martedì, Dicembre 24, 2024

Ischia, contro le vespe tira fuori l’orgoglio

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Bisogna svegliarsi, prima che sia troppo tardi. L’Ischia Isolaverde è chiamata oggi alla classica prova d’orgoglio nel derby dell’amicizia contro i cugini della Juve Stabia. Il momento è complicato, complicatissimo, ma la squadra di Antonio Porta ha oggi l’opportunità di dare un segnale forte al campionato e alla futura avversaria negli spareggi del 21 e 28 maggio prossimi: l’Ischia deve dimostrare di esserci ancora, di non avere tirato i remi in barca, nonostante un’annata segnata da mille problemi e innumerevoli contraddizioni. Anche perché i play-out saranno anche una certezza, ma quattro sconfitte consecutive sono veramente troppe. È ora di rimediare.

Contro una squadra che qualche grana ce l’ha pure, ma che certamente ha dimostrato di avere valori importanti, i gialloblu sono chiamati a fare risultato per mettersi alle spalle mesi all’insegna di una serie sconcertante di sconfitte. La svolta, per certi versi, potrebbe essere rappresentata da Jerry Vandam: vero, parliamo di un difensore, di uno che non è chiamato a fare gol e ad ammaliare le platee, ma è inutile negare che l’ex Lille in questo finale di stagione potrebbe rappresentare il vero valore in più per una retroguardia che negli ultimi tempi ha dimostrato lacune sempre più evidenti. Con il difensore francese, che al 90 percento dovrebbe esordire oggi in maglia gialloblu, agirà l’ex Paganese Leonardo Moracci: il centrale laziale si riprende così il posto da titolare dopo la panchina nell’incontro con il Monopoli. A completare il reparto ci saranno a destra Francesco Bruno e sulla corsia opposta l’ex Taranto Antonio Porcino, che dovrà confrontarsi oggi con elementi del calibro di Cancilotti e Nicastro, lui che ha certamente più doti offensive che difensive. Solo panchina, invece, per Giampaolo Sirigu che, al pari di Savi, conosce una bocciatura dopo la prova tutt’altro che perfetta di domenica scorsa. Alle spalle del quartetto gialloblu, e questa è una buona notizia, troveremo ancora una volta il portiere Rino Iuliano: vittima una settimana fa di uno stiramento al polpaccio che lo ha costretto ad allenarsi con il contagocce, il numero uno gialloblu ha recuperato ed è pronto a riscattarsi dopo l’errore sull’1-0 del Monopoli. Un errore, questo, che certamente non può fare dimenticare quanto di buono fatto in stagione.

Se la situazione in difesa sembra chiara, a centrocampo gli unici sicuri del posto sono Filippo Florio e Gennaro Armeno, entrambi chiamati a sacrificare almeno parzialmente le proprie caratteristiche per il bene della squadra. Al centro del reparto è lotta aperta tra Mattia Spezzani, il più adatto per il ruolo, l’altro regista Giuseppe Palma e l’interdittore Gennaro Acampora, che potrebbe tornare utile per fare a sportellate con gente come Obodo e Favasuli.

Certo, infine, il tridente d’attacco: se Di Vicino e Gomes devono confermarsi dopo la buona prestazione di sabato scorso, Kanoute è chiamato invece a riprendersi dopo la prova incolore contro il Monopoli. Vero, parliamo di una delle poche prestazioni al di sotto della sufficienza da parte dell’ex Benevento, giocatore di cui l’Ischia veramente non può fare a meno. Che il senegalese sia oggi, come già successo altre decine di volte, l’uomo in più in casa gialloblu?

 

GLI ASSENTI. Il tecnico Antonio Porta oggi deve fare ancora una volta a meno dell’esterno Vincenzo Pepe, che in questo finale di stagione – grazie alle sue doti tecniche sopra alla media – potrebbe risultare decisivo. Fuori gioco anche Pablo “Cavani” Barbosa e il lungodegente Liberato Filosa, che dovrebbe rientrare per i play-out di maggio e che oggi potrebbe essere al Mazzella per dare manforte alla squadra. Il rientrante Rubino, invece, sarà in panchina.

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