Dai sogni ad alta quota all’incubo play-out. Questa la sintesi brutale dell’ultimo mese dell’Ischia, all’insegna della pesantissima mazzata della penalizzazione e di qualche pareggio di troppo (no, non parliamo di quello fortunoso e benedetto con il Benevento). Dopo un inizio scoppiettante, così, l’Ischia si ritrova a fare i conti da un lato con una gestione che sembrerebbe sempre più orientata verso la spending review e dall’altro con una classifica che si fa sempre più difficile. Intendiamoci, l’Ischia era destinata a lottare per la permanenza in Lega Pro, lo dicevamo ad inizio anno e del resto è proprio la salvezza diretta l’obiettivo principale dell’attuale sodalizio gialloblu. Quello che non si immaginava, però, era di ritrovarsi a fare i conti con un campionato talmente anomalo, un campionato che l’Ischia è costretta a fronteggiare al meglio per evitare le sabbie mobili del dilettantismo.
L’anomalia si rende palese già solo dando uno sguardo veloce alla classifica del Girone C: basta già guardare la zona play-out, in cui troviamo squadre destinate a soffrire come Lupa Castelli Romani, Melfi e Martina Franca, ma anche compagini come Matera e Catania che – e su questo non crediamo possano esserci dubbi – a fine anno si ritroveranno almeno nella parte sinistra della graduatoria. Se siculi e lucani sono destinati a risalire la china, almeno altre due squadre saranno inghiottite nel vortice degli spareggi per evitare la Serie D: in lizza Ischia, Monopoli, Fidelis Andria, Akragas e Paganese, squadre che hanno fatto registrare un andamento più che positivo ma che – organici alla mano – non sembrano potere ambire a posizioni di alta classifica. Secondo questa nostra previsione dovrebbero essere 8 le squadre che lotteranno per evitare tanto l’ultimo posto, quanto i play-out. Una lotta, questa, da cui abbiamo escluso anche Catanzaro e Juve Stabia e con cui, invece, l’Ischia è costretta a fare i conti, e questo malgrado i 17 punti conquistati sul campo, punti che la proietterebbero a sole tre lunghezze dal paradiso. Strano il calcio.
In vista di una lotta che si preannuncia ostica, dopo essere stati in grado di conquistare la bellezza di 7 punti in un tour de force che li vedeva contrapposti alle big del girone, i gialloblu devono cercare di mettere insieme il maggior numero di vittorie da qui alla fine del girone di andata. Ragioniamo per gradi: il prossimo match con il Monopoli non sembra impossibile per gli uomini di Bitetto, che in Puglia hanno sempre messo in campo ottime prove (vedi Lecce e Fidelis Andria). Diverso, chiaramente, il discorso legato alla trasferta, la seconda consecutiva, con la Juve Stabia: lì un pareggio sarebbe il classico risultato da salutare con estremo favore. Da questo doppio impegno, insomma, l’Ischia può puntare a mettere insieme quattro punti, per mettere le cose in chiaro con una diretta concorrente (il Monopoli, che verrebbe scavalcato) e per tenere sempre a distanza di sicurezza la zona rossa della classifica. Zona che l’Ischia, quella vista fino ad una settimana fa, non merita certamente di occupare.