoni. Appena ci insediammo nel 2015 riducemmo l’indennità, e la maggiorazione non è stata più ripristinata. Abbiamo sempre lavorato con soli cinque assessori, mentre erano sei dal 2010 al 2015 e sette tra il 1996 e il 2010. Durante il nostro mandato amministrativo i consiglieri comunali non hanno mai percepito un gettone di presenza. Oggi per gli amministratori non si versa neppure alcun tipo di contributo previdenziale.
Attualmente il Sindaco è quello che è costato di meno nella storia recente di Procida. La modesta indennità pesa sul nostro Ente la metà o addirittura un terzo di quella dei Sindaci precedenti. Le occasioni in cui siamo stati accompagnati dall’auto della Polizia Municipale si contano sulle dita della mano. Per non parlare della gestione di tutta l’attività di segreteria. Oggi dobbiamo fare in proprio quello che fino a 10 anni fa era svolto da tre, quattro, cinque impiegati di segreteria.
In questi anni abbiamo portato avanti la più importante opera di risanamento di bilancio di tutta la storia di Procida. E lo abbiamo fatto dando l’esempio per primi. E continuiamo ad abbassare il debito, nonostante stiamo ancora pagando mutui stipulati per pagare spese fatte negli anni Ottanta. Stiamo parlando di milioni e milioni di euro. A confronto è miserrima cosa qualche centinaio di euro per la riparazione del pulmino: è falso che abbiamo avuto la minima esitazione per questioni economiche, abbiamo dovuto solo attendere i tempi della manutenzione”.
In men che non si dica è arrivata la risposta di FDI di Procida che in una nota ha rappresentato:
“Signor Sindaco, abbiamo letto con attenzione il suo post e la sua dichiarazione di non aver mai percepito alcun rimborso per viaggi istituzionali effettuati in rappresentanza ufficiale dell’isola, soprattutto se accompagnato da attività di carattere personale o non istituzionale. Una posizione lodevole, ma che si scontra con alcune evidenze rilevate dai documenti ufficiali.
Dalla lettura delle determinazioni economali del Comune per gli anni 2020, 2021, 2022, 2023 e 2024 emerge che spese per missioni e rimborsi sono state liquidate in favore degli amministratori, incluso il Sindaco, con importi spesso definiti genericamente come “spese istituzionali” o “rimborsi per spese anticipate”. Purtroppo, queste voci mancano delle necessarie specificazioni e trasparenza richieste dalla normativa vigente.
Ricordiamo che l’articolo 14 del D.Lgs. n. 33/2013 e l’articolo 84 del TUEL stabiliscono non solo il diritto al rimborso per spese documentate, ma anche l’obbligo di pubblicazione di tutti gli importi relativi a viaggi di servizio o missioni effettuate con fondi pubblici. Ad oggi, la sezione “Amministrazione Trasparente” del sito comunale non contiene alcuna pubblicazione al riguardo, lasciando una lacuna informativa su queste spese, in contrasto con quanto richiesto dalla legge.
Alcuni interrogativi legittimi che i cittadini si pongono: Perché non sono pubblicati i dati relativi alle spese di missione, come richiesto dalla normativa sulla trasparenza?
Lei, Signor Sindaco, dichiara che la sua indennità è la più bassa degli ultimi anni, ma sull’Albo Pretorio non sono presenti (o sono ben nascosti) i compensi relativi alle indennità degli amministratori. Tuttavia, secondo la normativa vigente, che ha previsto aumenti agli stipendi degli amministratori locali negli ultimi anni, il suo compenso lordo dovrebbe essere di circa 4.140 euro, ridotto alla metà in quanto lavoratore dipendente. Questo significa che percepisce meno rispetto ai suoi predecessori solo perché ha già un lauto stipendio come dipendente pubblico. In valore assoluto, dunque, potrebbe guadagnare persino di più rispetto ai Sindaci del passato.
Considerando che lei, Signor Sindaco, non lavora sull’isola, così come diversi membri della Giunta e della sua maggioranza, perché nei giorni in cui potrebbero essere presenti in Comune si preferisce dedicare tempo a “viaggi istituzionali”? Se lei è spesso assente, chi garantisce la gestione amministrativa del Comune?
Infine, riguardo alla questione del pulmino: davvero è credibile che l’officina meccanica abbia impiegato oltre due mesi per la riparazione? Se così fosse, non si poteva scegliere un’altra officina? È più realistico pensare che ci siano stati “intoppi” burocratici o, più semplicemente, un atteggiamento di menefreghismo.
Comprendiamo e apprezziamo l’impegno nel mantenere contenuti i costi dell’amministrazione, ma riteniamo che la trasparenza sia un valore fondamentale, tanto quanto il risanamento del bilancio. Rispettare gli obblighi di pubblicazione è non solo un atto dovuto, ma anche un modo per rafforzare la fiducia dei cittadini verso chi li rappresenta. Attendiamo con interesse un chiarimento su questi punti, certi che fare chiarezza sia un passo importante per garantire la piena trasparenza e il buon governo dell’isola.”