Enzo Ferrandino ha deciso di intraprendere una strada chiara: prova a qualificare il comune di Ischia. Lo sta facendo con alcune scelte programmatiche, vedi Ejarque, e ora sta provando a mettere mano ad uno dei problemi tipici dell’estate ischitana: l’ordine pubblico, il casino notturno, la Riva Destra, il fuori al Valentino, il lido e tutto quello che sappiamo. A settembre si occuperà di scuola e del traffico della scuola e così via. Roba già vista e dettata dalla stagionalità della nostra vita.
Nulla di nuovo sotto al cielo ma ci sta provando. Siamo l’isola che tace sull’ordinanza discriminatoria di Del Deo a Forio che calpesta diritti e regole “tanto a noi che ce ne fotte”, noi abitiamo a Ischia e molti si stanno lambiccando il cervello circa la difficoltà di capire che la notte non si trascorre in strada in attesa che si liberi la casa per dormire. Qualcuno dirà che si è fatto sempre così. E quindi? Sta bene così? Lasciamo che tutto vada come sta andando? Beh, devo dire, che senza aspettare il nuovo vate di Bacoli, Enzo Ferrandino si è dato una mossa.
Sarà difficile? Moltissimo. E’ inutile dirci che l’ordinanza non serve a niente e che servono 75 mila carabinieri o poliziotti, uno per ogni turista sbarcati secondo l’ultimo report della Capitaneria di Porto, dobbiamo ammettere che qualcosa non va dobbiamo dirci che bisogna provare a rimediare.
L’ordinanza che Enzo ha chiesto di sostenere anche a Pino Taglialatela prevede la presenza degli assistenti sociali di notte e la richiesta di rinforzi al Prefetto di Napoli. Poco perché siamo in Provincia di Napoli? Poco perché sarà complicato farla rispettare? Non lo so. Forse è davvero difficile ma credo che il compito della Pubblica Amministrazione sia quello di creare le norme e delle Forze dell’Ordine farle rispettare. La storia recente, però, ci impone qualche altra riflessione un po’ più larga, in un altro momento.
Per ora siamo a metà dell’opera e seguiremo la cronaca di questi giorni e queste notti “calde”. Tra qualche giorno ci potremo dire che l’ordinanza non viene fatta rispettare o che è di difficile applicazione e diremo a Enzo Ferrandino che l’ha sbagliata a scrivere.
Alle 6 del mattino, così per dircelo, credo sia indegno e vergognoso di un paese civile vedere “chiorme” di ragazzini giocare a carte con centinaia di migliaia di euro sui tavolini al Lido di Ischia? E’ indegno pensare di non poter passeggiare con amici al seguito perché devi passare attraverso code di ragazzini e ti senti Cersei nella “Walk of Shame” di Games of Thrones. E’ possibile assistere, inermi, alle notti di Via De Rivaz che diventa un posto infernale “all night long”?
Anche se Enzo Ferrandino continua a tenere unite le due ordinanze, quella della musica e quella della zone di silenzio, sappiamo tutti che sono due argomenti divisi e separati. Che affrontano due problemi diversi e che sono destinati a due pubblici diversi! Chi rende le notti impossibili sono quelli che non vanno nei bar, nei dehors, nelle discoteche. Quelli che ci vanno, invece, fanno altri disastri. Un’altra fascia di pubblico estivo che vive altre problematiche e che crea un secondo problema da affrontare. La zona di silenzio non si aggiunge al divieto di suonare all’esterno. Sono cose diverse, rumori diversi, problemi diversi. Una sola cosa hanno in comune: l’essere irrisolti!