Presidente Celentano, com’è andata la riunione societaria per stabilire se cambiare o meno la guida tecnica della squadra?
«Al termine della riunione, abbiamo stabilito che la società così come sta andando non può andare avanti. Deve essere modificata di parecchio». A quanto pare, non è stata riunione in chiave tecnica: si è parlato anche e soprattutto di questioni societarie…
Come mai così com’è non può andare avanti?
«Da quello che mi risulta, all’interno della società ci sono incomprensioni, malintesi da tutte le parti. Dobbiamo chiarire alcune cose in presenza di tutti. All’interno della società non si capisce chi domanda. E’ stata fatta troppa confusione. Nella parte iniziale della stagione non sono stato coinvolto, sono state fatte diverse cose sbagliate – rivela Celentano –. Ci sono conflitti interni che non fanno bene per il futuro. Carlino, che è il maggior azionista, mi ha chiesto se me la sentivo di prendere le redini della situazione. Sono innanzitutto un tifoso dell’Ischia. E’ mia intenzione eliminare tutte le situazioni anomale che ci sono all’interno, litigi compresi. Ma ho fatto calcio per anni e so come vanno determinate questioni».
Dunque si attende il ritorno di Carlino?
«Bisogna fare queste modifiche alla società nei tempi giusti. Abbiamo bisogno di un manager nella nostra struttura. In questo momento non si sa quale sia il riferimento nella società».
Ma c’è l’amministratore unico Di Bello…
«E’ pur sempre un amministratore. Lo stimo per quanto fatto, ci ha consentito di iscriverci al campionato. Però Di Bello deve fare l’amministratore. Sto parlando di un manager più che di un direttore sportivo. Una persona di polso, che abbia esperienza».
Antonio Porta resta al suo posto. Non si tocca.
«Sì, per il momento rimane Porta. Ho l’autorità per dirlo. Nella scorsa stagione ha fatto bene. Se adesso le cose vanno male, la colpa è di tutti. In questo momento le decisioni vanno prese in maniera ponderata».
Come si è arrivati a questa decisione? Un’intera piazza ormai è schierata contro il tecnico.
«I tifosi non possono pretendere il cambio dell’allenatore. Sono nel calcio da una vita, il tifoso può anche non venire allo stadio in segno di protesta. La responsabilità è nostra. I tifosi non possono sostituirsi ai soci. Possono criticare la società e l’allenatore, ad esempio Benitez a Napoli è sulla graticola ma è sempre lì. L’allenatore secondo me non c’entra. L’anno scorso era buono, quest’anno no…».
Non gli imputate alcuna responsabilità?
«Quando si perde, la responsabilità è di tutti. Non mi sembra giusto gettare la croce soltanto addosso all’allenatore».
Come si esce da questo momento?
«Da questo momento si esce prima di tutto equilibrando la società e fare in modo che tante situazioni che non si capiscono siano chiarite. Ci sono persone con idee diverse, troppe correnti di pensiero che non sono uguali. Così si creano incomprensioni, malintesi e chiacchiere inutili».
Lello Di Napoli ritorna o no?
«Non so nulla. So solo che è andato via. Se ha la febbre non lo so».
Avete discusso anche di eventuali rinforzi?
«Carlino, io e Maione, abbiamo stabilito che se la squadra ha bisogno di rinforzi, siamo a disposizione. Ma dobbiamo essere sicuri dell’acquisto che andiamo a fare. Non è il caso di spendere male dei soldi, abbiamo l’obbligo di spenderli bene. Siamo rimasti in pochi: io, Carlino e Maione».
Celentano sta pensando ad un direttore sportivo: Fedele?
«E’ un nome che io ho pensato, non so se accetterebbe. Enrico Fedele non è il solo. Ho pensato anche a Franco Grillo. A Ischia non c’è il direttore sportivo, Iodice sta ricoprendo questa carica che è vacante e ce n’è bisogno per regolamento. Arriverà questo manager in grado di ricomporre le fila e rimettere in piedi la struttura».
Oggi appuntamento dal notaio Branno?
«E’ una convocazione per l’aumento del capitale, non c’entra niente con l’assemblea per approvare il bilancio. Personalmente non sarò presente perché non riguarda direttamente l’Ischia ma la Green Island».
Quando rivedremo Celentano a Ischia?
«Devo anche lavorare. Sono impegnato. So che il momento è delicato. La società sarà rappresentata dall’amministratore Di Bello».
Solo in tarda serata Dino Celentano apprende la notizia che Pino Taglialatela ha chiesto di essere esonerato dall’attuale incarico. «Posso solo dire che mi dispiace».