venerdì, Febbraio 7, 2025

Il tombino di Perrone: un’altra ordinanza da “asino” di Castagna

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Il sindaco di Casamicciola firma ordinanze che, dopo poco, deve revocare in autotutela. L’EVI smentisce il sindaco e rimanda al mittente l’ordinanza. Il tombino che salta è colpa del comune e delle sue fogne fatte male. I documenti e le prove

E’ grave davvero, molto grave che un amministratore dalla carriera ultra decennale non sappia scrivere le ordinanze. Ancor di più lo è se si lascia consigliare o trascinare nel redarle da chi si erge al ruolo di professore, iscritto negli elenchi dei docenti in ruolo. Il sindaco Castagna, dopo la figura barbina rimediata sul caso Ibsen, bacchettato su tutti i fronti e sull’orlo di una guerra istituzionale aperta per assecondare un capriccio stupido, su un miserrimo puntiglio, le prende anche dall’EVI.

La settimana scorsa aveva ordinato al liquidatore dell’Evi, Pierluca Ghirelli “di provvedere ad horas, in collaborazione con l’Ufficio Tecnico del Comune di Casamicciola Terme, alla messa in sicurezza del tratto impianto fognario di via Perrone, incrocio con ex. SS 270”.

Castagna vuole imputare all’EVI lavori ed opere dovute dal Comune. Lo stesso che ha permesso lavori inadeguati e canalizzazioni fognarie abusive. Ovviamente sempre pro voto suo…

Ed è cosi che il sindaco firma l’ordinanza per il “salto del tombino” all’ingresso di via Perrone sull’incrocio con la SS 270. Il tombino dove, per intenderci rimase incastrata una Fiat 600 sorpresa dall’improvviso scoperchiarsi della condotta.

Con l’ordinanza si intima all’EVI, su relazione dei Vigili Urbani del 4 febbraio, di provvedere ad horas per la messa in sicurezza. Finalmente verrebbe da dire, dopo mesi e mesi di pericoli e una transenna ridicola, con la scritta: tombino pericoloso in caso di pioggia!

Ed invece ecco la nota che bacchetta il sindaco e ne mette in luce tutti i limiti amministrativi. Infatti a seguire l’ordinanza  n. 4 del 5 febbraio – avente ad oggetto “Messa in sicurezza impianto fognario ingresso via Perrone lato SS 270”. Arriva la contro replica inoppugnabile dell’EVI .Una replica anche dettata dal particolare, affatto trascurabile, che vide lo stesso comune di Casamicciola con il suo tecnico, il geometra Antonio Piro effettuare dei sopralluoghi in zona e convenire sulla necessità di un’azione congiunta. Certamente non dipendente dall’EVI. L’Evi gestisce le fogne! Non le costruisce!

Con riferimento all’oggetto ed all’Ordinanza n. 4 emessa il 05/02/2015 dal Comune di Casamicciola Terme l’EVI, così, fa presente che l’intervento non rientra nelle competenze della stessa società in liquidazione in quanto il manifestarsi dell’inconveniente si verifica sempre e soltanto in concomitanza di eventi piovosi copiosi. Come peraltro specificatamente riportato nella stessa ordinanza del Comune di Casamicciola. L’inconveniente è causato dalla impropria canalizzazione delle acque piovane nella rete fecale. Una circostanza già accertata ed oggetto di numerose ispezioni effettuate dai tecnici del Comune di Casamicciola”. Carta canta come si suol dire.

Il primo febbraio 2013 fu chiesta la presenza anche dei tecnici dell’EVI e fu redatto un verbale di sopralluogo nel quale si precisava, tra l’altro, che per “evitare l’inconveniente era necessario convogliare tutte le acque piovane nella condotta pluviale esistente in Via Perrone; in subordine, ed in attesa dei lavori di cui sopra, veniva individuata una soluzione temporanea che, riguardando la regolamentazione delle acque piovane, esulava dalle competenze dell’EVI”.

Alla redazione del verbale di sopralluogo collaborarono il Geom. Antonio Piro, responsabile del servizio demanio e territorio e il geometra Guglielmo Arcamone responsabile del servizio idrico Integrato per il Comune.

“Per evitare l’inconveniente del sollevamento dei chiusini dei pozzetti di Via Perrone all’incrocio con Via S. Girardi, che costituisce pericolo per la pubblica e privata incolumità durante le piogge, sarebbe necessario  far si che tutte le acque piovane venissero convogliate nella condotta pluviale esistente lungo la Via Perrone. Per evitare l’inconveniente, in attesa della esecuzione dei lavori di cui sopra, si potrebbe collegare, a mezzo di idonea tubazione, il pozzetto della fognatura (posto centralmente) con quello della pluviale (posto a destra per chi scende), dotato di idoneo dispositivo che consenta l’immissione dei reflui nella pluviale solo in caso di pioggia. Ciò, però, comporterebbe lo sversamento di reflui a mare. In attesa, i Vigili Urbani dovranno limitare il transito al verificarsi di copiose piogge”. Uno studio approfondito e metodico.

Al fine di individuare cosa provochi il sollevamento dei tombini posti in tale incrocio durante le piogge, con l’utilizzo di coloranti si è tracciato il percorso delle acque piovane che precipitano sulla via Cumana, Via Firenze e Mortito. Dalle indagini effettuate è emerso che l’acqua piovana di Via Cumana, tratto che va dall’incrocio con Via  Mortito al Cimitero confluisce nella nuova condotta pluviale realizzata lungo la Via Perrone proprio dagli amici, tecnici ed esperti vicini al Sindaco Giovan Battista Castagna. Una condotta, evidentemente mal progettata che si immette nel vecchio canale che sfocia a mare. Le acque che precipitano su Via Firenze e Mortito all’incrocio con Via De Gasperi, invece, confluiscono  nella fogna mista di Via Perrone che si immette nella fognatura pubblica di Via S. Girardi.

Il primo tombino, a sinistra  per chi scende Via Perrone, è solamente un tombino di ispezione fogna di Via S. Girardi, che anch’esso si solleva in caso di copiose piogge. Pensate a quanto sia fuori portata il canale realizzato dai grandi soloni casamicciolesi da subito l’effetto gaiser ad ogni minima pioggia altro che copiosi eventi meteorici.

Con molta probabilità, anche parte delle acque piovane provenienti da proprietà poste lungo la Via Mortito, sono convogliate nella condotta fognaria di Via Perrone, sebbene lungo la Via Mortito sia stata realizzata la nuova pluviale (tombino centrale all’incrocio con Via S. Girardi).

Il sindaco invece con la sua ordinanza da “asino” voleva scaricare addossando ad altri anche le sue responsabilità. Tentativo fallito!

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