Almeno sulla carta, abbiamo superato la prima fase legata alla frana assassina del 26 novembre 2022. Con la fine dello Stato di Emergenza, di fatti, si passa alla fase della ricostruzione “vera e propria” anche se va detto che l’esperienza Ischia ha insegnato all’Italia che queste due fasi non possono più essere separate. Nella realtà fattuale (per dirla con Feltri) non cambia nulla: comanda sempre il Commissario Giovanni Legnini.
Tuttavia, per comprendere quale sia lo stato dell’arte, ecco la sintesi redatta dall’Ufficio Stampa del Commissario che riepiloga i punti più salienti del lavoro svolto nell’anno appena concluso. Una road map che vale la pena leggere.
LA ROAD MAP
Il 31 dicembre 2024 si è conclusa la gestione emergenziale dopo un intenso e proficuo lavoro che ha visto una forte coesione e partecipazione di tutte le istituzioni coinvolte. La legge di bilancio per il 2025, approvata in via definitiva dal Parlamento, prevede che alla scadenza dello stato di emergenza, deliberato dal Consiglio dei Ministri il 27 novembre 2022, il coordinamento degli interventi pianificati e non ancora ultimati e delle attività di assistenza alla popolazione sono trasferiti al Commissario Straordinario per la ricostruzione post- sisma, unitamente alle risorse finanziarie ancora presenti sulla contabilità speciale relativa all’emergenza. Pertanto, il Commissario Straordinario sarà pienamente investito delle funzioni relative alla ricostruzione post-sisma e post-frana, e all’attuazione degli interventi strutturali di mitigazione del rischio idrogeologico, come previsto dal decreto-legge n. 186/2022. L’integrazione tra le attività di ricostruzione e di messa in sicurezza, estesa ai sei comuni dell’intera Isola, trova così piena attuazione per la prima volta nell’ambito della ricostruzione a Ischia, con le attività che il Commissario straordinario è chiamato ad esercitare.
Il 2024 è stato fortemente segnato dalla pianificazione della messa in sicurezza e della ricostruzione privata e pubblica. Dopo la definizione da parte del Commissario del piano degli interventi di protezione civile per tutti i comuni dell’isola, via via rimodulato, e del piano degli interventi urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico per Casamicciola, con l’individuazione delle priorità che saranno avviate nel corso del 2025, e dopo che l’Autorità di bacino ha approvato il piano stralcio del Pai sempre per il Comune maggiormente colpito, sul finire dell’anno sono stati definiti due nuovi importanti strumenti di pianificazioni: il piano intercomunale di protezione civile , previo aggiornamento di quelli di tutti i comuni, destinato a promuovere misure permanenti di prevenzione; il piano di ricostruzione della Regione Campania, con una prima adozione a fine luglio e quella aggiornata con le proposte dei tre Comuni coinvolti e della Struttura commissariale.
Nel corso del 2024 gli interventi di messa in scurezza post frana che sono stati conclusi su tutta l’isola sono saliti dai 63 del 31.12.2023 a 101, con un aumento di 38 cantieri definiti, mentre quelli conclusi per la ricostruzione post sisma sono saliti a 9, con un incremento di 6 cantieri. Quelli emergenziali in corso di esecuzione sono 34, mentre quelli post sisma sono 10. Gli interventi in fase di progettazione, invece, sono oltre 70, mentre post sisma sono 34. Di particolare rilevanza, l’avvio dei cantieri di messa in sicurezza disposti dalla Struttura commissariale nel Comune di Casamicciola sul finire dell’anno. Si tratta, nello specifico, di importanti interventi nelle aree più colpite del Celario, in via di aggiudicazione, di quelli a Cava del Monaco e a Cava Puzzillo. Inoltre, il Comune di Casamicciola, in qualità di soggetto attuatore, ha affidato due nuovi interventi sulla strada statale 270 (uno da 1 mln e 4 mila su Casamicciola e l’altro da 600 mila nel comune di Lacco Ameno), affidato anche il secondo lotto per la realizzazione della vasca di colmata sul lungomare di Casamicciola, e poi interventi corticali presso l’alveo Senigallia per 1 milione 710 mila, interventi di messa in sicurezza in Via Santa Barbara d 1 milione 550 mila euro, interventi di completamento negli alvei, per un importo complessivo di 10 milioni di euro, suddivisi in 4 lotti: Cuccufriddo, Fasaniello-Negroponte; Pozzillo alta e Fontana-Ombrasco.
Il balzo in avanti ancor più significativo è stato registrato nella ricostruzione privata: i decreti di concessione di contributi per ricostruire gli edifici danneggiati dal terremoto del 2017 erano 75 al 31.12.2023, dopo 6 anni dal sisma, mentre nel 2024, sono saliti a 124. Un numero che è cresciuto del 70% in un solo anno. L’importo dei contributi concessi per la ricostruzione privata passa dai circa 24 milioni di euro dal 31.12.23 ai quasi 75 milioni di euro del 31.12.2024, numero pressoché triplicato, segno che la ricostruzione privata, dopo le misure di accelerazione e di ulteriore semplificazione adottate questo anno, è finalmente decollata.
Sono state avviate, inoltre, le delocalizzazioni volontarie con le prime 25 domande definitive presentate dai cittadini, a fronte di 115 domande preliminari, con i primi 9 decreti di concessione che hanno consentito ai beneficiari di acquistare edifici sostitutivi di quelli danneggiati e da demolire.
Sono partite anche le demolizioni degli edifici che costituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica lungo le strade, attività che andrà avanti e sarà completata nei prossimi mesi.
Gli interventi emergenziali e di messa in sicurezza del territorio
Al 31 dicembre del 2024, risultati avviati tutti i 209 interventi emergenziali previsti nei sei comuni dell’isola, più della metà dei quali è concentrato su Casamicciola, per un finanziamento complessivo 93 milioni di euro. In particolare, circa il 65% degli interventi previsti risulta o concluso (100 interventi) o con lavori in fase esecutiva (34 interventi). Risultano in corso di affidamento 17 interventi, altri 57 sono in fase di progettazione. Relativamente alla messa in sicurezza del territorio, oltre agli interventi emergenziali, è stata avviata anche l’attuazione del Piano degli interventi strutturali approvato dal Commissario straordinario, che prevede 58 interventi nel Comune di Casamicciola Terme, suddivisi in 15 interventi prioritari per la messa in sicurezza strutturale e tutte le progettazioni delle opere contenute nel Piano degli interventi, per un investimento complessivo stanziato di circa 50 milioni. Ad essi si aggiungeranno 43 interventi, per complessivi 120 milioni, inseriti nell’ambito della programmazione quinquennale degli interventi Art. 5-ter, ancora da finanziare. Per quanto riguarda lo stato di attuazione degli interventi prioritari, 10 sono quelli in corso di progettazione o in fase di affidamento e 3 sono stati avviati, mentre per le progettazioni di altri 43 è stato predisposto il documento di indirizzo della progettazione (DIP).
Risultano ancora tutti da finanziare gli 87 interventi strutturali da eseguire negli altri comuni dell’isola (Lacco Ameno, Forio, Ischia, Serrara Fontana, Barano d’Ischia) per complessivi 208 milioni di euro. In virtù dei nuovi poteri attribuiti al Commissario Straordinario, con la legge di bilancio del 2025, nei primi mesi del nuovo anno sarà avviata la pianificazione di tali interventi, al fine di meglio individuarli, selezionarli, d’intesa con i 5 comuni interessati.
La ricostruzione pubblica e gli edifici di culto
Progressi importanti si sono registrati anche sul versante della ricostruzione pubblica, compresa quella relativa agli edifici di culto. Al 31 dicembre 2024, dei 62 interventi finanziati, 9 risultano conclusi e 11 con lavori in corso, mentre sono in fase di progettazione 33 interventi, e restano da avviare altri 9 interventi. Anche in questo caso ci si aspetta una significativa accelerazione delle opere nel 2025, quando potranno essere avviati più di 30 nuovi cantieri.
La ricostruzione privata
La ricostruzione privata, che per troppi anni era rimasta bloccata a causa di numerosi fattori ed ostacoli, è ormai ben avviata. Il numero totale di decreti di concessione contributi per la ricostruzione privata post-sisma passa a 124 per un numero di unità immobiliari recuperato o in corso di recupero di 284, e uno stanziamento complessivo di quasi 75 milioni di euro. Complessivamente, ad oggi sono 207 le domande presentate, sono stati approvati 140 progetti, 62 sono in istruttoria presso la Conferenza dei servizi o presso i Comuni, 3 non sono state approvate e 2 sono state ritirate dal richiedente. Inoltre, altre 52 domande sono state presentate in forma semplificata, ma ancora da completare.
Delocalizzazioni e Demolizioni
In relazione alle delocalizzazioni, previste dalla normativa vigente e regolate dall’ordinanza commissariale n. 24/2023 (e successive modifiche e integrazioni), al 18 dicembre 2024 risultano pervenute le seguenti domande: 115 richieste di valutazione preliminare del contributo, 8 delle quali riferite ad edifici danneggiati in seguito agli eventi meteorologici del 26 novembre 2022; le domande di delocalizzazione definitiva complessivamente presentate sono 27, 9 delle quali sono state esitate positivamente, 1 è stata rigettata e le restanti necessitano di essere integrate sia per aspetti relativi alla determinazione del contributo che per la definizione degli esami dei condoni pendenti.
L’Ordinanza Speciale n. 8 del 24 aprile 2024 ha provveduto a definire, tra le altre cose, il “Piano di demolizione pubblica dei fabbricati gravemente danneggiati dal sisma del 2017”, in attuazione degli indirizzi di cui all’articolo 14 dell’Ordinanza n. 24/2023; il Piano individua 8 ambiti di intervento che ricomprendono edifici che, già crollati o in stato di imminente collasso, con le loro rovine impediscono ed ostacolano la ricostruzione ovvero costituiscono pericolo per la pubblica incolumità.
Il Piano intercomunale di Protezione civile
La Struttura commissariale, con la partecipazione attiva dei sei Comuni dell’isola, ha redatto il Piano Intercomunale di Protezione Civile per il rischio idrogeologico, un importante passo avanti nel segno della prevenzione e della sicurezza. Il Piano è stato elaborato a seguito dell’aggiornamento dei piani comunali di protezione civile, approvati da tutti i comuni dell’isola, con il supporto della Struttura Commissariale e della Regione Campania, come previsto dall’ordinanza commissariale n.18 del 27 febbraio 2024. Tale Piano mira a rafforzare la capacità di risposta e il coordinamento operativo tra tutti gli enti coinvolti in caso di emergenza idrogeologica, e rappresenta il primo strumento unificante di prevenzione valido per tutta l’isola. Per testarne l’efficacia, il mese scorso si è svolta un’esercitazione organizzata dalla Protezione Civile Nazionale e dalla Regione Campania, in collaborazione con la Struttura Commissariale, la Prefettura di Napoli, i Comuni dell’isola, le Strutture Operative e le componenti del Servizio Nazionale e i centri di competenza del Dipartimento, per testarne l’efficacia. Un’occasione che ha innescato una straordinaria prova di sinergia tra tutti i comuni e gli uffici operativi interessati in caso di emergenza.
L’assistenza alla popolazione e alle imprese
Post sisma. Con l’ordinanza n. 26 del 25 gennaio 2024 il Commissario straordinario ha disposto l’aggiornamento dei criteri, procedure e modalità per la verifica, l’istruttoria e la rendicontazione delle spese relative alle misure di assistenza alla popolazione, precedentemente disciplinate con il citato decreto del 21 febbraio 2019, nonché l’affidamento all’Unità Tecnica Amministrativa (UTA) di cui all’art. 18, comma 4, del decreto legge n. 109/2018, delle funzioni di Soggetto Attuatore in sostituzione del Comune di Casamicciola Terme. Con l’ordinanza, inoltre, è stabilito che i nudi proprietari, residenti al momento del terremoto del 2017 nell’immobile danneggiato e che avevano già presentato domanda, sono equiparati ai proprietari e possono tornare a beneficiare del contributo. In totale al 19.12.2024 risultano ancora percepire il contributo n. 444 nuclei familiari colpiti dal sisma, comprendenti n. 1.167 persone. Successivamente, con l’ordinanza speciale n. 8 del 24 aprile 2024 sono stati fissati i termini per la presentazione delle domande di contributo, con precedenza per i percettori di CAS; la mancata presentazione dell’istanza per la ricostruzione comporta la sospensione del CAS, fino al deposito del progetto, che sarà esaminato con priorità. In esito alla prima applicazione di tali disposizioni, è stata sospesa l’erogazione del CAS per n. 64 nuclei familiari; in seguito, alle verifiche ed incontri svolti, per 11 di tali nuclei è stato possibile riattivare l’erogazione del contributo. Relativamente all’Assistenza alberghiera e al Contributo di Autonoma sistemazione post sisma, dall’inizio dello stato emergenziale e fino al 19.12.2024 è stata erogata la somma complessiva di € 39.585.729,15, di cui € 32.699.859,68 per il CAS.
Post frana. Dalle 1200 persone che, nelle fasi immediatamente successive alla frana del 26 novembre, hanno usufruito dell’assistenza, il numero si è progressivamente ridotto fino a 304. Di queste, circa 203 sono sistemate in appartamenti e percepiscono il Cas mentre solo 101 persone usufruiscono ancora dell’assistenza alberghiera, cessata il 31 dicembre scorso, con la fine dello stato di emergenza. A seguito della revisione della zonizzazione del territorio di Casamicciola, gran parte dei nuclei famigliari assistiti in hotel potranno tornare nelle rispettive abitazioni mentre la piccola parte rimanente dovrà chiedere il Cas. Relativamente all’Assistenza alberghiera e al Contributo di Autonoma sistemazione post frana, dall’inizio dello stato emergenziale e fino al 19.12.2024 è stata erogata la somma complessiva di € 5.762.832,00, di cui € 950.212,81 per il CAS ed € 4.812.619,19. Per quanto riguarda lo stato di attuazione dell’assistenza alle imprese, sono pervenute complessivamente 82 domande di contributo e sono stati emanati 71 provvedimenti di concessione.
Il fabbisogno finanziario
Il fabbisogno stimato per la ricostruzione privata post-sisma e post-frana è pari a 556 milioni di euro. Per gli interventi relativi alla ricostruzione pubblica ed ecclesiastica, sempre relativi ai due eventi, è stato stimato un fabbisogno complessivo pari a 340 milioni di euro. A tali voci vanno poi aggiunti gli interventi post-frana e ulteriori interventi che saranno contemplati nel Piano di ricostruzione. In particolare per gli Interventi strutturali di messa in sicurezza idrogeologica ex art. 5-ter del DL 186/2022 Comune di Casamicciola è stimata una spesa di 178 milioni mentre per gli altri Comuni dell’isola l’importo si attesta sui 209 milioni di euro. Pertanto, Complessivamente, sommando le voci sopra descritte, si perviene ad un fabbisogno per la ricostruzione sull’Isola di Ischia pari a 1,283 miliardi di euro.
Le somme fino a ora stanziate per gli investimenti in conto capitale relativi alla ricostruzione ammonta a 353 milioni, spalmati con un un’attribuzione anni. Pertanto, gli ulteriori finanziamenti necessari al completamento della ricostruzione post sisma e post frana a partire dalla fine di quest’anno e per gli anni futuri sono pari a circa 930 milioni di euro. L’accordo con la Bei e la delibera da essa adottata, costituisce un importante presupposto per ottenere tali stanziamenti sul bilancio dello Stato. Le risorse ancora disponibili potranno coprire il fabbisogno del primo semestre dell’anno 2025 ma sarà importante e urgente, nel prossimo anno, integrare gli stanziamenti di bilancio sin qui ottenuti.