sabato, Gennaio 11, 2025

Ischia, gli appalti per le fogne nel mirino dell’Autorità Anticorruzione?

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Carmine Bernardo: «Confermati i miei sospetti». Il consigliere di opposizione, che già si era attivato per spulciare tutti gli atti, spara a zero sulla gestione dei lavori pubblici targata Arcamone

Grossi guai in vista per Giosi e compagni. L’amministrazione comunale di Ischia infatti è nuovamente finita nel mirino dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per la gestione degli appalti pubblici. Sotto la lente d’ingrandimento del commissario Raffaele Cantone, in particolare, i già chiacchierati lavori per il completamento della rete fognaria approvati di recente e i relativi appalti. Una notizia trapelata dagli stessi ambienti del palazzo di via Iasolino e che ha immediatamente “allertato” il consigliere di opposizione avv. Carmine Bernardo, che dal primo momento aveva avanzato dubbi e sospetti sulla regolarità delle procedure. Senza perdere tempo, ha chiesto al segretario generale, responsabile anticorruzione nell’ambito comunale, copia della nota dell’Autorità e del relativo riscontro che fornirà il Comune.
Bernardo coglie l’occasione per sparare a zero sul potente dirigente che muove i fili degli appalti: «Qualora rispondesse a verità la notizia del nuovo intervento, il fatto sarebbe gravissimo e dimostra la particolare attenzione del commissario Cantone sulla gestione dei lavori pubblici, gestiti fin dal 2007 in maniera incontrastata dall’arch. Arcamone che occupa tale posto non in forza di un concorso, ma con contratto fiduciario del sindaco di Ischia».
Una vicenda delicata, sulla quale come detto l’esponente dell’opposizione si era già attivato, dubitando della limpidezza degli atti e acquisendo la documentazione che attualmente sta attentamente spulciando: «La ripartizione dell’appalto in cinque lotti funzionali e le numerose voci che circolavano nel paese in relazione agli incarichi da assegnare – riferisce – aveva già attratto la mia attenzione spingendomi a proporre due interrogazioni, solo di recente riscontrate dal Comune. Sto studiando i documenti rimessimi, anche con l’aiuto di esperti del settore, per verificare la regolarità degli appalti in corso, allo stato molto dubbia».
Per Bernardo occorre cambiare registro nella gestione dei lavori pubblici e non risparmia un’ultima frecciata a Silvano Arcamone: «Speriamo che, grazie all’opera efficace e meritoria posta in essere dal commissario Cantone, ed alle numerose segnalazioni che i cittadini di Ischia stano facendo pervenire all’autorità stessa, si possa avere maggiore chiarezza nel delicato settore degli appalti pubblici, oggi precluso anche ai consiglieri ed assessori di maggioranza (Boccanfuso docet)». Il consigliere di minoranza si riferisce al “famoso” episodio che portò alle dimissioni del vice sindaco Luigi Boccanfuso dopo la revoca della sua ordinanza di interdizione a Cartaromana. Una vicenda denunciata dallo stesso Carmine Bernardo e da cui è scaturito un procedimento penale che ha condotto alla imputazione coatta per concorso in abuso d’ufficio nei confronti del sindaco Giosi Ferrandino e dell’arch. Silvano Arcamone.

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