Non è riuscita la “mission impossible” al Real Forio. Fermare la capolista, imbattuta dall’inizio del campionato, è compito non ancora assolto da alcuno. I bianco verdi hanno giocato un primo tempo ordinato, nel quale nulla hanno concesso. Nella ripresa, però, nell’arco di una mancata di minuti, gli isolani si sono fatti sorprendere in tre circostanze, troppe per una squadra dai valori dell’Ercolanese.
Per sessanta minuti circa, il Real Forio è stato attento ed ordinato, senza concedere nulla al temibile avversario. Nella ripresa cosa è successo? Vi è stato un black out pagato a caro prezzo.
“E’ stato molto influente il vento. Anche se il black out vi è stato. Molto probabilmente con un pizzico di attenzione in più avremmo potuto evitare i due gol. La trama di queste gare è chiara: dall’altra parte c’ è una squadra che non sbaglia mai e non ci si può distrarre neppure per un secondo, come detto e ridetto nei giorni scorsi. Quei momenti sono stati decisivi, ma non ho visto una squadra che ci ha messo sotto. Anzi, loro hanno cercato di sfruttare la loro grande fisicità sulle palle inattive. Nel primo tempo meritavamo nettamente noi, anche se avevamo impostato la gara in maniera molto accorta. E nella parte conclusiva della partita abbiamo realizzato un bel gol con De Felice. Forse se non ci fosse stato il vento, ma i “se” ed i “ma” non servono a nulla. Dico però che un pizzico di rammarico vi è: se in altre partite fossimo riusciti a giocare come nelle ultime gare, oggi avremmo qualche punticino in più”.
La partita con l’Ercolanese nel suo svolgimento ricorda il confronto con la Turris, capolista del girone A, nella passata stagione. Forio molto attento, ma beffato da una disattenzione nel finale.
“Vero, anche se con la squadra di Squillante, stavolta le disattenzioni sono giunte prima. Forse il nostro portiere, con un po’ di coraggio in più, poteva evitare i gol”.
A fine primo tempo ed al triplice fischio del direttore di gara, non è mancato un pizzico di nervosismo.
“Quello che dispiace è il linguaggio usato da certi allenatori. Non riesco a comprendere come in campionati così importanti si possa parlare in maniera quasi volgare. Non ha senso, il tutto mi lascia senza parole. Più si sale di categoria e più dovrebbe salire il livello di educazione e rispetto. Siamo stati offesi, la parola più gentile è stata “merda”, unitamente a “scemi”. Una squadra che ha un vantaggio di ben quindici punti sulla seconda dovrebbe avere maggiore fair play. In campo bisogna scendere per vincere, ma bisogna avere anche eleganza”.
Quali sono le condizioni di Ciro Saurino, uscito per infortunio nel corso della gara?
“Il problema sembra abbastanza grave, ma dovremo analizzare meglio nei prossimi giorni”.
Nelle scorse settimane ha spesso parlato, in relazione al trittico di gare complesse (Portici, Caivanese ed Ercolano) di esame di maturità. Il Real Forio ha conquistato tre punti su nove a disposizione.
“Ai miei ragazzi nulla posso dire per le ultime due gare di campionato. Abbiamo cambiato modulo (con l’Ercolano il Forio è sceso in campo con il 3-5-2 ndr) nel giro di tre giorni e abbiamo disputato una prestazione positiva nella quale poco abbiamo concesso. Credo che i miei ragazzi meritino qualcosa in più. Anche se non abbiamo superato l’esame di maturità sono però, dopo le partite giocate, fiducioso per il futuro. Credo che potremo toglierci belle soddisfazioni”.