“Le parole che non ti ho detto” è un meraviglioso film con Kevin Costner, Robin Wright, Paul Newman e tanti altri. Una storia d’amore triste, legata al mare e alle “cose non dette”.
E in questi giorni, più seguo la pagina facebook dell’ASL Napoli 2 Nord e più credo che a Frattamaggiore, con la complicità dei sindaci isolani, pensano che siamo tutti con l’anello al naso. Una sorta di discriminazione comunicativa e di qualità sanitaria garantita di cui Antonio D’Amore è completamente responsabile.
Nel giorni scorsi, come avrete letto, il sindaco di Forio (con il consigliere in camice verde, Loffredo) hanno attaccato Ciro Di Gennaro e Antonio D’Amore. E così, manco due giorni, e finalmente D’Amore autorizza Ciro Di Gennaro a rilasciare una sua intervista! La necessità della passerella è più importante della sostanza. La necessità della passerella e delle telecamere amiche è più importante di comunicare i fatti seri.
E così, in questa assurda sindrome da passerella mediatica, l’ASL locale tace sulla guarigione di una infermiera del Rizzoli (anzi ne aveva nascosto il contagio), tace sui tamponi eseguiti, su quelli ancora da eseguire, sui negativi e su tutto quello la stessa task force regionale, invece, comunica. Anche più volte al giorno.
Ma la passerella, la posa, il fotografo in corsia (che non piace ai pazienti), il giornalista compiacente, il politico che tace, il comitato spento e il sindaco che sta zitto e muto sono gli amici migliori di questa ASL.
Per fortuna, però, il mondo è diverso. E così, anche il Rizzoli.
Non c’è solo il Rizzoli di Di Gennaro e D’Amore. C’è anche quello fatto di tanti medici, bravi, che non hanno bisogno di passerella. Di quelli a cui vengono tolti gli ambulatori dall’oggi al domani, di quelli che “operano alla grande” e rendono il Rizzoli un’eccellenza. Il Rizzoli “bello” è quello di Mabilia, quello di Matarese, di Pizza, di Marvaso, di Pilato, delle Ambrosino, di Stradella e di tutti gli altri che, ogni giorno, anche in tutto questo momento “sospeso”, sono quelli che ci garantiscono la “buona sanità”. E non hanno bisogno di passerelle, fotografi, giornalisti e telecamere per sentirsi soddisfatti del loro lavoro.
Questo è il momento di fare le polemiche. E’ il momento di dirvi che state operando male. Ci siamo scocciati del buonismo da virus. Vi dovete rendere delle realtà. Dei vostri problemi di casta, nomine e politica sanitaria a noi non importa nulla! Ci interessa solo che svolgiate bene il vostro lavoro.
Purtroppo, non avendo sindaci liberi di poter dire la loro, di poter rivendicare un trattamento migliore ci dobbiamo sobbarcare di un compito grave: tenere alta l’attenzione.
Le parole di Del Deo, ahinoi, sono risultate essere una noce sola. E, come sappiamo, le noci sole fanno poco rumore. Ma quella noce “sola”, quella del sindaco di Forio, ora fa compagnia (almeno lo speriamo) alla nostra voce che non ha mai avuto paura sia di restare sola, sia delle vostre minacce!
Sabato scorso, mi ha colpito questo post facebook dell’ASL Napoli 2 Nord: “Pozzuoli – Ospedale Santa Maria delle Grazie. Si torna alla piena funzionalità dell’assistenza in emergenza”. Ieri pomeriggio, però, allo stesso modo, mi ha colpito questo comunicato stampa: “I sindaci flegrei: “Il Santa Maria delle Grazie sta tornando nel suo pieno funzionamento. Ma occorrono altre azioni, ecco quali”. Una nuova lista di cose non fatte dall’ASL che Giuseppe Pugliese (Monte di Procida), Josi Gerardo Della Ragione (Bacoli), Antonio Sabino (Quarto) e Vincenzo Figliolia (Pozzuoli) rivendicano perché: “rappresentati diretti dei nostri abitanti, con i quali abbiamo rapporti costanti, di cui siamo voce”
I sindaci flegrei, infatti, chiedono che siano “differenziati i percorsi tra paziente covid sospetto e paziente confermato, con una accettazione che possa definire subito se il soggetto è negativo, prima di farlo accedere ai reparti. Non è possibile immaginare poi di bloccare i percorsi clinici ultraspecialistici possibili ed esistenti e per questo devono essere messi a disposizione locali e tende container per consentire che le attività proseguano normalmente”. Alla faccia della “piena funzionalità”, cara ASL. Non tutti sono sindaci come Enzo Ferrandino…
Da Ischia, invece, il silenzio. Perché? Perché è la qualità dei primi cittadini che manca. E sia chiaro, a Pozzuoli parlano in quattro con comunicati stampa, riunioni, pressioni, post facebook.Risultato? ASL e Regione messi ko senza poter replicare.
E’ possibile in una società dove, da mesi, non si chiede e non si pretende trasparenza.
Il Cotugno ci ha informato che l’ASL ha a disposizione una piattaforma digitale dove si riscontrano gli esiti dei tamponi. Noi ad Ischia siamo all’oscuro di quasi tutto. Ci informano solo dei positivi attraverso i sindaci, solo dei guariti al Rizzoli con la passerella di medici e infermieri e di tutti gli altri, invece, no. Non ci dicono quanti tamponi sono stati eseguiti, quanti sono negativi. Non ci dicono quanti ancora devono essere esaminati. Nulla. Noi non dobbiamo sapere niente! Dobbiamo restare all’oscuro e limitarci a quel poco che ci dicono i sindaci. O a quello che non ci dicono. Siamo quasi come nel Medioevo, quando la chiesa teneva nascosta la Bibbia e dava poche “briciole” al popolo. Ma c’è sempre chi alza la voce, chi passa per protestante. In ogni tempo c’è un Lutero. Per fortuna!
Cara ASL, i numeri che non ci hai detto sono una grave colpa. Non sappiamo quante persone sono in quarantena. Quanti in isolamento. Quanti hanno terminato il loro periodo di isolamento. Non bastano 2 post facebook, anche di scarsa fattura, per esprimere il “valore dei numeri”.
Perché se è vero che i numeri hanno un valore, quello che ben ha compreso la Task Force Regionale, voi non lo avete capito.
p.s. Cari Sindaci, come fa Procida ad avere tutti quei dati? Vuoi vedere che Dino Ambrosino li ha chiesti e voi, invece, fate finta di niente perché siete complici di D’Amore e, con lui, volete tenerci all’oscuro dei dati sulla diffusione del contagio?
Si sapeva già che i nostri sindaci pensano solo ad attaccarsi alla poltrona e ai propri interessi hanno lasciato solo Del Deo la colpa è nostra che li votiamo e non pensiamo ad avere un comune unico ora saremmo tenuti in considerazione diversamente ma nessuno di loro ha fatto mai lo sponsor per questo altrimenti perdono la poltrona. .