martedì, Novembre 26, 2024

INGV, nessuna saga degli errori sui terremoti di Ischia

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In relazione all’articolo “Terremoto: l’INGV continua con la saga degli errori su
Ischia” a firma di Ida Trofa si rappresenta quanto segue:
1) L’evento del 28.12.2020 delle ore 00:15 di magnitudo 1.3 non è mai stato
localizzato a Ischia, come può essere verificato facilmente dai database
ufficiali (in tempo reale) della Sezione Osservatorio Vesuviano dell’INGV:
• Generator Of Serenade StatIc Pages (GOSSIP)
http://terremoti.ov.ingv.it/gossip/flegrei/2020/event_4416.html
• Plinio
http://sismolab.ov.ingv.it/sismo/index.php?PAGE=SISMO/event&id=759
e della Sezione Osservatorio Nazionale Terremoti dell’INGV:
http://cnt.rm.ingv.it/event/25849911
Tutti i tre database, oltre a riportare tutti i parametri
della localizzazione, forniscono sempre anche la mappa con la localizzazione
dell’evento, per cui è impossibile sostenere che l’evento sia stato localizzato
a Ischia. Peraltro, è inammissibile e offensivo sostenere che le diverse Sezioni
dell’INGV di Roma e di Napoli “facciano questo casino”.

2) La Direzione dell’Osservatorio Vesuviano non è a conoscenza di alcun
software acquistato nel 2015 per “collegare perfettamente le tre Sale INGV” con
un costo pari a € 30.000. A tal proposito, quanto riportato dall’articolista è
assolutamente falso, oltre che tecnicamente e scientificamente errato.
Invero, non risulta in commercio alcun software per “collegare perfettamente le
tre Sale INGV”. Le Sale dell’INGV sono collegate da diversi anni grazie alle
capacità tecnico-scientifiche del personale dell’Istituto.

3) Un evento sismico di M=0.2 o M=0.7 tecnicamente è un evento di
ultramicrosismicità e non può e non deve destare alcuna preoccupazione.
Al contrario, deve destare preoccupazione l’assenza di un Piano di
Protezione Civile, in un’area come quella Ischitana, giacché è su di esso che
si basa la sicurezza del territorio.

4) La Direzione dell’Osservatorio Vesuviano non ha mai ricevuto alcuna lettera
dal consigliere Mennella.

Per quanto su esposto, è di tutta evidenza che quanto scritto dall’autrice Ida
Trofa per sostenere “la saga degli errori” non ha alcun fondamento e, oltre a
denotare la non conoscenza delle basilari nozioni di comunicazione della
scienza, palesa anche una lontananza culturale dagli argomenti trattati.
Si rappresenta che il ruolo di chi divulga notizie, soprattutto su argomenti quali
il rischio sismico e vulcanico, è quello di riportare notizie attendibili e certificate,
supportate da cognizioni scientifiche, e non certamente quello di divulgare fake
news su questioni così delicate e che hanno un impatto notevole sulla comunità
(inclusa la ricostruzione del terremoto del 21.07.2017). Firmato: il Direttore
dell’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, dott.ssa Francesca Bianco”

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