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Ischia non cresce | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 19 maggio 2023

Ci sono momenti in cui l’inciviltà ricorrente sulla nostra Isola mi spinge a tenere sempre in caldo l’idea di andare ad invecchiare altrove, un giorno, o quanto prima. 

Sono molto stanco di imbattermi continuamente in svariate forme di pochezza umana. Ci sarebbe da litigare in continuazione: con l’incivile che parcheggia il suo automezzo tappando la strada di casa tua e fregandosene del mondo intero perché lui “adda faticà”; con la desperate housewife che ritiene il prelievo del proprio figlioletto a scuola una missione talmente impossibile da parcheggiare l’auto (spesso anche chiudendola) sul tuo passo carrabile e/o a cavalcioni sul marciapiede e quando glielo fai notare ti dice pure “e che cavolo, io un attimo a scuola sono andata!”; con quelli che compongono una fila di cinquanta metri all’ingresso di Ischia Ponte o di Piazza degli Eroi già dieci minuti prima dello scoccare delle 13.00 e non sei in grado di farli spostare di un centimetro solo perché sono in attesa di entrare finalmente nella ZTL a fare chissà cosa di così urgente; con quelli che in camera caritatis criticano il sindaco perché “s’è magnato nu marciapiede”, salvo poi essere pronti a rivotarlo e leccargli le scarpe in piazza nella speranza di avere questo o quel piacerino; con quelli che lasciano la monnezza fuori orario all’angolo della strada anche la domenica sera che, notoriamente, non prevede prelievo; con quelli che si lamentano degli autovelox perché non possono più sfrecciare a pene di segugio rischiando di uccidere qualcun altro; con quelli che fanno del qualunquismo e dell’improvvisazione il leit motiv di tutto ciò che li riguarda e non capiscono che anche per colpa loro l’Isola sta andando a rotoli. E mi fermo qui, almeno per oggi, ma solo per un briciolo di carità cristiana.

Ischia non cresce e non migliora, neppure oggi che ci rendiamo conto che sta passando la seconda decade di marzo e la stagione turistica non sfiora neppure lontanamente i risultati-boom dello scorso anno. E non è in grado neppure di prendere esempio dai migliori, perché “nisciuno è meglio ‘e me”. 

E chest’è!

4 COMMENTS

  1. Fermarsi per un briciolo di carità cristiana nel dire tutte le cose negative dell’isola? E perché se poi gli altri non se ne fregano di te? Siamo arrivati a un punto di strafottenza unica. Ognuno pensa solo a se stesso, ognuno crede di essere sempre più furbo dell’altro. Questo succede in tutto il mondo ma stiamo parlando di Ischia. Una volta, tanto tempo fa quest’isola era una meraviglia. Si viveva semplicemente senza aver paura di niente, addirittura si lasciavano le chiavi inserite fuori dalla propria abitazione senza nessun pericolo. Ora è cambiato tutto e tutti. È un peccato. Cara Ischia dove sei andata a finire?

  2. Menefreghismo, incuria, strafottenza, io so io e tu non sei nessuno, devo continuare? Mezzi a due ruote che sfrecciano nel traffico incuranti del codice della strada, automobilisti che si fermano in mezzo alla strada per salutare l’amico, zone 30 dove si corre a 80 90 all’ora (vedere via Cretaio come corrono). Ma come si può vivere cosi? Sempre all’erta, se attraversi sulle striscie pedonali c’è il rischio di essere investiti,se sei in auto le frecce sono diventate un optional. Ls cosa migliore potendo è andarsene, ci sono posti migliori dove vivere.

  3. Ma come si può vivere così? Eppure si vive. E la cosa assurda è che nonostante le lamentele, commenti scritti sul giornale di Ischia non si fa niente, Ognuno sa e vede tutto ma si gira dall’altra parte. Interventi da parte di quelli che hanno un po’ di potere nelle mani non ce n’è. Anzi Ischia si prepara all’arrivo dei turisti, Ischia si fa bella solo per loro. Sarà anche così perché l’isola vive di turismo ma per le persone di Ischia che ci vivono essendoci nati che si fa? La cosa migliore non è andarsene per trovare posti migliori è rimanere sull’isola e cercare di risolvere tutti i problemi. Ischia è un paradiso non un inferno.

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