La sconfitta di Agrigento ha mostrato una squadra in salute e vittima della classica giornata sfortunata. Adesso, per l’Ischia, la partita si sposta sul piano societario-organizzativo, con i fari che sono puntati ancora una volta su una questione che i tifosi tengono molto a cuore: il ritorno in pianta stabile degli allenamenti (e della squadra) sull’isola. Già la settimana scorsa la truppa gialloblu ha lavorato per tre giorni sullo scoglio, ma non senza problemi: Armeno e compagni, infatti, non hanno potuto usufruire del campo Rispoli, perché già occupato da altre società, e hanno dovuto virare sul ‘Monti-Di Meglio’ di Casamicciola, disponibile su gentile concessione del Mondo Sport di Gerardo Mattera. Questo stato delle cose, come ammesso anche da Mister Di Costanzo, non ha permesso ai gialloblu di svolgere le classiche doppie sedute, tanto che questa settimana – non essendosi ancora trovata una soluzione in tal senso – la squadra si allenerà ai Camaldoli, in quel ‘Kennedy A’ che da fine luglio è diventato quartier generale della compagine isolana.
Di questi e di tanti altri problemi si parlerà questa mattina nell’incontro in programma tra il presidente Luigi Rapullino e la delegazione di tifosi ischitani che nelle scorse settimane hanno reso possibile il ritorno degli allenamenti sull’isola. Tanto di cappello ai supporter isolani, chiamati adesso a fare il punto della situazione con il numero uno gialloblu: sul piatto non solo la questione allenamenti (tutt’altro che di secondaria importanza), ma anche la campagna di mini-abbonamenti per lo sprint finale, la questione cartellonistica e, soprattutto, soluzioni per la logistica. Da indiscrezioni raccolte nei giorni scorsi sembrerebbe, infatti, che la società avrebbe richiesto il supporto della parte ischitana per trovare un albergo più centrale rispetto alla struttura casamicciolese che al momento ospita la truppa gialloblu. In più c’è da risolvere la problematica relativa agli appartamenti per i calciatori più esperti e con famiglia al seguito: anche in questo caso, avendo più contatto con il territorio, è stato chiesto il supporto della parte isolana, che già si è attivata da giorni. Insomma, le problematiche sul tavolo non sono poche e ci sarà molto da lavorare nei prossimi giorni: da un lato Di Costanzo dovrà essere bravo a gestire la squadra dopo la sconfitta immeritata di Agrigento; dall’altro, sull’isola, bisognerà trovare – e velocemente – le soluzioni per consentire alla squadra di vivere il territorio. Per conquistare, insieme, una salvezza che fino a poche settimane fa sembrava una chimera.