Fare risultato a Catanzaro per concludere nel migliore dei modi il 2015. Questo il motto che per tutta la settimana avrà accompagnato la truppa dell’Ischia Isolaverde, chiamata a riscattare l’umiliante cinquina subita otto giorni fa al Mazzella ad opera del Matera. È arrivato dunque il momento di tirare fuori l’orgoglio e gli artigli, anche perché l’impegno in terra calabrese non appare certamente dei più semplici. In campo alle 14.00 di oggi nella tana del ‘Nicola Ceravolo’, gli isolani se la vedranno con un Catanzaro in netta ripresa dopo un inizio di stagione oltremodo negativo. E sono i numeri a parlare: da quando Alessandro Erra siede in panchina al posto dell’esonerato D’Urso, i giallorossi hanno inanellato 6 risultati utili consecutivi, riuscendo così a tirarsi fuori dalle sabbie mobili dei play-out. Un avversario che fa paura, che fa paura soprattutto ad un’Ischia che per l’ennesima volta in stagione non può nemmeno lontanamente fare leva sulla sua formazione-tipo, alla luce dell’incognita Izzillo e delle assenze dei lungodegenti Fall e Filosa e degli infortunati dell’ultima ora Orlando e Nicola Mancino (quest’ultimo, vittima di un affaticamento muscolare, sembrava ad inizio settimana sulla via del recupero). Ancora una volta, insomma, il reparto avanzato dei gialloblu si presenta ridotto all’osso: a salvare la baracca c’è Yaye Kanoute, anche lui alle prese con fastidiosi acciacchi fisici (vedi flessore della gamba destra) ma costretto a stringere in denti per non lasciare il tecnico Leonardo Bitetto senza attaccanti affidabili per la categoria.
SI TORNA ALLA DIFESA A 4. Se in attacco – come era prevedibile – il punto di riferimento sarà il senegalese ex Benevento, chiamato letteralmente agli straordinari, gli altri reparti saranno invece segnati da profondi cambiamenti rispetto al match di sabato con il Matera. Bitetto, condizionato ancora una volta da un numero incredibile di defezioni, sembra propenso a riproporre la difesa a 4: davanti a Iuliano, che deve tornare ad essere il maestoso portiere che abbiamo visto fino a due settimane fa, agiranno – da destra verso sinistra – i soliti Florio, Moracci, Patti e Bruno. Nel reparto arretrato, si torna così alle certezze di inizio stagione, con Pippo Florio che sarà ancora una volta protagonista di maggiori scorribande offensive rispetto a Francesco Bruno, che sulla fascia opposta (non essendo mancino) si è fatto finora apprezzare più per prova all’insegna del contenimento che di incursioni in attacco. La vera novità stagionale, così, la vedremo a centrocampo e proprio sulle fasce: a sinistra spazio ad Antonio Porcino, chiamato a mostrare finalmente tutte le sue qualità da esterno che ama soprattutto offendere (l’ex Taranto ha dalla sua buona tecnica, mentre è da rivedere in fase difensiva); sul lato opposto, invece, dovrebbe giostrare Matteo Calamai, utilizzato finora da interno di centrocampo o da rifinitore e che dunque oggi può mettere in campo tutta la sua esplosività, nelle ultime settimane rimasta sopita alla luce di una serie di prove tutt’altro che convincenti. Al centro del reparto, a dirigere il gioco, potrebbe trovare spazio un duo al momento inedito: parliamo di Fabio Meduri, chiamato a mettere finalmente in mostra le sue qualità di interdittore dopo un inizio di avventura in gialloblu certamente non entusiasmante; al suo fianco Giuseppe Palma, tra gli elementi meno utilizzati sulla linea mediana e atteso quest’oggi da una prova di personalità, per confermare le voci lusinghiere che girano sul suo conto dai tempi delle giovanili del Napoli. Meduri e Palma devono però guardarsi le spalle da un eventuale ritorno di Nicolas Izzillo, alle prese con una distorsione alla caviglia rimediata sabato scorso e che miracolosamente potrebbe essere oggi in campo dal primo minuto. Più probabile, in realtà, che l’ex Messina entri a gara in corso: quel che è certo è che quest’oggi sarà in panchina.
Con la probabile assenza di Izzillo dall’undici titolare, dietro all’unica punta Kanoute agirà quest’oggi il capitano Gennaro Armeno, protagonista così dell’ennesimo “cambio d’abito” della stagione: il centrocampista puteolano ha agito da terzino, interno sinistro, rifinitore al fianco di Calamai e quest’oggi chiuderà il cerchio giostrando da vero e proprio numero 10. Che possa essere lui l’uomo decisivo al Ceravolo per i gialloblu?