CRISTIAN MESSINA | È il momento di fare risultato. Per riprendere il percorso interrotto a Catania, per mettersi alle spalle la brutta (e sfortunata) prestazione messa in campo contro l’Akragas. Questo l’obiettivo dell’Ischia Isolaverde, attesa oggi pomeriggio dalla difficile sfida del San Filippo al cospetto del Messina, squadra ancora imbattuta e protagonista di un inizio di stagione convincente. Gara difficile per i gialloblu, resa ancora più complicata dall’assenza degli infortunati Ameth Fall e Yaye Kanoute, la coppia di attaccanti senegalesi che aveva fatto sognare tifosi e addetti ai lavori. Due assenze pesanti, pesantissime che costringeranno ancora una volta Mister Bitetto ad apportare delle variazioni al tema (perfetto) che aveva regalato ai gialloblu due vittorie in altrettante partite al Mazzella, due successi arrivati attraverso un gioco frizzante, basato su scambi veloci e una manovra efficace. E l’intenzione del tecnico gialloblu sembra proprio quella di ripartire dall’Ischia di inizio stagione, per sorprendere il Messina in velocità e con verticalizzazioni in grado di tagliare in due la difesa avversaria. L’allenatore ex Melfi, così, alla luce delle (poche) indicazioni arrivate dalla rifinitura di ieri mattina, sembra pronto ad un sostanziale passo indietro rispetto alle scelte tecniche attuate nel confronto con l’Akragas: solito 4-3-1-2, ma Izzillo dovrebbe tornare al ruolo di mediano e, soprattutto, mentre Nicola Mancino lascerebbe i compiti di punta centrale per ritornare nel vivo del gioco e agire così da trequartista. Troppo importante il numero 10 ex Casertana, fondamentale nelle prime due uscite in campionato tra colpi di classe, dribbling e assist spettacolari.
Se Mancino tornerà a fare quello che sa fare meglio, la vera grande novità della sfida di oggi sarà rappresentata dalla inedita coppia d’attacco. A guidare il reparto avanzato gialloblu ci sarà infatti il nuovo acquisto Luca Orlando, promesso sposo degli isolani per tutta l’estate e giunto alla corte di Mister Bitetto solo l’altro ieri. L’attaccante classe ’90 si ritroverà al cospetto del Messina, squadra che lo ha visto protagonista fino allo scorso giugno. Potrebbe essere la sua partita, con il classico gol dell’ex sempre dietro l’angolo: vero, parliamo di un giocatore che non ha ancora il ritmo partita nelle gambe, ma di certo non mancano i colpi ad un giocatore in grado di siglare 38 gol tra i professionisti. Al fianco della punta di origini salernitane dovrebbe esserci il giovanissimo Giuseppe Manna, classe ’97 alla quarta presenza con i gialloblu, la prima da titolare. L’ex Puteolana dovrà dimostrare qualcosa in più rispetto a quanto fatto vedere nelle brevi apparizioni con la squadra di Dino Bitetto: le doti tecniche e la velocità ci sono, ma l’emozione – dettata dalla giovane età – potrebbe ancora una volta giocare dei brutti scherzi. Poche, però, le alternative in panchina per i gialloblu: alla luce della moria di attaccanti è stato convocato in prima squadra il promettente Gennaro Romano, protagonista di un inizio stagione spettacolare con la selezione Berretti e pronto, nel caso, ad entrare in partita in corso.
Per il resto la squadra dovrebbe essere quella di sempre: a centrocampo probabile bocciatura per Fabio Meduri (prova mediocre con l’Akragas), mentre ai lati di Izzillo ci saranno gli intoccabili Calamai e Armeno. Conferme arrivano anche dalla difesa: ai lati spazio ancora una volta al duo formato da Filippo Florio e Francesco Bruno, mentre al centro con Moracci si rivedrà Liberato Filosa, che da lunedì è regolarmente a disposizione di Mister Bitetto dopo il malore accusato sabato in campo. Questi i protagonisti in gialloblu che cercheranno di mettere fine alla “maledizione delle siciliane”, dopo le cocenti sconfitte contro Catania e Akragas (squadra di Agrigento). Mancino e compagni hanno tutta l’intenzione di riprendere a macinare punti, per mettere le cose in chiaro contro una diretta concorrente per la salvezza diretta e, perché no, battere il Messina per la prima volta nella storia gialloblu. La missione non sembra impossibile, ma bisogna tornare ad essere la vera Ischia. Anche senza Fall e Kanouté.