Ugo De Rosa | Uno stanziamento di ben 200 milioni di euro per i siti culturali, ma l’isola d’Ischia non ne beneficerà! E’ l’ennesima pessima notizia che non è certamente sfuggita a Vito Iacono, già presidente della commissione turismo e cultura del Comune di Forio. Con buona pace di Enzo Ferrandino che spinge per la baia di Cartaromana come sito Unesco…
Nella una nota inviata al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e al direttore generale dei Musei Massimo Osanna, Vito Iacono evidenzia poi in particolare il caso della “Colombaia”, le cui iniziative dell’Amministrazione Del Deo sono già state al centro di polemiche e dubbi.
Scrive Iacono: «Gentilissimo Ministro, grazie alla notizia diffusa dalla stampa circa l’approvazione da parte della conferenza Stato Regioni, ho appreso dello stanziamento, attraverso la fondazione MAXXI, di 200 milioni di euro per 38 cantieri relativi ad altrettanti siti ed attrattori culturali.
Con grande rammarico, però, rilevo che non c’è La Colombaia, non c’è Villa Arbusto, non c’è la Torre Guevara, non c’è l’Eremo di San Nicola, non c’è la Città sommersa di Aenaria, insomma non c’è l’isola d’Ischia.
Si, è vero, alla base c’è una vergognosa “sciatteria” da parte delle amministrazioni locali, ma il patrimonio culturale dell’isola d’Ischia è patrimonio del Paese, è patrimonio del mondo e non può essere trattato e gestito così.
Non si capisce se per La Colombaia c’è anche dolo, oltre che insensibilità, per favorire qualche operazione e speculazione immobiliare a favore di persone amiche, ma è tutto assurdo, come il silenzio e la mancata indignazione della cosiddetta società civile, fatte poche eccezioni, e di tutte le forze politiche.
La prego di verificare la possibilità e la opportunità di un Suo impulso dall’alto per risvegliare le coscienze e soprattutto favorire percorsi virtuosi che portino risultati concreti, come auspicato anche dal direttore generale Musei, che legge per conoscenza, nello specifico sulla Villa che fu di Luchino Visconti, dove sono conservate le sue ceneri e da anni tenuta nell’abbandono e nel degrado più assoluto e chiusa alla fruibilità del pubblico, anche perché non sicura.
I tanti giacimenti, dal valore inestimabile, anche in termini di potenziale attrattiva dei flussi turistici, rappresentano la nostra storia e devono essere conservati con grande cura. Altrimenti è un gravissimo delitto e ne siamo tutti responsabili.
Quanti giovani potrebbero essere coinvolti in un progetto di gestione della rete dei beni culturali della nostra Isola, da mettere a sistema con il patrimonio in disponibilità di privati e della Chiesa!!! Per non parlare dell’indotto legato alla ricettività dal potenziale numerico incredibile sull’isola d’Ischia, che allungherebbe, e di tanto, la stagione turistica. Eppure, nessuno ne parla. Tutto tace!
Nel ringraziarla per l’attenzione colgo l’occasione per inviarle alcuni documenti riferiti alla Colombaia (risalenti nel tempo, ndr) confidando le possano essere utili per rivendicare un ruolo fondamentale riferibile al suo Ministero anche in ordine al vincolo al quale la stessa è sottoposta, ma soprattutto la prego di valutare la possibilità di una Sua visita sulla nostra Isola per apprezzarne le grandi bellezze e dare il necessario contributo di idee e di sostegno progettuale e finanziario grazie anche alle importanti risorse disponibili.
Sperando di riuscire ad incontrarLa presto ad Ischia, saluto cordialmente».
Certamente restare fuori dallo stanziamento è l’ennesima dimostrazione di come nei fatti la cultura sull’isola sia ancora un valore troppo spesso dimenticato. Vito Iacono invita il ministro Franceschini a Ischia. Speriamo che questa iniziativa possa contribuire a smuovere le acque.