È il momento della verità. Oggi l’Ischia Isolaverde di Mister Bitetto è chiamata all’impresa al cospetto di una diretta concorrente per la salvezza come la Fidelis Andria. Impresa, sì, perché i gialloblu arrivano alla sfida ancora una volta penalizzati dalle numerose assenze. Come è ormai noto, dopo aver fatto fronte all’incredibile ecatombe che ha colpito il reparto d’attacco (che si è ritrovato orfano di Fall, Kanoute e Mancino), adesso Bitetto si ritrova senza due elementi fondamentali della difesa come Moracci e Bruno. Fedele alla difesa a quattro, il tecnico barese è così chiamato a reinventarsi il pacchetto arretrato, anche con scelte che potrebbero apparire fin troppo audaci: se non sorprende l’utilizzo di Matteo Patti al centro della difesa al fianco dell’intoccabile Filosa, sa di ritorno al passato il sempre più probabile impiego di Gennaro Armeno da laterale sinistro di difesa. Una mossa, questa, proposta a più riprese l’anno scorso da Agenore Maurizi, con risultati alterni. C’è da dire, comunque, che il capitano gialloblu si è dimostrato nel corso degli anni giocatore versatile e agli inizi di carriera in terra puteolana ha a più riprese giostrato da “terzino”. Se a sinistra la soluzione è di quelle di emergenza, sull’altro lato – e non poteva essere altrimenti – confermato a furor di popolo c’è l’ischitanissimo Filippo Florio, chiamato ad una prestazione super contro una squadra che in Coppa Italia ha messo in grande difficoltà i gialloblu.
Il probabile spostamento di Armeno sulla linea dei difensori avrà chiaramente delle ripercussioni sulle scelte dal centrocampo in su. Davanti alla difesa dovrebbe agire ancora una volta Fabio Meduri, forse l’elemento meno convincente degli ultimi tempi ma che comunque riesce a garantire un buon filtro a Filosa e compagni (elemento da non sottovalutare adesso, con la difesa in emergenza). Ai lati dell’ex Lumezzane spazio ancora una volta a Giuseppe Palma, che dovrà riconfermasi sui livelli della sfida interna con il Melfi; impossibile, poi, non schierare Matteo Calamai, motorino di centrocampo forse poco appariscente, ma che garantisce tecnica e soprattutto dinamicità al gioco di Bitetto.
Sulla linea mediana la vera notizia positiva di giornata è il ritorno dal primo minuto di Nicola Mancino, voglioso di tornare a stupire il popolo gialloblu dopo le tre giornate subite per la scellerata espulsione subita a Messina. L’ex Casertana sarà ancora una volta il fulcro del gioco isolano, sarà il giocatore chiamato a mettere ordine in mezzo al campo e a dare imprevedibilità all’azione offensiva gialloblu, tra dribbling funambolici e assist spettacolari. Rispetto ai primi tempi con gli isolani, Mancino non agirà da solo sulla trequarti: al suo fianco dovrebbe giostrare Nicolas Izzillo, un altro elemento dai piedi buoni, questa volta con compiti più da rifinitore che da mezzala vecchio stampo. Tanti palloni giocabili, quindi, per il centravanti Luca Orlando: anche per questo la gara dello stadio “Degli Ulivi” potrà finalmente essere quella che lo vedrà protagonista, e questa volta non solo con una prestazione gagliarda e votata al sacrificio, ma anche sottoporta. Oltretutto, al giocatore cresciuto nella Salernitana, al momento manca solamente il gol e con due rifinitori del calibro di Mancino e di Izzillo magari sarà veramente la volta buona. Orlando, e questa è per lui un’altra nota positiva in vista della sfida di oggi, non sarà ancora una volta costretto a fare a sportellate da solo con i difensori avversari per tutti i novanta minuti. Nella ripresa, infatti, è previsto un altro gradito ritorno: parliamo di Yaye Kanoute, ormai vicino al recupero completo dallo stiramento dopo due settimane di allenamento. L’attaccante potrà garantire il solito mix di tecnica e imprevedibilità che – nonostante non stia al 100% – potrebbero risultare fondamentali quando la difesa pugliese si ritroverà in debito di ossigeno.
Insomma, nonostante le grandi difficoltà in difesa, la gara di oggi ci regala anche spunti assolutamente positivi, come i ritorni di Mancino e Kanoute, e questo soprattutto in vista delle prossime sfide complicate (vedi Foggia e, più in là, Benevento). Due elementi che, finalmente, regaleranno nuovamente al reparto offensivo gialloblu quella pericolosità e quella imprevedibilità che erano mancate nelle ultime uscite, quando gli isolani sono stati spesso costretti a chiudersi in difesa come a Messina o nel secondo tempo con la Casertana. Quei tempi, forse, sono finiti: con la difesa malconcia e con un attacco che torna (quasi) al completo, è arrivato il momento di osare, di dimostrare che l’Ischia spettacolare di inizio stagione non era soltanto una chimera.