Pasquale Raicaldo | Vederla così può indorare la pillola. Una pillola altrimenti dura da buttar giù. Perché la piscina comunale di Ischia resterà chiusa per la stagione agonistica in corso: un anno senza bracciate per nuotatori e pallanuotisti di casa nostra, l’amarezza di una struttura ferma ai box. Per quanto, non si sa. Ma i rendering che mostrano come sarà la struttura, l’unica piscina comunale per i 61 mila abitanti della nostra isola, restituiscono certo l’immagine (ancorché rigorosamente virtuale) di come la vedremo dopo i lavori. A gennaio, secondo una stima forse ottimistica del consigliere delegato allo sport per il Comune di Ischia, Ottorino Mattera. Forse qualche settimana o mese dopo, più verosimilmente.
Ma intanto vi mostriamo in esclusiva come il profondo restyling della struttura – che ha chiuso i battenti a maggio nel degrado di una controsoffittatura decadente – potrebbe dotare l’isola di un impianto moderno, secondo quanto previsto da AD Progetti (con l’architetto Giuseppe Mattera, i professionisti Sara Castagna, Igino Cianciarelli, Sonia Iacono e Fabio Lucibello). I lavori sarebbero, certo, dovuti partire in questi giorni. L’ammodernamento e l’efficientamento della piscina comunale “Ferrandino” andrà di pari passo con la progettazione di un intervento simile al Palasport “Federica Taglialatela”, partito – quello sì – nella giornata di ieri. “Da lunedì saranno al lavoro anche alla piscina”, garantisce però Ottorino Mattera, che aveva già spiegato al Dispari nei giorni scorsi la necessità di “stringere i denti” per una stagione agonistica. «Saremmo comunque stati costretti a chiudere la piscina, prima o poi», ha fatto spallucce Mattera, con evidente riferimento all’incolumità a rischio per l’utenza. Pezzi di controsoffittatura – raccontano alcuni tra gli abituali frequentatori della struttura – sono persino caduti in acqua durante l’attività agonistica. Con un pizzico di sfortuna in più, lo scandalo sarebbe stato nazionale. E allora c’è da sperare che il cronoprogramma sia rispettato, in tutto e per tutto, benché questo – ad ogni modo – non basti per salvare anche una piccola parte della stagione delle associazioni sportive che orbitano intorno alla piscina comunale di Ischia. Il progetto rientra peraltro tra quelli per i quali occorrerebbe la rendicontazione entro dicembre. Mission impossible, neanche a dirlo: la proroga di De Luca sarebbe come una manna dal cielo. E osservando nel dettaglio i rendering di queste pagine, si scorge l’effetto degli interventi previsti (ma per la verità è anche sul decoro e sulla manutenzione ordinaria che la nuova era della piscina comunale dovrà, speriamo, distinguersi). Tra questi: la sostituzione della copertura attuale in lamiera con un sistema di pannelli fotovoltaici, con una copertura trasparente, a vista, che prevedrà una schermatura in caso di giornate soleggiate. E ancora: l’impermeabilizzazione e la ripavimentazione del bordo piscina, l’installazione di un impianto di climatizzazione invernale ed estiva (la struttura era sin qui abitualmente chiusa, da maggio a settembre) e una serie di lavori complementari all’impiantistica, da adeguare evidentemente al fotovoltaico. Restano dubbi legati alla condizione generale degli spogliatoi, che all’ultimo giorno di apertura dell’impianto si mostravano decisamente fatiscenti: il progetto non prevedrebbe, in linea teorica, il rifacimento dei locali. Speriamo bene. Ha preso il via ieri, invece, il progetto di ammodernamento e di efficientamento del Palasport “Federica Taglialatela”. Tra le opere previste, come i nostri lettori ricorderanno, l’installazione di pannelli fotovoltaici sulla parte muraria che ospita gli spogliatoi e la sostituzione dell’attuale telone, decisamente datato, con uno di spessore più adeguato, che garantirà peraltro l’efficientamento energetico della struttura. E ancora: il ripristino dell’impianto di climatizzazione, in modo da scongiurare l’effetto condensa e garantire la fruibilità della struttura anche nei mesi estivi. In questo caso, i lavori dovrebbero essere completati entro dicembre, data considerata plausibile dall’amministrazione comunale di Ischia. E intanto le società di pallacanestro e pallavolo hanno cercato soluzioni alternative, così come quelle di calcio a cinque. Certo, più semplice rispetto a chi pratica nuoto e pallanuoto. A questo proposito, c’è chi – di fronte alla certezza di una piscina inagibile per tutto l’anno – prova ad accelerare processi decisionali altrove. E’ il caso di Vito Iacono, consigliere comunale di minoranza a Forio e delegato Coni. Con una lettera indirizzata al sindaco Francesco Del Deo e all’assessore allo sport Giuseppe Di Maio, Iacono ha chiesto «la costituzione di un gruppo di lavoro anche con gli uffici competenti per affrontare le problematiche relative alle strutture sportive sia per quanto riguarda la piena funzionalizzazione di quelli esistenti (vedi campo sportivo di Panza ed altre strutture), ma soprattutto per pianificare nuovi interventi in materia di edilizia sportiva a cominciare dalla realizzazione di una piscina comunale orami non più rinviabile. Oggi – ha aggiunto Iacono – con la chiusura dell’unica piscina comunale esistente sull’Isola è una questione di assoluta attualità da affrontare con urgenza e concretezza. Già nel lontano 2008 – ricorda il capogruppo de “Il Volo” – avevo proposto al Comune di valutare la possibilità di realizzarla nello spazio retrostante il palazzetto dello sport utilizzando anche la tribuna già realizzata, favorendo così importanti economie nella sua realizzazione anche in ordine alla circostanza che il costosissimo scavo sarebbe stato contenuto accelerando così anche sui tempi di realizzazione. Non possiamo aspettare la definizione del PUC per pianificare interventi necessari e non più rinviabili, sono convinto che anche con gli Enti Sopracomunali competenti, a fronte di una progettazione condivisa, si potrebbe trovare una buona intesa per ottenere la cantierabilità degli stessi anche ai fini dell’accesso alle diverse fonti di finanziamento possibili».