sabato, Dicembre 21, 2024

Ischia Calcio: rivoluzione in atto

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Oggi l’allenamento sarà diretto dal prof Albarella. Di Bello: «Basile sceglierà l’allenatore». Anche Di Napoli lascia. Cosa farà Taglialatela?

GIUSEPPE CONTE | Con ogni probabilità sarà Agenore Maurizi il nuovo tecnico dell’Ischia Isolaverde. Il dopo Porta non è ancora deciso, la panchina isolana rimane vacante ma in pole position resta il romano che ha lavorato (sia da giocatore che da tecnico) anche nel calcio a cinque. La decisione sarà presa in mattinata da Salvatore Basile, che intanto è diventato il nuovo direttore sportivo gialloblù. Un dirigente giovane (ha appena trentuno anni), che ha dovuto abbandonare anzitempo la carriera da calciatore a causa di un serio infortunio. La Casertana è stata la sua ultima squadra, ma prima ha giocato proprio agli ordini di Maurizi prima a Scafati e poi col Pergocrema. Un altro indizio che conduce all’allenatore di Colleferro. Basile sarà affiancato da Franco Zavaglia, che fungerà da consulente “di fatto”, anche se non potrà ricoprire incarichi ufficiali all’interno della società. Zavaglia è un agente molto noto ed esperto di livello nazionale. Ha fatto parte della GEA di Moggi, con cui è stato coinvolto nella famosa “Calciopoli”, venendo però assolto e quindi uscendone pulito. «Zavaglia darà un aiuto agli amici dell’Ischia e cercherà di dare un grande contributo ad un progetto che, a detta dello stesso, è interessante» dichiara in serata l’amministratore unico Vittorio Di Bello, che smentisce un accordo già raggiunto con Agenore Maurizi. «Maurizi non è ancora il nuovo allenatore» precisa l’amministratore unico, che però annuncia: «Domani (oggi per chi legge, ndr) Basile prenderà la decisione. Maurizi fa parte di un ventaglio di tecnici (in realtà già “scartarti”, ndr). Quali sono gli altri? Tosi, Pergolizzi, Benny Carbone, Zanin, oltre allo stesso Maurizi».

Quest’oggi, intanto, la squadra riprenderà ad allenarsi sull’Isola agli ordini del preparatore atletico Albarella. La posizione del tecnico in seconda Lello Di Napoli fino al tardo pomeriggio appariva fortemente in bilico, poi la scelta del collaboratore di farsi da parte. «Di Napoli sta riflettendo su certe situazioni. Al momento di sicuro ci sarà Albarella. Di Napoli si è preso un attimo di riflessione» fa sapere Di Bello, che in maniera elegante fa intendere l’addio del collaboratore che nella scorsa stagione ha iniziato con Campilongo.

E Pino Taglialatela? Dopo le dimissioni da presidente del Comitato Tecnico Consultivo, continuerà a fare da preparatore dei portieri? «Si è riservato di decidere. Vuole un attimo capire il nuovo assetto, ma sicuramente sarà vicino all’Ischia». Ci permettiamo di dubitare. Il tempo dirà la sua.

Ferma restando l’imprescindibile media-età («il progetto va avanti con l’età-media, che non potrà mai essere accantonata» tiene a precisare l’amministratore unico), sicuramente tutti i papabili tecnici contattati avranno fatto delle richieste in termini di arrivo di qualche calciatore esperto… «Zavaglia e Basile vengono appunto per darci una mano e portare i giocatori. Giocatori importanti. Verrà fatto tutto ciò che sarà necessario per salvare l’Ischia».

Questo, così come l’allontanamento di Porta e l’ingaggio di un diesse oltre che di un consulente, comporterà la necessità di un extra-budget? «No, ci tengo a precisare che questo progetto nasce come una grande scommessa. Basile è un direttore sportivo giovane. Zavaglia lo fa per una grande amicizia e per rispetto del progetto Ischia. È tutto legato al progetto. I passi che si stanno facendo vanno anche in relazione ai vari esoneri. Anche su questo punto – puntualizza – ci tengo a precisare che lo stesso Porta e Di Napoli stanno venendo incontro alla società».

Gli accordi che sono stati presi (con Basile e Zavaglia) e si prenderanno (col nuovo tecnico ed eventuali nuovi componenti dello staff come il vice di Maurizi, Melis) avranno durata fino al termine della stagione o saranno a più lungo termine? «C’è grande determinazione e convinzione per raggiungere la salvezza, quindi il programma sarà di almeno due anni. Basilare è la continuità, perché c’è certezza di fare tutto il necessario perché l’Ischia si salvi e le persone che si stanno mettendo in gioco non sono nate ieri…».

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