Mentre la intricata materia è ancora al centro dell’attenzione e delle polemiche, nonché di ricorsi alla giustizia amministrativa e al Presidente della Repubblica, per le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative si registra una “accelerazione”. Inevitabile dopo che si è sbloccato uno degli elementi del complesso “meccanismo” che dovrà necessariamente portare alle gare per l’affidamento delle concessioni.
La Regione Campania il 23 aprile ha infatti approvato il Piano di Utilizzazione delle Areedi Demanio Marittimo, il famoso PUAD che in precedenza, pur adottato alcuni anni fa, era rimasto “congelato”. Impedendo ai Comuni a loro volta di approvare il PAD, ovvero il Piano Attuativo diUtilizzazione del Demanio Marittimo. Un piano che deve necessariamente conformarsi al PUAD e il cui iter era dunque bloccato. Una delle circostanze che avevano indotto i Comuni a prorogare le concessioni fino al 31 dicembre 2024, per obiettive difficoltà nell’espletare rapidamente le procedure come imposto dalla “Bolkestein”. Senza le indicazioni dei Piani, era impossibile anche individuare i lotti da porre a base di gara.
Adesso però i PAD possono essere approvati e il Comune d’Ischia si è subito attivato, per la verità adottando una misura “precauzionale” preliminare. Ha infatti nominato un consulente nella persona dell’avv. Alessandro Barbieri. Il legale casamicciolese viene ancora una volta chiamato a dare supporto giuridico legale sulla spinosa questione, in questo caso appunto per le attività inerenti laredazione del PAD. L’Ente vuole “coprirsi le spalle”, considerato il proliferare di contenziosi.
Nella determina che conferisce l’incarico la responsabile del Servizio 10 competente al Demanio dott.ssa Paola Mazzella richiama proprio l’approvazione del PUAD da parte del Consiglio regionale lo scorso 23 aprile. Come anche il preliminare PUAD, che stabiliva una regola “precisa”, ovvero che «i Comuni, in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, sentite le associazioni dicategoria redigono o adeguano i rispettivi PAD entro 240 giorni dall’entrata in vigore della presentedisciplina».
Di qui l’urgenza di avviare le procedure per la redazione «di un c.d. preliminare di PAD». Il tempo stringe. Era stata la stessa Giunta, all’indomani dell’approvazione del PUAD, a incaricare la dott.ssa Mazzella di avviare ilprocedimento per l’individuazione di rapporti di supporti tecnico giuridici «indispensabili per la redazione delPAD». Il supporto giuridico-legale al rup andava affidato «ad unprofessionista in possesso di specifiche competenze giuridiche, con particolare riferimento alla specificaqualificazione professionale richiesta». E con procedura di affidamento diretto la scelta è caduta inevitabilmente sull’avv. Alessandro Barbieri. Qualcosa inizia a muoversi e per gli operatori balneari che si battono per la proroga al 31 dicembre 2033 non è una bella notizia…