Gaetano Di Meglio | Davvero vogliamo essere la generazione “finalmente!”. Davvero vogliamo essere la generazione che si accontenta, come dice Ligabue, “così così”. Davvero vogliamo essere la generazione “a rimorchio”? Più che una considerazione, questa, è un appello ai miei coetanei che continuano ad essere distanti dalle cose che contano nel nostro paese.
Siamo arrivati al 7 agosto per leggere che i vigili urbani hanno controllato le bici elettriche? Ma ci rendiamo conto? Il 7 agosto quando ognuno di noi ha rischiato, almeno un paio di volte, di essere investito in questi giorni. Vabbè, non conto quelli di noi che hanno la modifica alla bici, ma tutti gli altri? Vogliamo iniziare a creare un movimento di ribellione contro questo modo di amministrare.
La questione non è Enzo Ferrandino persona, è la sua incapacità, totale, di fare il sindaco e di amministrare il territorio. Siamo diventati un comune barzelletta da quando Paolo comanda. DA quando Massimo Trofa ci costringe alle figuracce con la politica delle briciole e da quando, tutti gli altri componenti del consiglio comunale, assecondano questo infame andazzo tra sciatteria, disinteresse, piccola clientela politica, interessi di bottega e menefreghismo. Stiamo vivendo l’estate più cafonal degli ultimi 15 anni e dal comune di Ischia non abbiamo sentito una sola parole sulle affittanze, sui casini che accadono, costantemente, sulla Riva Destra, sul caos organizzato che viene alimentato da una politica di clientela. Zone di carico e scarico non controllate, parcheggio selvaggio, assenza su ogni argomento, sperperi continui sono il nostro mood. Davvero ci sta bene tutto questo?
Davvero vogliamo credere che Ischia meriti questo? Davvero vogliamo convincerci che due strisce pedonali, quasi abusive e contro legge, siano segnali di buona amministrazione? Svegliamoci da questo incubo. Ma dove sono le intelligenze, la capacità, le professionalità che hanno voglia di migliorare il loro paese? Uscite fuori, fatevi vedere, fatevi sentire. Voglio ancora credere che non siamo tutti come le sorelle e i figli dei dipendenti comunali che devono ringraziare il padre pensionato che gli consentire di firmare il contrattino a tempo determinato sul comune. Ischia merita di meglio! E non è solo un possibile slogan per un altro politico. Ma è la drammatica realtà nella quale tutti viviamo. Da settimane, purtroppo, portiamo avanti una campagna di informazione dettagliata e attenta sul caos e sulle condizioni di vivibilità assurde del comune di Ischia. Una cronaca triste del decadimento della qualità dei servizi e della sicurezza che offriamo come territorio e, purtroppo, doverci rendere conto di essere cantori di un disastro annunciato è una considerazione troppo amara da dover fare e accettare. Il sindaco è presente solo quando c’è da strappare una foto ricordo, un appalto pubblico, una spartizione di poltrone e assente, sempre, quando c’è da affrontare problemi seri.
Un esempio per la riva destra. Quante parole Enzo ha speso per l’emergenza ordine pubblico e sicurezza? Nessuna. Per i lavori da 6 milioni di euro? Tantissime, tanto da commissionare articoli al giornalista amico e fare comunicati stampa. Vuoi mettere, sul primo punto non c’è da guadagnarci nulla, sul secondo, invece, beh, c’è un piatto da 6 milioni di euro. Vuoi mettere…
Indubbiamente deve essere molto triste fare il sindaco in questo modo.
Caro Direttore agli ischitani va bene quest’andazzo non ti fare il sangue amaro
Molti degli ultimi vigili assunti sono tutti negli uffici comunali come impiegati seduti comodamente e con aria condizionata inclusa….assurdo
Sono al bar come i cornetti.