Fare risultato, nonostante tutto e tutti. L’Ischia Isolaverde targata Antonio Porta è chiamata quest’oggi al classico miracolo di fine stagione contro un Foggia col dente avvelenato dopo le recenti due sconfitte consecutive. Il momento non è dei più semplici, l’avversario di quelli che fanno paura, ma oggi allo Zaccheria Armeno e compagni devono necessariamente fare punti per tenere alla larga il penultimo posto e tutte le incertezze che porta con sé (vedi eventuali play-out al cospetto di Catanzaro o, peggio ancora, Catania). Gli isolani, insomma, dovranno dimostrare di essere più forti di un Foggia sulla carta superiore, cercando così di mettersi alle spalle l’ennesima settimana problematica, culminata con l’allontanamento – il secondo in stagione dopo Bitetto – del tecnico Nello Di Costanzo.
Al posto dell’ex Messina, spazio ad un vecchio volpone della panchina come Antonio Porta, uno che due anni fa ha dimostrato di essere in grado di lavorare, e bene, se chiamato a stagione in corso (diverso il discorso, inutile dirlo, se pensiamo all’annata successiva). Il tecnico di origini procidane, che oggi avrà al suo fianco – nel ruolo di vice – l’allenatore dei portieri e match analyst Pasquale Pastore, dovrebbe schierare in campo un 4-3-3 atipico. La novità non è tanto nei nomi, ma nei compiti tattici che avranno il capitano Gennaro Armeno e Yaye Kanoute, che in fase offensiva supporteranno l’unica punta Alberto Gomes ma che al contempo, in fase di ripiegamento, dovranno scalare a turno per formare il più classico dei 4-4-2. Una mossa intelligente, quella del tecnico gialloblu, in previsione delle veloci ripartenze dei satanelli, soprattutto sulla destra con Angelo e Sarno.
Se l’attacco sarà guidato dal portoghese Gomes, chiamato al riscatto dopo le recenti uscite sottotono, il faro di centrocampo sarà invece Mattia Spezzani: l’ex Melfi, voluto a gennaio dal suo mentore Dino Bitetto, dovrà prendere per mano la squadra gialloblu, dandogli manovre e geometrie che nelle ultime settimane sono mancate maledettamente. Al suo fianco sicuro l’utilizzo di Giorgio Di Vicino, che così dovrebbe tornare ad agire da interno di centrocampo e che quest’oggi sarà guidato dal tecnico che lo ha visto crescere nelle giovanili del Napoli. Sull’altro lato ballottaggio tra Acampora e Palma, con quest’ultimo in leggero vantaggio.
In difesa le scelte per Porta sono letteralmente obbligate, alla luce delle assenze degli squalificati Moracci e Bruno e dell’infortunato Sirigu: a destra spazio a Florio, che tornerà ad agire da terzino destro dopo un lungo periodo da esterno di centrocampo, mentre sull’altro lato c’è la conferma – per certi versi forzata – di Antonio Porcino, che oggi si troverà difronte un cliente scomodo come Vincenzo Sarno; al centro, spazio ancora a Liberato Filosa e ritorno dal primo minuto per l’ex Chievo Davide Savi, che dovrà riabilitarsi dopo il grave svarione nella gara interna con il Lecce. Oggi, oltretutto, al cospetto di gente come Iemmello, l’errore non è contemplato: perché bisogna fare risultato, nonostante l’avversario faccia paura, nonostante il momento non sia dei migliori.