Quando quasi tre anni fa lasciai Forza Italia dopo ventisette di appartenenza ininterrotta e incondizionata, credetti nella necessità dell’azione innovatrice di Giorgia Meloni, affinché partisse dalle organizzazioni locali riportando meritocrazia e qualità fino ai vari livelli istituzionali, in vista dell’annunciato e meritato successo nazionale delle Politiche 2022.
Intanto, però, arrivava la pessima figura alle amministrative nel capoluogo con l’esclusione della lista FdI; e proprio ieri abbiamo avuto notizia delle “imprese” dei rappresentanti di centrodestra in Città Metropolitana, di cui il nostro Giornale si è occupato a proposito dell’ostracismo a provvedimenti relativi alle esigenze scolastiche della nostra Isola.
Le “scutuliate” rimediate alle Politiche in praticamente tutti i collegi della provincia di Napoli avrebbero già dovuto, a mio giudizio, rendere necessario l’intervento del Partito, troppo impegnato nell’azione di buon governo allora in corso di startup. E da lunedì, in un momento in cui tutta l’Italia, tranne Vicenza, celebra l’onda lunghissima del centrodestra a trazione Meloni e Fratelli d’Italia nelle amministrative appena terminate, la sola provincia di Napoli continua a registrare assenze, insuccessi e fallimenti in comuni al ballottaggio come Torre del Greco, Cercola e Marano.
E mentre gli stessi referenti FdI in Regione sembrano impotenti nel mantenere rapporti proficui con le espressioni sane del territorio (e non certo per colpa loro), anche le elezioni di Casamicciola sono state perse nonostante il “Governo amico” a potenziale supporto, mentre a Forio (Comune a doppio turno) è mancata -come a Ischia lo scorso anno- una lista di Fratelli d’Italia.
È chiaro a tutti che sulla nostra Isola, come in tutta la provincia, chi oggi dovrebbe avere a cuore le sorti di Fratelli d’Italia e del centrodestra si guarda bene dal favorire una seria e capillare organizzazione locale, tenendo conto delle tante energie disponibili, mettendo da parte carrierismo e personalismi e, soprattutto, facendo tesoro degli errori del passato, guardando con lucidità al futuro e agli appuntamenti elettorali già in programma.
Ritengo che senza un cambio di rotta deciso dall’alto, saremo destinati ancora una volta a invidiare un’intera nazione che svolta, restando al palo a vantaggio dei soliti noti nostrani che tanti danni stanno arrecando da oltre tre lustri alla nostra Comunità locale.