Gaetano Di Meglio | L’onorevole Alessandro Amitrano ci introduce nella presentazione dell’intergruppo parlamentare dedicato alle isole minori. Un ragionamento che, in qualche modo, potrebbe anche semplificarsi abbracciando la battaglia comune che porti al riconoscimento della “zona disagiata”. Perché, questa battaglia, è quella cardine e che ci permetterebbe di risolvere tanti problemi, soprattutto quelli di natura economici.
Onorevole, qual è la genesi e la mission di questo intergruppo?
Siamo partiti chiaramente da ciò che ha avuto anche il riconoscimento in costituzione del disagio delle isole minori. Da qui, però, forse il tema del riconoscimento costituzionale è il tema di dare dignità ai territori e le risposte le deve dare sempre la politica con le leggi ordinarie, quelle che permettono a tutti i cittadini che vivono all’insularità e le sue difficoltà, di poter avere dei servizi che siano all’altezza da questo.
Oggi l’intergruppo parlamentare composto da deputati e senatori di tutti gli schieramenti politici, vede la partecipazione delle realtà anche dei territori, dei Comuni, dei sindaci, delle imprese e dei tutti i cittadini proprio per riuscire a dare le risposte giuste a quelle che sono delle realtà territoriali che possono avere difficoltà diverse da chi vive, invece, sulla terraferma.
Purtroppo, noi come cittadini delle isole viviamo appunto quello che dicevo, l’annosità dei problemi molti dei quali, immagino, già ne sia a conoscenza. La chiusura paventata del tribunale, la difficoltà di avere personale pubblico che riesca a superare quello che è il pendolarismo via mare d’inverno e d’estate e anche il suo costo eccessivo? Già c’è qualche iniziativa sul tavolo in questa direzione?
Noi molte di queste esigenze le abbiamo potute conoscere grazie al lavoro che svolgono i sindaci sui territori dell’isola d’ischia e che hanno fornito input e le prime informazioni utili. Oggi stiamo iniziando a lavorare una serie di proposte. È chiaro che attendiamo di poter fare una prima riunione effettiva dell’intergruppo che nasce da pochissimo. In questo modo qualsiasi iniziativa che viene svolta da un deputato, da un senatore non è più l’iniziativa di un singolo, ma l’iniziativa di un gruppo che va al di là delle barriere politiche degli schieramenti nell’ottica di dare le giuste risposte a chi amministra un territorio e quindi, per primo, conosce le esigenze dei cittadini. E, appunto, come diceva lei, il Tribunale di Ischia, piuttosto che potrebbe essere la scuola o la sanità attendono risposte che permettano di mantenere delle strutture e dare dei servizi che siano all’altezza.
Dal suo osservatorio le faccio una domanda che può sembrare, forse, fuori contesto, c’è una questione meridionale anche nelle isole minori?
Secondo me sì, c’è una questione meridionale nel nostro paese, proprio intesa come questione meridionale della terraferma e, a maggior ragione, questa poi si interfaccia nelle isole minori. Quello che vivono le isole minori del Sud non è lo stesso di quelle che si trovano al Nord o al Centro Italia. E’ chiaro che noi dobbiamo partire dalle aree più disagiate soprattutto perché i problemi saranno diversi a seconda del territorio, perché il problema che possono avere a Pantelleria o Lipari non sono gli stessi di Ischia, di Capri o di Procida. Quindi dobbiamo chiaramente entrare a contatto stretto con le realtà di un territorio e siamo qui, a Ischia, proprio per questo, per conoscere veramente un problema dell’isola o più problemi di un’isola che sono diversi da quelli delle altre persone.
Una domanda anche un po’ retorica. Immaginiamo che di questi argomenti già ne abbiate discusso in Parlamento quando sono arrivate le singole istanze o i singoli dossier. C’è convergenza politica sul sull’argomento. Più terra terra, cioè con l’onorevole di Fratelli d’Italia o del Partito democratico o della Lega o di Forza Italia c’è questa intesa virgolette territoriale che fa superare il partito?
Purtroppo finora questa intesa territoriale non si è mai riusciti a realizzarla. Per questo creare un intergruppo serve a creare quel collante tra parlamentari che appartengono a schieramenti diversi, che permetta di ottenere un’intesa prima di arrivare a sviluppare un qualsiasi modo tale che quella proposta o quell’emendamento o quell’iniziativa, che serve a una realtà territoriale come può essere l’isola d’ischia, sia un’iniziativa condivisa e non più l’iniziativa di un gruppo politico ma appunto di un intergruppo che va al di là degli schieramenti.
Domanda complicata. Nel momento in cui arriverà all’intergruppo il problema molto campano, anche se non è campano, del terzo condono cadrà qualche steccato ideologico. Riusciamo a dare una risposta?
Io credo che in tutto il lavoro che dobbiamo avere come intergruppo, dobbiamo eliminare qualsiasi steccato. Non dobbiamo partire da un presupposto ideologico, dobbiamo partire da quella che è la realtà che vive un territorio e quelle che sono le necessità di un territorio. La Campania, in particolare, con il condono ha avuto anche una serie di ostacoli nel tempo, per cui dobbiamo anche capire che ci sono state le differenze di trattamento della Campania rispetto ad altre regioni. Partiamo da quello che è il momento e da quelle che sono le realtà. Conosciamo bene i problemi, sono problemi complessi che necessitano di dare delle risposte che sono importanti e complesse allo stesso tempo.
IL BOX: Le finalità dell’intergruppo Parlamentare Isole Minori
1)Promuovere e sostenere qualsiasi provvedimento legislativo, di iniziativa parlamentare, che possa favorire lo sviluppo delle isole minori d’Italia, focalizzando l’attenzione su quegli aspetti di primaria importanza per la riduzione del gap insulare, quali: sanità, demografia, collegamenti, imprenditoria, istruzione, infrastrutture, scuole (etc.).
2)Relativamente alle isole minori, facilitare un coordinamento volto ad ottimizzare gli strumenti messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
3)Promuovere atti di sindacato ispettivo affini allo spirito dell’Intergruppo.
4)Costituire un Tavolo tecnico di supporto, con finalità consultive e propositive, composto da soggetti di comprovata capacità ed onorabilità e dotati di un know how affine alla finalità del gruppo (amministratori locali, docenti, giornalisti, professionisti, economisti, rappresentanti di associazioni di categoria etc.). Collaborare, inoltre, con l’Associazione Nazionale Comuni Isole Minori.
5)Fornire ai cittadini una casella mail dedicata dove inviare le segnalazioni attinenti all’oggetto dell’Intergruppo.
In particolare, il tavolo tecnico è dotato di compiti consultivi e propositivi ed è costituito da soggetti di comprovata capacità e onorabilità (docenti, giornalisti, imprenditori, associazione di categoria, economisti etc.) dotati di un know how affine alla finalità del gruppo (inclusi Sindaci, Consiglieri regionali e comunali). Il Tavolo tecnico svolge un ruolo di supporto all’attività dell’Intergruppo. Potendo fornire pareri, approfondimenti e qualsiasi materiale d’ausilio all’attività dell’Intergruppo.
L’Onorevole Alessandro Amitrano è segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati