Gaetano Di Meglio | Non gli importava sapere l’ora della morte: era un passaggio obbligato, una consapevolezza titanica; i leoni non vanno a morire con la criniera abbassata” iniziamo questo tributo de Il Dispari all’avvocato Nino D’Ambra con le parole di Rosa, la figlia. “Ciao Papà” chiude il semplice post di commento.
L’ho conosciuto nell’altra mia vita, quella senza giornalismo, quella dove l’unica cosa che mi piaceva era sempre Xpress ma per fare altro.
Il tempo trascorso a collezionare il Cubano è stato un tempo prezioso. Caro Nino, oggi che la tua scommessa è persa, questo è il giornale che ti dedica lo spazio migliore. Per fortuna non ho seguito il tuo consiglio, per fortuna anche io non andrò a “a morire con la criniera abbassata”.
Amico di papà, il mio, l’isola deve molto a Nino D’Ambra. Gli deve, soprattutto, la riconoscenza di aver rappresentato una voce diversa. Di aver regalato a questo amato scoglio un’occasione e un’opportunità di conoscenza.
Qualche cenno biografico essenziale
Nino d’Ambra, discendente da antica Famiglia originaria di Forio d’Ischia, con circa due secoli di tradizioni democratiche e libertarie, si è da sempre interessato di letteratura, di ricerca storiografica. e di politica esclusivamente per godimento ed esperienza culturale, nella convinzione (errata?) che il guadagno mal si concilia con la libera manifestazione del pensiero.
Nato nel 1933, si è laureato in giurisprudenza presso l’Università di Napoli ed ha conseguito l’abilitazione di professore in materie giuridiche ed economiche. Per vivere esercita solo la libera professione di avvocato (cassazionista) fra Napoli, l’Isola d’Ischia e Roma.
Nelle sue iniziative sociali e culturali, nei scuoi scritti (vedi i più significativi elencati alle pagine 597 e 598) e nei suoi numerosi incarichi politico-amministrativi ricoperti a livello municipale e provinciale (è stato, fra l’altro, vicepresidente dell’Amministrazione Provinciale di Napoli) ha, in ogni circostanza, generosamente profuso il meglio della sua enorme carica vitale, attuando, o ritenendo di attuare, quei principi dì tolleranza e di solidarietà umana, in cui ha sempre creduto; acquisendo, nel contempo, un cospicuo arricchimento di conoscenze spirituali e tecniche, potenziate dalle esperienze più diverse di tanti viaggi in tutto il Mondo
L’omaggio multiplo di un’isola che lo rispettava.
Abbiamo raccolto diversi commenti al fine di comporre un ricordo più completo, più vero, più sincero. Un ricordo a più mani che riesce a regalare al lettore una dimensione più umana dell’uomo e dello storico.
Lello Montuori. “Mi piace ricordare Nino D’Ambra attraverso la sua opera letteraria -fra le tante- che ho apprezzato di più da giovane studente interessato alla storia del Risorgimento. “Giuseppe Garibaldi Cento vite”. In tempi di revisionismo spicciolo, come quelli che stiamo vivendo, Nino con il suo rigore documentale, avrebbe stigmatizzato senz’altro l’approssimazione e la partigianeria di certi novelli censori dell’unità d’Italia e della storia nazionale.”
Giuseppe Di Meglio “È opportuno questo ricordo di Nino D’Ambra, una personalità che ha segnato la storia della nostra isola nel XX secolo: uomo libero, laico, anticonformista, ha seguito le sue idee senza venire ai compromessi della politica, senza lasciarsi intimidire da campagne diffamatorie di pennivendoli assoldati. Amante della storia, forbito nel linguaggio, esaltatore della nostra cultura isolana lascia con la biblioteca ed i documenti del suo Centro Studi una eredità di operosità umana e politica, di cui sarà custode la sua sposa, Gemma Pappalepore, donna colta e di stile, che con lui ha condiviso un encomiabile percorso di vita”
Michele Calise “La passione per la storia, quella che lo conduceva a trascorrere ore nella Biblioteca Nazionale di Napoli a fotocopiare testi e a custodire documenti e reperti di storia della nostra isola (come le bombe inesplose scagliate su Forio la notte dell’8 settembre del ‘43). Poi la sua militanza socialista e la passione politica spesa al servizio della comunità ischitana. Nino D’Ambra lascia la sua terra, ma ci regala un’eredità molto ricca di ricordi che dovrà essere valorizzata, a partire dal Centro Ricerche Storiche d’Ambra”
Andrea Esposito “CIAO NINO! Orgoglio, Maestro e Bandiera di questo nostro Paese. Il patrimonio culturale, politico, valoriale che ci lasci è immenso. L’onore della tua 40ennale amicizia ancora più immenso”
Giovanni Di Meglio “Con lui va via una parte della Storia di Ischia. Anche se non condividevo tutte le sue interpretazioni sui fatti di storia locale, apprezzavo in lui il rigore della ricerca storica. Ha inondato la Sua Isola e la Sua Forio di un immenso amore”
Caterina Mazzella “Insigne studioso, amico accogliente, tante le iniziative condivise con la sezione di Ischia della Fidapa nel Cenacolo Culturale da lui fondato: il Centro di Ricerche Storiche D’Ambra. Puntuali le celebrazioni dell’8 Marzo e di Giornate particolari della nostra Storia. Ci mancherà. Un abbraccio a Gemma e Rosa in questo doloroso momento”
Donatella Guermantes Migliaccio “Quando andavo da Nino per qualche ragguaglio su Forio per qualche cosa che volevo proporre all’Amministrazione, le ore passavano via veloci tra i racconti di questo paese di provincia in riva al mare che era diventato senza sapere neanche come luogo di accoglienza di intelligenze, più che di jet set, da tutto il mondo. Di come lui incuriosito e con un tocco di sfacciataggine era entrato in contatto con questi personaggi, primo fra tutto W.H. Auden, che scriverà la prefazione al libro di poesie di un giovanissimo Nino D’Ambra e di cui lui era onorato e orgoglioso; di come cercava di indagare le ragioni per cui Forio era diventata luogo accogliente perché delle ragioni per cui non lo fosse più, aveva piena contezza; di come era stato affascinato da persone come Luigi il Cubano, che per lui sono state lo stimolo ulteriore per sconfinare da Forio; dei quadri di un artista che, guarda, è nella stessa locandina in cui c’è il nome di tua madre; di come aveva condotto le ricerche su fatti piccoli e grandi della nostra isola inseriti in un contesto più globale, come ogni storico sa fare. Certo Nino è stato avvocato e politico ma, anche se parlavamo di queste cose, la sua passione era la Storia, la sua biblioteca, il suo regno fatto anche di piccolissimi oggetti che potevano raccontare e tramandare i passaggi di testimone che ci avevano condotto fino qui. E i suoi racconti erano intrisi dell’allegria del fanciullo che scopre qualcosa di eccezionale che aveva solo bisogno di essere guardato o collegato a qualcosa per palesarsi, raccontava contento come quando l’ho visto farsi pettinare dalla nipotina, scendendo alla sua altezza (e sì che Nino era alto), perché Nino non era in cattedra, ciò che aveva raccolto nel corso degli anni era per tutti; alla sua casa, infatti, bastava bussare se si voleva chiedere qualcosa. Forio oggi perde un uomo che l’ha molto amata, le cui ricerche ne hanno delineato la storia e, soprattutto, la consegnano alle generazioni che verranno”.
Luciano Castaldi: “Addio a Nino d’Ambra, testimone e sognatore. Una personalità poliedrica e dal carattere vispo e virile, ma sempre schietto, sincero, ironico anche quando si infervorava, dissentiva, prendeva le distanze. Un politico democratico dall’alto profilo morale. Un amministratore capace, concreto e competente cui si devono tante positive intuizioni per l’intera isola d’Ischia. Soprattutto uno storico, un poeta uno scrittore. Il cantore supremo della nostra Forio. Il custode appassionato della nostra cultura, del nostro dialetto, delle nostre tradizioni popolari. Il difensore del bello e del vero. L’ esempio, oltre gli steccati. Il maestro, al di là del tempo. Avevamo visioni diverse su tante cose e spesso, simpaticamente, mi tirava le orecchie… ma per me è stato impossibile non volergli bene, non stimarlo, non ammirarlo. Un grande.”
Pino Di Meglio “E’ scomparso, in età avanzata, ma lucidissimo l’avv. Nino D’Ambra di Forio, nella mia isola d’Ischia. E’ stato un politico ed amministratore della cosiddettta prima Repubblica, esponente a livello comunale e provinciale del Partito Socialdemocratico. Quindi un socialista avversario, come tutti i democratici autentici, dei disvalori comunisti. mante della cultura e del bello. Appassionato foriano. Persona seria ed onesta. E’ stato anche un valente professionista e uno storico, grande ammiratore di Galibaldi. Ricordo che diversi anni fa, nella sede della sua società Storica che raccoglie una notevole biblioteca, mi invitò a parlare di Mazzini nell’ambito di una celebrazione risorgimentale. Serata piacevolissima, di cui egli fu amabilissimo anfitrione, allietata anche dai canti patriottici affidati al tenore Maschio. Ogni tanto mi mandava qualche suo scritto, e io gli spedivo le foto dei monumenti e delle targhe dedicati a Garibaldi che incontravo in giro per l’Italia e l’Europa. E’ stato ben voluto da tutti coloro che, come me, hanno avuto la fortuna di conoscerlo e volergli bene.”
Pasquale Balestriere, amico e Presidente CSII “E’ venuto a mancare l’avv. Giovanni (Nino) d’Ambra, illustre figlio di Forio. Ricercatore infaticabile, studioso e promotore culturale (aveva fondato nel 1977 il Centro Ricerche Storiche d’Ambra), autore di numerose pubblicazioni di ampio respiro e di straordinario sapere, che hanno gettato fasci di luce su territori ancora inesplorati della nostra storia nazionale e locale, si è sempre speso nel nome della Cultura. Il Centro Studi Isola d’Ischia, che si onora di averlo avuto come Socio Benemerito, ne piange la scomparsa e ne ricorda le grandi doti umane e intellettuali e l’intenso amore per la sua Forio e per l’intera isola d’Ischia, che servì per un non breve periodo anche come fattivo uomo politico e vicepresidente della provincia di Napoli. Ciao, Nino. Grazie per quanto ci hai lasciato!”
alcuni lo chiamavano -” u rallon” un tipo di uccello capace di tutto nel senso meraviglioso della parola per rispetto allo spessore noi lo ricorderemo per l esaere *-per l è-e per il sara’ – grande Nino perdiamo una pietra miliare di Ischia per quello che ci ha saputo regalare-parlo da ischitano non da foriano-*tutti ti siamo debitori intellettualmente-riposa in pace