Gaetano Di Meglio | Questa volta non è una semplice, ma importante, operazione commerciale. Questa volta è una vera e propria doppia recensione all’isola d’Ischia. Un’operazione che fa solo bene e che, tra l’altro, premia chi sceglie il meglio per le proprie aziende.
Partiamo, però, da Condè Naste Traveller, che ci ha recensito tra i 60 posti più belli. Due righe che raccontano un’isola come viene vista da chi non ci vive. Due righe (in versione desktop) che demoliscono i luoghi comuni e che ci raccontano, forse, un’isola diversa. Due righe che ci rilasciano una fotografia diversa da quella che siamo abituati a commentare.
“A quick ferry ride from Naples, the island of Ischia – famed for its thermal spas and unshowy local life – is a tumble of fishing villages and beaches that match Amalfi but without the crowds”, che tradotto in Italiano si può leggere così: “A una rapida corsa in traghetto da Napoli, l’isola di Ischia – famosa per le sue terme e per la vita locale poco appariscente – è un insieme di villaggi di pescatori e spiagge che eguagliano Amalfi, ma senza la folla”.
Così, per la cronaca, secondo Condè Naste di questi 60 posti nel mondo, solo due sono italiani: le Alpi e noi. Forse avremmo bisogno di convincerci un po’ di più di quello che siamo.
L’altra recensione, ovvero l’altra raccolta di consigli sulle terme che ci porta lustro, è quella pubblicata da BBC Travel.
Una deliziosa per quanto breve intervista a Raffaella Dallarda, “Italian spa expert” che ha condiviso con Elsa Sandoval le sue nove mete termali preferite ad Ischia.
“Molti avranno sentito parlare di Ischia attraverso i romanzi napoletani di Elena Ferrante, ma gli italiani adorano da tempo questa verdeggiante isola vulcanica del Golfo di Napoli per le sue spettacolari viste sul mare e per i poteri curativi delle sue sorgenti termali.
Le acque termali di Ischia, cariche di minerali, furono scoperte 3.000 anni fa dagli antichi greci. Le fonti gorgoglianti divennero presto famose per le loro proprietà curative, che si diceva guarissero l’infertilità, i reumatismi e tutti i tipi di condizioni della pelle. È nata una fiorente cultura termale isolana, grazie anche al clima mite tutto l’anno e ai rigogliosi sentieri escursionistici di Ischia.
Oggi, ci sono decine di esperienze termali in tutta Ischia, dai resort ultra-glam alle baie naturali. Per scoprire alcune delle migliori, abbiamo parlato con Raffaella Dallarda, esperta del settore termale italiano e scrittrice di guide termali che ha visitato tutte le terme del Paese.
“Amo Ischia”, ha detto Dallarda. “In Italia abbiamo più di 400 sorgenti naturali certificate, ma il regno delle sorgenti naturali in Italia è Ischia”.
Questo perché le acque di Ischia ricevono una carica extra dai crateri vulcanici nel mare che circonda l’isola. “Si chiama L’Isola Verde”, ha detto Dallarda. “La cenere vulcanica nutre la terra. [E le acque vulcaniche sono più calde di quelle di altri luoghi [in Italia]. Hanno proprietà più positive su articolazioni, ossa, artrite, artrosi”. A breve distanza in traghetto da Napoli, Ischia è il luogo ideale per la cura delle articolazioni.”
La recensione delle nove strutture è dettagliata e ricca di piccoli spunti di interesse. Da un “E ti fanno massaggi proprio lì nel boschetto con tutti i limoni che penzolano sopra la tua testa. È assolutamente folle”, passando per un “E dopo trattamenti clinici di prim’ordine, gli ospiti possono tornare in hotel, rinfrescati, e prepararsi per un Aperol Spritz al tramonto. La dolce vita, appunto” è un modo interessante per raccontare la bellezza delle nostre spa.
Non manca la citazione per la posizione: “E prendi nota che si trova su un promontorio – vista stupenda… è molto romantico per le coppie”. Oppure “Servizio cordiale, ma di alto livello e così unico”, ha detto Dallarda. “È un’esperienza. Come un viaggio. Sono fantastici”.
Parlando dell’Excelsior Belvedere, la Dallarda raccomanda: “gode di un’ampia vista sul Golfo di Napoli e sul suo cielo apparentemente infinito”.
Parlando di un parco termale, poi, aggiunge: “Se siete alla ricerca di un look glamour, non è la spa che fa per voi. Ma il servizio è eccezionale, la qualità e l’assistenza medica è al top. Si tratta di un vero e proprio centro termale.”
Se questo è l’inizio della promozione internazionale del 2024, beh, siamo già a metà dell’opera. E siamo messi bene!
Tuttavia, in conclusione, credo che un’altra riflessione vada fatta, soprattutto alla luce di quello che ci diciamo da tempo nell’infinita contesa tra terme curative e terme di benessere. Dall’estero ci regalano un’altra recensione che parla molto di terme curative. Quelle che noi, in qualche modo, ci ostiniamo a tenere poco in considerazione perché ci legano al retaggio turistico del nostro passato e perché, diciamoci la verità, spesso sono lo specchio di strutture vecchie, non aggiornate e che non hanno quell’appeal di altre immagini.
Da questo racconto, però, possiamo trarre un buon insegnamento: coniugare le nostre “vecchie” terme con i “nuovi” modi di vivere. Riuscire a parlare di entrambe è la chiave del successo. Il “gol” che dobbiamo fare. Speriamo che qualcuno lo recepisca.