[intro]Nel mirino della Guardia di Finanza le grandi strutture alberghiere[/intro]
Ma proprio tutti pagano le tasse comunali? Sembra proprio di no. Se si pensa che già qualche anno fa nel bilancio comunale di Ischia comparivano oltre 2 milioni di euro non esigibili per essere finiti in prescrizione o perché gli uffici involontariamente avevano commesso degli errori nelle notifiche delle cartelle. Questo ha scatenato ovviamente le rimostranze di chi ha pagato o è sottoposto ad un vero e proprio “assedio” con pignoramenti sui conti correnti bancari, il “congelamento” immobiliare dai legali che rappresentano gli interessi del Comune.
E quello che è arrivato in Procura è un vero e proprio dossier dove si segnala, o meglio si denuncia, che importanti albergatori non sono in regola con i pagamenti, in grave ritardo e si finisce con il sospettare che qualcuno ben più scaltro o ammanigliato abbia finora evitato di sborsare il dovuto all’Ente. Per il pagamento della tassa sui rifiuti e per l’Imu. E senza pensarci su due volte, il pubblico ministero ha dato incarico alla squadra di polizia tributaria della Guardia di Finanza di recuperare la documentazione necessaria al fine di riscontrare se quanto denunciato corrisponda al vero o sia tutta un’invenzione del denunciante. Gli uomini delle fiamme gialle si sono quindi recati presso gli uffici competenti alla riscossione dei tributi ed hanno acquisito documentazione riguardante le società che detengono il controllo di determinate strutture alberghiere. Le più grosse e le più esposte sul territorio. Un lavoro complesso che dovrà chiarire cosa è accaduto negli ultimi dieci anni. Se tutte le gabelle sono state onorate, se ci sono state delle “dimenticanze” e perché e se esistono contenziosi nelle più svariate sedi giurisdizionali: dinanzi alla commissione tributaria o dinanzi al giudice civile.