Questa mattina il Giudice dell’esecuzione ha sospeso la demolizione di una considerevole porzione di una struttura alberghiera sita nel Comune di Ischia di una nota catena di alberghi, che il Pubblico Ministero aveva già programmato per il prossimo 9 maggio. Il titolare dell’azienda, difeso dall’Avv. Gino Di Meglio, aveva proposto infatti ricorso chiedendo l’annullamento dell’ingiunzione a demolire avendo egli conseguito il permesso a costruire in sanatoria in epoca successiva alla sentenza di condanna.
La questione dibattuta era relativa alla applicabilità del limite volumetrico di 750 mc previsto dalla legge di condono n. 724/1994, anche alle tipologie di costruzioni non residenziali. La difesa ha quindi sostenuto la piena legittimità del permesso a costruire in sanatoria rilasciato dal Comune di Ischia, in quanto il limite volumetrico è previsto solo per le superfici residenziali, richiamando pronunce favorevoli della Cassazione. Il Giudice, dato atto di un contrasto giurisprudenziale esistente sull’interpretazione della disposizione, pur ritenendo allo stato applicabile il limite anzidetto anche alle superfici non residenziali, ha tuttavia sospeso l’esecuzione in attesa della nuova pronuncia della Cassazione.
Questione dunque dibattuta e di grande rilevanza per l’isola d’Ischia per le ricadute economici e sociali e sui livelli occupazionali. Se dovesse essere condivisa dalla Cassazione l’impostazione difensiva con forza sostenuta dall’Avv. Gino Di Meglio, molte strutture ricettive potrebbero beneficiare del cosiddetto secondo condono edilizio, per intenderci quello di cui alla legge 724/94. In ogni caso la sospensione della demolizione rappresenta un grosso successo, a pochi giorni dall’esecuzione, considerato che ormai si è in piena stagione turistica con la struttura ormai in piena attività.