giovedì, Gennaio 30, 2025

Ischia Risorsa Mare, le verità di Luca Spignese. “Nel 2015 fatturato in crescita”

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Gentile Direttore,

seguo sempre con attenzione il tuo giornale e non ho potuto fare a meno di prestare interesse a quanto da Te riportato il 12 marzo 2016 con il titolo “Buco Ischia Risorsa Mare, la Madia “salva” Giosi. Società in liquidazione, arriva Girelli” in merito alla quale, certo della Tua ospitalità, vorrai pubblicare queste mie brevi riflessioni. Ebbene, lo confesso: MIA E’ LA RESPONSABILITA’. Sono io infatti, responsabile di aver voluto, negli ultimi 15 mesi, un più attento controllo da parte del socio unico Comune di Ischia, sulle azioni di mercato poste in essere dalla Ischia Risorsa Mare.

Proprio per questo, sono sempre io responsabile di aver voluto fortemente che il dialogo con gli agenti/raccomandatari/broker marittimi spaziasse a 360° con tutti i possibili interlocutori del settore. Sono ancora io responsabile di aver voluto, assieme ad altri consiglieri comunali, che la Ischia Risorsa Mare, ben prima che venisse partorito dal Governo nazionale il Decreto “Madia”, non fosse (s)venduta a privati che, magari, sono gli stessi che da decenni tentano il colpaccio. MIA E’ LA RESPONSABILITA’, e anche motivo di vanto, di avere difeso ad oltranza, assieme ad altri Consiglieri, nelle molteplici riunioni di maggioranza succedutesi nell’ultimo anno, l’operato di tutte le maestranze – sia dipendenti che esterne sia della società, provando a mantenere gli stessi livelli occupazionali nella gestione del porto turistico di Ischia, come Tu stesso, con la tua penna, hai goliardicamente sottolineato a più riprese ricordandoTi che sono anch’io un dipendente di una azienda che grazie al sacrificio del proprio personale e all’impegno di un serio dirigente, sta uscendo faticosamente dal coma finanziario. Ma, se mia è la responsabilità di quanto appena detto, permettimi allora di assumermi non solo gli oneri ma anche qualche (piccolo) onore, frutto sia di una caparbietà che tu stesso, e positivamente, mi hai più volte riconosciuta, che di una “scellerata visone politica che mi porto dietro“ e che riassumo nel convincimento secondo cui la gestione del porto è e deve essere, direttamente o indirettamente, del Comune di Ischia. Non è un caso se, fin dal mese di giugno 2015, sono comparsi sul Tuo giornale alcuni articoli, talvolta anche firmati, coi quali gli autori, in modo chiaramente del tutto disinteressato, nell’improvvisarsi novelle Sibille Cumane – dinanzi alla volontà prevalsa nell’Amministrazione di non rinnovare alle precedenti condizioni economiche, mettendo in guardia l’Amministrazione dai danni che tale sciagurata scelta avrebbe comportato per le casse comunali e per l’intero indotto turistico. Ma il tempo (e il lavoro), come ben sai, è galantuomo.

Se non erro, ricordo addirittura, come qualcuno addetto ai lavori manifestò pubblicamente il proprio malcontento per la decisione assunta, nel paventare l’impossibilità di continuare a collaborare con l’Amministrazione comunale per l’estate 2015, presagiva nefasti scenari per il diportismo ischitano e non solo, spingendosi finanche a scommettere come il Comune di Ischia non avrebbe incassato nemmeno 1/3 della somma del precedente contratto terminato a maggio 2015. Ebbene, nonostante le “gufate” fino ad oggi sceneggiate dai vari allarmisti “disinteressati” vogliosi di apparire, a vario titolo, sul palcoscenico mediatico ischitano, catastrofisti di cui nessuno ha, per vero, voglia e bisogno, considerata la necessità, certo, di verificare quanto rappresentato con veemenza ed insospettabile insistenza dall’uscente revisore dott. Barile (ma, come tu ricordavi qualche giorno addietro, solo nell’ultimo anno e non nelle due precedenti annualità) tocca a me, caro Direttore, rappresentarti come i risultati gestionali di Ischia Risorsa Mare nel 2015 siano senz’altro migliori e non peggiori di quelli registrati nello scorso 2014, dolendomi del fatto che, forse, i predetti catastrofismi, nel sottovalutare le potenzialità di un’isola da richiamo come Ischia, ben avrebbero voluto che tali informazioni passassero in sordina. E invece, grazie al Tuo articolo, mi dai il pretesto per informare gli addetti al settore e non, che la gestione 2015 di Ischia Risorsa Mare chiude con un fatturato del 10% in più rispetto al 2014 e che, udite udite, il Comune di Ischia, proprio con le “scelte scellerate” volute fortemente anche dal sottoscritto, ha fatturato il 60% in più di quanto registrato nel 2014. Un caso? Non credo.

Certo, tutto questo deve spingerci a fare molto di più, spronarci ad aprirci a nuovi mercati pur senza abbandonare la collaborazione con broker storici ed affidabili (coi quali avviare collaborazioni ad incentivi economicamente vantaggiosi), spingerci verso quei segmenti di mercato ai quali fino ad oggi inesplorati, attraverso una politica aziendale di crescita ed ampliamento dei servizi offerti, senza deprezzare le eccellenze locali. Sulla nomina dei nuovi amministratori invece (ma credo che sia giunto anche il momento), proprio per rispetto delle parti interessate, mi consentirai di non rispondere, ma se il nome scelto dall’Amministrazione dovesse essere quello nell’articolo menzionato, allora basteranno i risultati conseguiti dal professionista in questione a giustificarne la nomina.

Permettimi infine, un’ultima chiosa sui tanti personaggi politici e non, improvvisatisi editorialisti o semplici ospiti, che di sovente affollano il tuo giornale. Fermo il diritto sacrosanto di esprimere le proprie idee sempre e comunque, purché non fallaci e offensive, non intendo certo dilungarmi sui passati trascorsi di questi signori, su quello che hanno avuto e che hanno dato; eppure, se la memoria non mi inganna, proprio con riferimento alle attuali vicende di cui protagonista è la Ischia Risorsa Mare, spesso ad intervenire sono gli stessi personaggi politici di quel periodo 2008 – 2011 (ovvero lo stesso a cui si riferiscono gli accertamenti della Guardia di Finanza  e le denunce del revisore contabile, dove il sottoscritto invece era semplice spettatore) che oggi siedono tra i banchi dell’opposizione o addirittura fuori, ai quali rimando le gratuite accuse mosse in maniera poco attenta alla mia persona e li invito a cercare altrove i veri responsabili di quanto accaduto, magari tra coloro che all’epoca ricoprivano ruoli di grande rilevanza che imponevano un maggior controllo, anziché calarsi nei più comodi panni della famosa Cieca di Sorrento.

Sono gli stessi infatti che, se da un lato lodano l’operato del revisore, dall’altro dimenticano che proprio in quegli anni, loro stessi avevano diretta rappresentanza nella Ischia Risorsa Mare attraverso la nomina di quelle persone in merito al cui operato non potevano di certo non sapere cosa accadesse; eppure, vorrebbero farci credere di essere puri (ve li immaginate vestiti di candide vesti bianche?).

Questa caro Direttore, è una politica che certo non mi appartiene, di cui invece nel mio piccolo, rispondo in prima persona e con la mia faccia; ma la verità, fortunatamente, è ben altra: al di là delle dicerie messe in giro da chi vorrebbe la Ischia Risorsa Mare fallita e non in salute come invece dimostrato, con o senza il sottoscritto o un broker internazionale o i tuoi saggi editorialisti, Ischia resta sempre una località che TIRA, ovunque e comunque e, sono sicuro converrai con me, non ha certo bisogno di svendere il proprio patrimonio per favorire gli interessi di terzi dimenticando spesso che ad Ischia ci sono capacità e realtà imprenditoriali di alto profilo, che garantiscono la sussistenza e il mantenimento dell’indotto economico della nostra splendida isola.

Sempre grato della tua ospitalità,

Tuo cordialmente,

Luca Spignese, Consigliere Comunale

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