Giovanni Sasso | La doppietta di Cristiano Ingretolli, il “Rosso che ti accende” (“Il Dispari” del 31 luglio scorso) costerà una pizza al cronista, che terrà fede ben volentieri alla promessa, perché questa doppietta al “Bisceglia” (ce lo auguriamo!) può far svoltare l’Ischia esattamente come lo fece sette mesi fa il gol di Cunzi. «Okay, allora scelgo il ristorante…» dice l’attaccante mentre si accomoda per la conferenza stampa («Scusatemi, per me è la prima volta davanti a così tanti giornalisti»). Dopo essere stato decisivo per il passaggio del turno in Coppa Italia a Melfi, lega il suo nome al ritorno alla vittoria dell’Ischia in terza serie nazionale dopo sedici anni e sei mesi. Insomma, il centravanti romano – che finora pareva “vedere” poco la porta, nonostante la indubbia generosità – s’è preso una tripla soddisfazione. «No: “ci” siamo presi una soddisfazione tripla: tutta la squadra. Ce lo meritavamo. Nelle prime gare – ricorda Ingretolli, supportato in tribuna dai familiari – siamo stati sfortunati. Abbiamo fatto belle prestazioni ma la mancanza di concretezza ci ha negato la vittoria. Abbiamo fatto una partita molto bella, ricca di soddisfazioni. La vittoria la meritiamo tutta».
L’Ischia ha iniziato col giusto approccio il match. Poi l’Aversa ha preso campo ma l’espulsione di Carbonaro ha, in un certo qual modo, dato coraggio all’Ischia, che è passata ma s’è poi fatta recuperare nonostante l’uomo in più. I ragazzi di Porta, però, non si sono persi d’animo ed hanno rimesso l’alettone avanti. Una bella reazione, quella della formazione isolana. «Sì, siamo stati forti. Non ci sono stati cali di concentrazione. Abbiamo concesso solo un quarto d’ora nel primo tempo. L’espulsione – sottolinea – ci ha dato morale. Dopo il vantaggio ci siamo un po’ adagiati, ma appena subito il pareggio ci siamo rifatti. Alla fine non c’è stata partita».
Ora che ha trovato il primo successo, l’Ischia può finalmente giocare più libera mentalmente. «Sicuramente. Io, personalmente, sono contento di essermi sbloccato. Nelle prime partite – ammette – ho sbagliato dei gol facili, adesso sono arrivati questi due gol e spero di continuare così. Chiaramente, siamo contenti anche come squadra per questa prima vittoria».
Una vittoria a cui tenevamo molto anche i tifosi. «Ci seguono sempre, in casa e in trasferta. Ci sostengono, anche in caso di sconfitta ci applaudono. Questa vittoria la meritiamo noi e loro».
A chi dedichi questa prima doppietta da professionista? «Il primo gol ai miei genitori, che mi sono sempre stati vicini. E anche alle altre persone che mi hanno sostenuto. Il secondo, invece, lo dedico a tutti quelli che non hanno creduto in me…».
La visita del patron Lello Carlino, che ha salutato la squadra la sera prima della gara, è stata un buon viatico per la trasferta in terra normanna. «Gli posso solo dire di seguirci sempre e di venire a ogni trasferta, perché se porta bene…».
Ha funzionato molto bene l’intesa con Nicola Ciotola. «Il mister ci prepara a tutti i moduli e ad ogni situazione. Mister Porta e mister Di Napoli preparano sempre bene la partita. Ciotola è un giocatore d’esperienza che, come tutti gli altri “grandi”, ci dà morale e una marcia in più» conclude Ingretolli.