Dalle 14.30 la diretta testuale dalla gara e dalle 19.30 live TRIBUNA DISPARI con Mr Daniele Serappo e Mr Michele Castagliuolo
Reazione d’orgoglio, risposta di carattere. L’Ischia Calcio ritrova il confortante teatro del Mazzella e l’abbraccio del pubblico per tirarsi fuori dal momento delicato. La squadra di Simone Corino, protagonista di una brutta sconfitta a Fasano, non solo in termini di risultato ma soprattutto di prestazione, deve riscattarsi subito: sull’isola fa tappa l’Angri e va in scena la ventiduesima giornata del campionato di Serie D. Sarà scontro diretto per la salvezza, con i gialloblu obbligati a riconquistare la vittoria per allontanarsi dalla zona bassa e per fare un balzo importante verso l’obiettivo stagionale. Gara da non sottovalutare per il gruppo e derby antico che torna, in palio c’è una posta significativa e al Mazzella non sono ammessi passi falsi. “Sarà un banco fondamentale. Per noi è importante arrivare al risultato migliorando le prestazioni. Dobbiamo tornare a giocare con cattiveria e con lo spirito giusto, oltre a ritrovare la lucidità nella scelta che può portarci a creare più occasioni”, ha spiegato Corino durante la conferenza stampa di venerdì.
La parola chiave per la rinascita ischitana è atteggiamento, il tecnico lo sottolinea nel corso della presentazione del match: “È la base su cui costruire poi l’aspetto tecnico, tattico e dei principi. Quando abbassi il livello di atteggiamento e di attenzione, tutto il resto diventa molto complicato. L’atteggiamento deve essere il punto cardine. Adesso dobbiamo andare a riprendere quel tipo di carattere che abbiamo, dobbiamo soltanto buttarlo in campo”. Gennaio non è stato alleato dell’Ischia che non ha mai vinto nelle quattro partite giocate.
L’avversario
I gialloblu devono invertire il trend e ripartire, al Mazzella però arriverà un avversario ferito e a caccia di punti per la stessa ambizione. Per l’Angri, reduce dall’1-1 casalingo con il Francavilla, è stata una stagione difficile: il risultato dell’ultimo turno ha tamponato (ma non troppo) la striscia negativa di nove sconfitte consecutive. Il passaggio di consegne da Marco Scorsini a Mario Di Nola, con il ritorno del tecnico di Viterbo in panchina, non ha migliorato la situazione del club che si ritrova al bivio e approda ad Ischia con la volontà di dare una netta spallata al momento. Il team grigiorosso non vince dallo scorso 10 novembre, in occasione della sfida casalinga con il Brindisi. Da metà novembre c’è stato un crollo verticale e una serie di avvicendamenti, la squadra ha 14 punti in classifica (a pari merito con il Costa d’Amalfi) ed è distante undici lunghezze dalla salvezza diretta. Un solo successo in trasferta (29 settembre, sul campo del Francavilla con il risultato di 4-0), poi il rendimento esterno dice un pareggio (contro l’Ugento) e otto sconfitte, per una media punti di 0,40.
L’Angri ha anche la peggiore difesa della competizione con 41 gol subiti, il reparto offensivo ha collezionato invece 21 reti. Il direttore generale Armando Lanzione ha commentato: “Affronteremo tredici finali, l’ultimo risultato deve darci speranza e morale. Dobbiamo fare di tutto e mettere in atto ogni azione possibile per raddrizzare questo campionato un po’ sfortunato. Contestazione? È una situazione pesante, ma abbiamo spalle larghe. Non condivido la modalità della contestazione, ma accetto la posizione dei tifosi. Per me l’Angri è al centro del villaggio, dobbiamo ricompattarci e uscire da questa situazione tutti insieme. Il reale obiettivo al momento è il playout. Capisco l’amarezza, ma dobbiamo capire che ci sono dei giovani che vanno sostenuti. Mettiamo da parte le contestazioni, rimandiamole a maggio e oggi facciamo un passo indietro. Torniamo uniti e compattiamoci per questo finale di stagione”. Scorsini può fare affidamento ancora sul 4-3-3, modulo più utilizzato dai grigiorossi nel corso del campionato. Nelle ultime ore la società ha annunciato anche l’innesto di quattro nuove pedine, due in attacco e due a centrocampo: Gaeta e Monaco rinforzano il pacchetto offensivo, Turchet e Maresca completano la mediana.
I precedenti
Come riportato dall’ufficio stampa dell’Ischia, il match con l’Angri è una vera e propria “classica” della Serie D, che affonda le radici negli anni Sessanta. Sono trascorsi oltre 57 anni dal primo precedente in quella che per anni è stata soprannominata la “quarta serie”; quasi settantuno dal primo confronto assoluto tra grigiorossi e gialloblu. Il precedente numero uno è datato 14 novembre 1954, quando l’Angri si impose sul proprio campo con il risultato di 3-1. Primo incontro in Serie D il 29 ottobre 1967, quando l’Ischia al Rispoli superò di misura gli avversari (1-0) con un gol su rigore al 27’ di Abramo De Siano. L’ultimo match è quello dell’andata, quando al Novi (5 ottobre 2024) finì 1-1: gli isolani passarono in vantaggio con Talamo al 24’ e i padroni di casa pareggiarono al 47’ con Casalongue Lopez. I precedenti totali sono 26, di cui 21 in Serie D. I rimanenti 5 sono nel massimo campionato regionale. Fra i precedenti da ricordare il triplo incontro delle finali regionali della stagione 1964/65, disputate allo stadio Arturo Collana di Napoli. Nel gironcino finale all’italiana entrambe le squadre superarono l’Acerrana e fra di loro impattarono sullo 0-0. Anche lo spareggio però, nonostante i tempi supplementari, terminò sullo 0-0, rendendo necessaria una ripetizione.
Questa, disputata ad appena una settimana dal primo incontro, risultò decisiva: al 116’ un colpo di testa di Gennaro Illiano su cross di Enrico D’Innocenti decretò la vittoria dell’Ischia davanti a circa diecimila spettatori, evitando per un soffio il ricorso alla monetina. L’ultimo precedente al Mazzella risale al 16 gennaio 2011, quando l’Ischia di mister Monti impattò per 1-1 (Giulio Mastrelli rispose al bomber grigiososso Marco Incoronato) dopo aver vinto la gara d’andata (1-4).
Verso la partita
L’Ischia si presenta al match con due nuovi volti, il portiere Rizzuto e il difensore Onda. Il classe 2004, che arriva dal Catanzaro in prestito, può subito entrare in ballottaggio con Paduano e assicurarsi la prima presenza in terra ischitana. Nella struttura di movimento, Corino potrebbe apportare qualche modifica, in relazione altresì alla prova anonima degli attaccanti a Fasano. Piszczek e Talamo sono apparsi isolati e fuori dalla manovra: “Dobbiamo accompagnarli in maniera diversa. Anche domenica, in una prestazione non buona, fino ai 25/30 metri ci siamo arrivati con facilità. Dobbiamo andare a pulire quell’ultima zona di campo, ma è una problematica che ci portiamo da tempo. Nell’ultimo pezzo manchiamo di coraggio, di lucidità nelle scelte che poi vanno a compromettere il lavoro svolto prima”, ha commentato il mister.
Dunque è ipotizzabile un 3-5-1-1 o un 3-5-2 con i due centravanti più vicini; a metà campo Vrdoljak è chiamato a guidare il reparto, con Giacomarro e Patalano ai suoi lati. Sulle corsie possono agire Colella e D’Anna. Nel reparto arretrato sono in quattro a contendersi le tre maglie: oltre a Chiariello e Pastore, lo staff dovrà scegliere tra Giuseppe Mattera ed Errico. Da valutare altresì l’impiego di Desiato dall’inizio tra il centrocampo e la trequarti. A dirigere l’incontro sarà Stefano Mariani della sezione di Livorno, coadiuvato da Thomas Jordan di Firenze e da Michele Poneti di Firenze.