L’alba della vigilia avvolge, nella sua luce, il messaggio del rito antico del mercato del pesce di Forio. Un rito di appartenenza, cattolica ovviamente, che nonostante la sua declinazione 2.0 tra selfie, post e video live, conserva il fascino dell’evento nella notte. La notte della vigilia.
Persa l’importanza della piazza e del mercato, dove ognuno (chi più, chi meno) manifestava la sua festa e, perché no, anche il suo status, Forio conserva e rivendica la sua identità.
Una piazza piena, gremita, che si è accodata ad un canto vecchio, pesante, stridente di un clero di un tempo che si difende dai cambiamenti (i suoi interni e della realtà che lo circonda) del tempo, della società e che è efficace nel conservare la tradizione.
I “pennicielli” per la brace, il sapore del pane abbrustolito, l’aroma della pasta e fagioli e il vociare, silenzioso sono gli elementi belli e che spiccano in questa Vigilia di Natale.