Pasquale Raicaldo | Non è vero, ma ci credo. O quanto meno mi incuriosisce. Mentre il mondo medita sul messaggio rappresentativo dell’umanità da inviare nell’universo (nell’ambito del concorso Breakthrough Message”, Scrivi un messaggio agli alieni, con tanto di finanziatore privato, il magnate russo Yuri Milner), i cieli di Ischia tornano a fare discutere. Da sempre forieri di avvistamenti sospetti, complice l’autosuggestione di un popolo che ama lasciarsi andare con la fantasia. Stavolta è un tramonto a suggerire la presenza di uno o più Ufo. Catturati dagli scatti di un utente, che era per la verità ispirato da uno splendido tramonto tra Ischia e Procida e che ha scoperto alcune macchioline sospette a rovinare (o impreziosire?) la sua serie di fotografie. Al punto da indurlo a chiedere un supporto a chi di Ufo se ne intende, attraverso un trafficatissimo forum, quello del portale “Leonardo”.
Gli scatti – effettuati il primo settembre tra le 19:30 e le 20, come documenta l’autore, Sabato – compaiono così nel canale dedicato a episodi analoghi, alcuni dei quali particolarmente discussi. Ma stavolta il responso degli utenti sembra abbastanza univoco: si tratterebbe di normali scie di condensazione «che – come racconta qualcuno – i colori del tramonto nonchè quota e prospettiva possono indurre l’osservatore occasionale in errore, non riconoscendole.
In gergo vengono chiamate short contrail».
Tutti persuasi? Chissà. Certo è i cieli di Ischia continuano ad appassionare ufologi e appassionati, sulla scia – è il caso di dirlo – di una lunga tradizione, più volte confluita in servizi di approfondimento su riviste di settore e programmi televisivi.
Particolarmente fervida l’estate del 2014: a giugno un foriano, in località Fortino, osservò nel cuore della notte delle sfere luminose in movimento sul pelo dell’acqua (come raccontato sul sito www.epomeoagarthi.it). Parlò di quattro Ufo, di colore rosso rubino: manovre a zigag sull’acqua, poi il nulla. Qualche settimana dopo, nel cielo della Chiaia, alcuni avvistamenti, stavolta ad un’altezza considerevole: gli Ufo sparirono nel cielo di Santa Maria al Monte.
“Ma è in prossimità della Scannella – racconta Salvatore Iacono, appassionato del settore e autore di “Epomeo. Figlio di Agarthi – che vengono sistematicamente avvistati Ufo che fuoriescono dallo specchio d’acqua antistante il costone roccioso per dirigersu verso l’Epomeo. Le segnalazioni ci sono giunte da turisti in vacanza presso una struttura turistica di Campotese. Ma l’avvistamento più eclatante è stato quello di Succhivo d’Ischia ai primi di agosto di un anno fa. Un oggetto volante color rosso rubino si è mosso a bassa quota dalla “Scannella”, sovrastando il piccolo centro abitato e scomparendo alla vista dietro la montagna di Serrara: testimoni dell’ avvistamento decine di turisti presenti nelle pensioni del paese. Hanno parlato di una lunga scia rossa lasciata dall’oggetto volante. Ischia – è risaputo – sembra essere divenuta terra di misteri. E dopo un accurato studio compiuto analizzando i luoghi di avvistamenti isolani, posso concludere – aggiunge Iacono – che il versante dell’ isola con il più alto numero di segnalazioni è senza ombra di dubbio quello occidentale. Un ampia zona tra la località “Scannella” fino al bosco di “Zaro” passando ovviamente per l’Epomeo. Località che se posizionate su di una cartina geografica darebbero vita ad un “triangolo”. Ma non è tutto. Personalmente questo triangolo è da intendere posto in verticale e leggermente inclinato verso il Monte Epomeo e la cui base è da considerarsi sott’ acqua. Un triangolo appena descritto potrebbe a buon ragione essere considerato come un “accesso” a qualcosa che ancora ci sfugge».
C’è chi, per l’appunto, ci crede. Chi studia. Chi storce il naso. Dai droni agli aerei, fino alle illusioni ottiche: spiegazioni scientifiche non mancano. E tra gli episodi del passato, certo più remoto, compare quello raccontato dal nostro Massimo Coppa, che ha scandagliatogli archivi on line degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati censiti dal Centro Ufologico Nazionale. Scoprendo che tra la domenica ed il martedì dell’11-13 luglio 1971, sull’isola d’Ischia si sarebbe verificato un avvistamento particolare. Tre napoletani in vacanza sull’isola – secondo quanto raccontato dal “Giornale dei Misteri” «stavano effettuando un’escursione nell’interno montagnoso dell’isola», quando incapparono (purtroppo non ci sono indicazioni più precise) e «si trovarono dinanzi ad una casa abbandonata».
Uno ne fu quasi inghiottito. Uscendone sconvolto. Tanto che gli amici raccontarono: «Aveva il viso stravolto, stramazzò a terra rimanendovi alcuni secondi con gli occhi chiusi come svenuto. Poi, camminò come se fosse in stato di sonnambulismo e rientrò in casa tornando di nuovo verso il tetto della stessa. Quando gli altri due entrarono con la forte volontà di tirar via il loro amico e congiunto ed andarsene via, «se lo videro venire incontro perfettamente normale, come se nulla fosse accaduto». E accadde che per i due l’orologio segnava le 19.00, per il terzo invece le 21.00. Qualche giorno dopo, sul posto, i ragazzi trovarono «una vecchia pergamena con sopra vergati degli strani segni e alcune lettere greche. La pergamena, consunta dal tempo, era stata strappata nella parte superiore, come se ne fosse stato asportato un pezzo». Nei giorni successivi, il ragazzo raccontò di sogni «nei quali vedeva uomini dai tratti semimongoloidi, rivestiti da una tuta bianca, con due strisce colorate, che dal centro della stessa divergevano verso il collo». Entità aliene, fu l’interpretazione di molti.
Ischia dal punto di vista esoterico la si può definire portale non a caso ci accompagna il nome terra cava, quindi è possibile che siamo un corridoio di comunicazione per altri mondi o dimensioni più elevate.