L’isola mormorò: non compra lo straniero. La parafrasi non fa certo sorridere, perché il commercio – a queste latitudini – langue. E la conferma, inesorabile, arriva dai dati della “Global Blue”, la società specializzata nel fornire servizi connessi allo shopping dei turisti stranieri. Che, come ogni anno, ha fotografato l’andamento della spesa “Tax Free” dei viaggiatori stranieri che hanno scelto le principali località estive italiane. Sotto la lente di ingrandimento i turisti extracomunitari: dai russi ai cinesi, dagli americani agli australiani. E se c’è chi ride, a cominciare dalla vicina Costiera amalfitana (che nel periodo luglio-agosto 2015 ha fatto registrare la maggior parte degli acquisti Tax Free effettuati nelle mete delle vacanze estive, con uno scontrino medio che ha superato i 1.100 euro), Ischia sembra essere in netta (e inquietante) controtendenza.
Perché un esame, ancora superficiale, dei primi sei mesi del 2015, confrontati con i dati dello stesso periodo dell’anno precedente, fotografa inesorabilmente il fortissimo calo del volume d’affari sulla nostra isola. Di più: Ischia sarebbe l’unica località in Italia a far registrare un crollo, attestabile intorno al 38% e spalmato su tutte le nazionalità. A cominciare, neanche a dirlo, dai russi: -47,95% di spesa sul territorio dell’isola, naturalmente spiegabile, in larga parte, con il fatto che qui (complice la congiuntura geopolitica) non ci sono proprio venuti. Ma l’emorragia abbraccia anche altre nazionalità, a cominciare dai canadesi (-16,21%) e si riflette anche nel sensibile decremento dello scontrino medio (-40,65% quello degli americani in vacanza a Ischia).
Dall’esame del numero delle transazioni trova conferma il crollo dei russi, stavolta accompagnato anche dalla sensibile diminuzioni del numero degli acquisti dei bielorussi (-33%).
Un quadro certo allarmante, che si traduce in un crollo dei fatturati delle principali boutique di lusso dell’isola: non certo le migliori condizioni per affrontare la stagione fredda. Accompagnata del resto da ansie e paturnie, che porteranno – secondo indiscrezioni – alla mancata apertura di una serie di attività di corso Vittoria Colonna: boutique, negozi, esercizi di ristorazione. Un’estate con il segno “meno”, in termini di fatturato e benefici per l’indotto (sulle presenze Ischia è rimasta a galla grazie agli italiani), non consentirà infatti alla classe imprenditoriale di affrontare l’inverno con le dovute garanzie.
«Il quadro ha tinte decisamente fosche sulle quali dobbiamo riflettere e, possibilmente, intervenire» dichiara Marco Bottiglieri, presidente di Confcommercio Isola d’Ischia. Che era stato buon profeta, suo malgrado, nei mesi scorsi. Quando proprio al nostro quotidiano dichiarò: «L’isola è piena, certo, e le presenze suggerirebbero ottimismo. Ma per esempio il volume d’affari in riferimento ai turisti extraeuropei sull’isola registra un andamento largamente negativo, a fronte di un segno “più” in Campania e in Italia. I russi incidevano notevolmente a Ischia, la crisi in Ucraina e il crollo del rublo hanno portato a un’emorragia di presenze che si fa sentire».
Tutto vero. E per l’esattezza secondo la Global Blue i russi incidevano al 76,71% nella torta, sempre meno succulenta, degli acquisti dei turisti extracomunitari sull’isola. Dopo i russi, il vuoto: il turismo ucraino (5,69%) e quello americano (4,42&, ma con uno scontrino medio di 775 euro) non garantiscono certo voli pindarici. Né bastano alcune curiosità a suggerirci di abbozzare un sorriso, benché minimo: i kazaki sono pochi ma spendono tanto, 1.392 euro in media ad acquisto; gli australiani ancora di più, con uno scontrino medi di 2.145 euro.
E intanto Confcommercio Isola d’Ischia – nel prendere atto che altrove, da Napoli alla Costiera passando per Capri, il crollo del fatturato legato ai turisti extra Ue non c’è stato, anzi – ha già dato «la propria disponibilità per un confronto e per analizzare il forte momento negativo che la nostra isola sta registrando soprattutto nel settore terziario». E va da sé, per cercare, e ove possibile trovare soluzioni immediate.
Sono dati allarmanti, ma non certo inattesi. Perché in realtà la Campania ha fatto registrare, nei primi sei mesi del 2015, un aumento complessivo dei turisti stranieri. Passati da 2.776.000 ai 2.947.000, con un incremento del 6,10%. Un dato al quale fanno da contraltare i numeri di Ischia, che nei primi sei mesi del 2015 ha perso l’1,5% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2014. Se Ischia registra dunque numeri positivi per il mercato italiano (+2.2 %), va male per gli stranieri.
«Proprio così – conferma l’ingegnere Mario Rispoli dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo delle isole di Ischia e Procida – e parliamo di una perdita di presenze attestabile intorno al 10 % circa e di un calo per 36.355 pernottamenti, di cui 7.572 tedeschi e 28.096 russi, rispettivamente -3.77% e -47.28. Ed è, sia chiaro, un’anomalia tutta ischitana».
Che non poteva non tradursi in quel -38,70% di affari del quale tutti avevano sentore. Non certo controbilanciato dagli italiani, il cui scontrino medio è significativamente più basso.
E allora è d’obbligo cercare di risalire la china. Anche perché – prosegue Rispoli – «la perdita del turismo straniero a Ischia è in controtendenza con Capri che guadagna il 6.55% e il comprensorio Sorrento-Sant’Agnello, in crescita del 5.20 %. Il peso degli stranieri sugli italiani è rispettivamente di 2 a 1 per Capri e di 6 a 1 per il comprensorio Sorrento-Sant’Agnello. Per Ischia gli stranieri sono solo un quarto dell’intero mercato. Pochi. Abbiamo senz’altro difficoltà a proporci sui mercati internazionali». Così, il paese soffre. Perché non compra lo straniero. E spesso non arriva neanche.
La diagnosi è semplice
1 chi spende è ricco
2 chi è ricco non è stupido
3 il ricco spende e lascia l’aute mancie solo se viene coccolato meglio della sua ultima permanenza ad esempio Montecarlo Parigi Londra etc. Ma sa anche comparare il costo vita del luogo con l’effetto cambio della moneta stessa del luogo
4 essendo ricco e LOGICO non gli piace essere preso il C…
5 infatti chi ha visitato i posti sopracitati trova allo stesso prezzo di Ischia comparativo tra vita e cambio moneta. .. parto per primo essendo ristoratore. …
Ristoranti Di alto livello… hotel di alto livello… shopping di alto livello … bar pieni di sorrisi… strisce pedonali sempre libere ;)…. strade con le candele …. taxi eleganti e sinceri ….. navi senza urla. … spiaggia sincera…. PERÒ IL MARE NOSTRO È PULITO Si !
6 purtroppo non basta. Chi è ricco è LOGICO e non fortunato
… PER LOGICA VADO A MONTECARLO
7 😉
Comunque io faccio l’autista di autobus gt a ischiacm vogliamo fare turismo di un certo spessore se ci sono albergli che fittano camere in piena estate a 20 euro al giorno e cosi tu attiri un certo turismo di mutuanti persone semplici che risparmiano tt l’anno x venire in vacanza e cn le pensioni che ci sn in Italia quando vengono qui vengono cn gli spicci contati prendono solo qualke ricordino giusto x far vedere che sn stati a Ischia nn spemdono granché perciò a Ischia bisogna cambiare un po mentalità ed attirare di più Anke i giovani xke ino giovano quando va in vacanza a voglia di divertimento e spende tanti soldi potremmo essere cm ibiza super nominata e affollatissima ma tt questo a Ischia nn lo vogliono destate nn si può organizzare una vasta in spiaggia i locali sr aumentano in po in più la voce vengono multati e tant altro ancora perciò a Ischia devono vedere cosa devono fare i nostri politici andate tt a casa vecchi e fate salire i giovani a cambiare un po le cose idee nuove voi invece sempre cn mentalità buzzurre aprite spiragli verso i giovani xke sono vita.
Analisi perfetta…Il tuo ragionamento non fa una piega. Sono anni che lo dico.
Trovo l analisi del sig.mattera esatta.Credo inoltre sia inutile le previsioni o soluzioni di associazioni inconcludenti e mute sotto il profilo propositivo..
Trovo esatta l’analisi di Gianni di Scala:
Abbiamo hotel (e sappiamo tutti quali) che prendono prenotazioni di gruppi a 20 euro al giorno in pensione completa…Ma mi spiegate voi cosa dovrebbero aspettarsi le attività commerciali isolane con questo tipo di clientela? Che vada a spendere nei negozi più “In” di via Roma o di S. Angelo? I suddetti “clienti” già non escono dagli alberghi (per fare colazione, pranzo e cena non ne avrebbero la possibilità se non per qualche ora) e se lo fanno al massimo compreranno un gelatino o qualche souvenir da portare agli amici. Concordo anche sul fatto dello svecchiamento della classe politica isolana che insiste a bloccare eventi sulle spiagge (vedi ferragosto a Forio e Barano) e a far chiudere locali e feste varie per il volume “alto”….Ma fatemi il piacere: abbiamo la clientela che ci meritiamo. Dovremmo avere la mentalità da Ibiza e invece sembriamo Assisi.
Quello che osserava Mattera è sacrosanto. Vorrei però sottolineare che non siamo mai stati veramente una meta per “ricchi ricchi”. Quello che ci ha veramente distrutto è la scomparsa della cosidetta classe media , sia italiana che straniera. Sono pessimista sul futuro perchè è evidente un immobilismo di tutte le categorie: la stagione turistica è sempre più povera ma l’isolano è fermo aspettando che succeda qualcosa…
Speriamo ancora che tornano i tedeschi per dargli la bruschetta e intanto in Croazia con gli stessi soldi ti fai la vacanza in un quattro stelle super nuovo .
Eppure le potenzialità ci sarebbero perchè siamo stati baciati dalla Natura… ma se continuiamo a vivere rinchiusi nel nostro paesino senza confronto con gli “altri” la vedo assai dura.
Ma voi paghereste per venire in un isola dove ci sono dei bellissimi panorami, ma per il resto non funziona nulla ?
E del fatto che viviamo in un paese dove non puoi spendere piu di mille Euro se non con la carta di credito o con l’assegno nessuno dice niente?