Una domanda ricorrente per chi ha deciso di buttarsi nel ricco (e pericoloso) mondo del trading online investendo sul web. A quale intermediario affidarsi?
Una scelta non da poco conto perchè anche da questa dipenderà l’effettiva probabilità di guadagnare. In linea generale, ferma restando la soggettività della scelta, ci sono alcuni fattori che possono essere validi per tutti.
Partiamo da un fatto: i broker di trading online sono tanti e vari, ciascuno specializzato in un determinato servizio e con caratteristiche specifiche. Quello che fa sempre e comunque la differenza, è la regolamentazione che vi è a monte.
Ebbene, i broker che operano sul mercato italiano, per circoscrivere il discorso soltanto ai nostri confini, sono una marea. Una prima scrematura ci arriva proprio dalla regolamentazione: solo la Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa che vigili sugli operatori del mondo della finanza, può rilasciare l’autorizzazione ad operare.
Ecco allora che prima di registrarsi ad una piattaforma sarebbe bene verificare che questa operi nel rispetto della normativa ed abbia regolare licenza Consob. Fatto questo primo passaggio, si possono andare a valutare gli altri aspetti per scegliere il broker.
In rete ci sono molti siti che offrono una lista dei migliori broker regolamentati mettendone in risalto punti critici e di vantaggio. Messo in archivio il discorso sicurezza, è bene capire su quale prodotto vogliamo orientarci: ci interessa un broker che operi nel mercato delle materie prime? Delle valute estere, nel caso di forex? Su azioni, bitcoin o altro?
Ecco, il prodotto sul quale puntare è il secondo parametro di scelta. Altri aspetti da tenere a mente sono quelli legati alla commissioni della piattaforma, perchè ovviamente il discorso sugli eventuali guadagni ha sempre un ruolo di primo piano; al modo in cui vengono pagati eventuali guadagni; alla possibilità di utilizzare la piattaforma in modalità demo così da prendere confidenza con lo strumento prima di investirci soldi reali.
Tanti aspetti da valutare tutti insieme per essere sicuri di compiere una scelta quantomeno informata e consapevole. Poi inizia l’investimento vero e proprio. Con tutti i rischi del caso.