Un pomeriggio di musica, suggestioni, parole e proposte. Nel segno di Pino Daniele.
Sarà un evento frizzante e proteiforme quello in programma domani, sabato 12 dicembre, alle Alchemie di Via Vittoria Colonna 123, con inizio alle 18:30 (ingresso gratuito). E nel cuore del pomeriggio prenderà forma – di fronte al sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna – la proposta dell’albergatore Giancarlo Carriero di intitolare una strada dell’isola a Pino, che qui – come ha più volte raccontato – veniva in vacanza durante l’adolescenza.
Ma “Ischia per Pino Daniele” sarà anche e soprattutto la presentazione del libro “Ho sete ancora. Sedici scrittori per Pino Daniele”, edito da Iocisto. Una presentazione moderna e informale, impreziosita dalle musiche di Daniele De Stasio, in arte Ubjk, che si esibirà con sassofono e hang, riarrangiando alcuni dei successi di Pino, e dalle letture dell’attore Roberto Scotto Pagliara, che di recente ha prestato il suo volto alla fiction Rai “Sotto copertura”. Musicista a tutto tondo, “Ubjk” ha origini napoletane ma ha toccato diversi angoli del mondo, suonando in Spagna, Francia, Inghilterra, Giappone, Messico, Svizzera, San Salvador. Oggi porta avanti progetti musicali nel mondo del ciname e dell’audiovisivo. Ischia è la sua seconda casa.
Iocisto è una realtà che ha sede in Piazza Fuga a Napoli, e che vanta un piccolo record: è la prima d’Italia ad essere nata grazie all’associazione di più di 1000 cittadini. E per rendere omaggio al grande artista scomparso lo scorso gennaio, “Iocisto” ha chiesto a sedici protagonisti della scena letteraria e giornalistica italiana, tutti napoletani o a vario titolo legati a Napoli, di lasciarsi ispirare da una sua canzone, traendone liberamente un racconto. Ciascuno di essi ha scelto un titolo – da “I’ so’ pazzo a Chiove a Appucundria a Napule è – e ne ha tratto una propria personalissima narrazione, intrecciando elementi autobiografici, suggestioni ispirate dalla città, ricordi o visioni fantastiche. Il libro è impreziosito da un ricordo di John Turturro e una introduzione di Federico Vacalebre.
Ne è venuto fuori una sorta di caleidoscopio letterario, a tratti malinconico, più spesso divertente o ironico. Una sorta di specchio che riflette molti aspetti di Napoli, la sua bellezza, le ferite aperte, la sua forza evocativa, i suoi paradossi, cui Pino Daniele seppe dare voce e musicalità. In particolare, gli autori sono: Maurizio Braucci (“Bella ‘Mbriana”), Antonella Cilento (“Terra mia”), Marco Ciriello (“Notte ca se ne va”), Maurizio de Giovanni (“I so’ pazzo”), Diego De Silva (“Sulo pe’ parlà”), Francesco Durante (“Chiove”), Francesco Forlani (“E cerca ‘e me capì”), Enrico Ianniello (“Appucundria”), Peppe Lanzetta (“Donna Cuncetta”), Lorenzo Marone (“Alleria”), Titti Marrone (“Quando”), Antonella Ossorio (“Lazzari felici”), Silvio Perrella (“Santa Teresa”), Angelo Petrella ( Viento”), Luciano Scateni (“Sotto o’ sole”), Brunella Schisa (“Napule è”).
Quanto all’intitolazione della strada a Pino, Carriero ha raccontato di aver scoperto « che era molto legato all’isola, dove aveva trascorso diverse estati con la zia, a Casamicciola. Aveva un bellissimo ricordo: saliva lungo una scalinata con la sua chitarra, e giungeva in un punto panoramicissimo. Lì si fermava su una panchina, e suonava ispirato dalla meraviglia di quella vista. Mi è sembrata una storia bellissima, e gli ho chiesto dove fosse. Mi ha dato indicazioni precise, e dopo la sua partenza sono riuscito a trovare il luogo. Ne sono certo, perché scattai delle foto e gliele inviai, e Pino me lo confermò entusiasta. Era legatissimo a quel ricordo, ne provava un grandissimo affetto. E attribuiva al periodo delle vacanze a Casamicciola un momento importante della sua maturazione musicale». Ecco, ma quale sarebbe quell’angolo? A quanto pare si tratterebbe del tratto finale di Viale Paradisiello, prima della scalinata che conduce verso la Marina. Davanti alla scuola Ibsen, insomma, c’è lo spiazzo in cui si ispirava Pino Daniele. Che presto potrebbe portare il suo nome.