Un fiume di persone ha attraversato lunedì scorso le strade dell’isola per partecipare al corteo organizzato in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un appuntamento che, come ogni anno, richiama l’attenzione su una delle più gravi e diffuse violazioni dei diritti umani. In prima linea, a dare forza e colore alla manifestazione, c’erano soprattutto i giovani, che non si sono limitati a essere semplici spettatori ma sono stati veri protagonisti, portando con sé messaggi potenti e creativi: poesie, versi, canzoni, riflessioni e musica, tutte accomunate da un unico obiettivo comune, dire “basta” a ogni forma di violenza contro le donne.
La manifestazione ha toccato un tema che attraversa e coinvolge l’intera società: la violenza di genere, nelle sue infinite forme, non conosce confini di età, classe sociale o cultura, colpendo donne e ragazze in ogni parte del mondo. Il corteo è stato un’occasione per dare voce alle vittime, ricordare le tante donne che non possono più raccontare la loro storia e per riaffermare la necessità di un cambiamento profondo e collettivo.
Il corteo, partito dal plesso della scuola media, si è snodato lungo le vie del centro, attirando l’attenzione di chi si trovava a passare. Gli striscioni colorati, i messaggi scritti a mano e le voci dei partecipanti hanno trasformato le strade in un palcoscenico di denuncia, ma anche di speranza. “La violenza non è mai amore”, “No significa no” e “Smettiamo di giustificare gli abusi” sono solo alcune delle frasi che campeggiavano su cartelli e bandiere.
Tra i partecipanti, erano presenti anche rappresentanti di associazioni, istituzioni locali, che hanno voluto ribadire il loro impegno concreto a supporto delle donne vittime di abusi. “Ogni giorno lavoriamo per offrire ascolto e protezione a chi subisce violenza, ma serve il contributo di tutti per prevenire e combattere questo fenomeno”, ha dichiarato una volontaria.
“La violenza contro le donne non è solo un problema delle donne, è un problema di tutti. E noi vogliamo essere parte della soluzione,” ha affermato una studentessa durante una pausa del corteo, leggendo un testo scritto insieme ai suoi compagni di classe. Le nuove generazioni si sono fatte portatrici di una sensibilità diversa, più attenta e consapevole, che punta a scardinare stereotipi e pregiudizi di genere ancora troppo radicati nella società. Attraverso i loro interventi e le loro riflessioni, hanno sottolineato l’importanza dell’educazione come strumento fondamentale per prevenire la violenza, partendo proprio dai banchi di scuola.
Uno degli aspetti più significativi del corteo è stato il richiamo alla trasversalità del problema. La violenza contro le donne non è un fenomeno che colpisce solo alcune realtà o alcune categorie, ma è una questione globale e trasversale, che riguarda tutti, uomini e donne, giovani e anziani, istituzioni e cittadini comuni. “Non possiamo più ignorare questa emergenza sociale. La violenza contro le donne è una ferita che colpisce l’intera società, non solo le vittime dirette,” ha dichiarato una delle organizzatrici del corteo, invitando tutti a fare la propria parte per contrastare la cultura della violenza e del controllo. Non sono mancati momenti di riflessione sulle diverse forme che la violenza può assumere: fisica, psicologica, economica, sessuale e anche digitale, un fenomeno in crescita che coinvolge soprattutto le giovani generazioni. “La violenza non si limita ai lividi visibili, ma si insinua anche nelle parole, nei silenzi forzati, nelle minacce e nei ricatti,” ha ricordato un attivista durante il suo intervento.
Quella di lunedì è stata una giornata intensa, che ha dimostrato quanto sia forte il desiderio di cambiamento, soprattutto tra i giovani, e quanto sia necessario continuare a lavorare insieme per costruire un futuro più giusto, libero e rispettoso.
Soddisfazione ha espresso la delegata Sara Esposito: Ad ogni singolo partecipante giunga il mio e il nostro grazie – commenta la Consigliera Sara Esposito – Quasi 1000 cittadine e cittadini per le strade della nostra isola, in maggioranza giovani con messaggi importanti, versi, canzoni, musiche e riflessioni su un tema che trasversalmente tocca tutti: la Violenza e le sue infinite forme. Anche nella giornata di ieri abbiamo dimostrato di essere una piccola ma grande comunità capace di mettere insieme istituzioni, forze dell’ordine, giovani, insegnanti, accompagnatori, associazioni, cittadini, passanti, curiosi e soprattutto il nostro senso di reciprocità e rispetto. Grazie a tutte e tutti, che a vario titolo hanno dato il proprio contributo mettendosi in gioco, in una giornata che di sicuro lascerà segni di libertà, uguaglianza, e soprattutto partecipazione.”