venerdì, Febbraio 7, 2025

INPS. Rifondazione attacca Poletti: “Ci aspettavamo di più da un ministro”

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Dopo un paio di settimane dalla spedizione a Roma, al ministero del lavoro e delle politiche sociali, della petizione contro la chiusura dell’ agenzia INPS di Ischia Ponte è giunta una risposta.
La petizione lanciata a dicembre da Rifondazione Comunista aveva avuto fin da subito un buon seguito in quanto le adesioni si sono moltiplicate giorno per giorno raggiungendo e superando il migliaio di firme nel giro di 10 giorni. I cittadini chiedevano la revoca immediata della decisione di trasferire l’ INPS di Ischia e ai Comuni di farsi carico delle spese necessarie a mantenere un servizio fondamentale sull’isola.
Tuttavia la risposta del ministro Poletti non ha fatto si che si placassero le paure poiché in una missiva di poche righe ci comunica di aver trasferito la petizione agli uffici centrali dell’INPS, unico soggetto ora competente.
Ci aspettavamo di più da un ministro che quando soggiornò sull’isola si fece carico a piene mani della questione dell’INPS, esaltata con toni festosi da esponenti del locale partito democratico e che oggi invece si dimostra un semplice passa carte rimandando alla passata memoria collettiva le sue attenzioni necessari alla casistica.

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