lunedì, Gennaio 20, 2025

Ischia tra ricostruzione & condoni. La digitalizzazione porta bene…

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La ricostruzione privata e le delocalizzazioni di Casamicciola e di Lacco Ameno dopo il sisma del 2017 e l’alluvione del 2022 non possono che passare per il nodo condoni. La prima, la ricostruzione, perché è evidente che un immobile abusivo non può ricevere un contributo e la seconda, la delocalizzazione, perché un immobile abusivo non può essere venduto.
Abbiamo semplificato ai minimi termini una delle più complesse e tortuose anomalie non solo delle costruzioni dell’isola d’Ischia, ma anche una delle più strane vicende della legge italiana. Basti solo pensare all’efficacia che le singole leggi emanate dal nostro parlamento hanno sul piano penale e su quello amministrativo.

Al dato sui condoni legato alla ricostruzione, tuttavia, viene dedicato un capito del Rapporto sulla Ricostruzione diffuso il 21 agosto 2024.
La questione delle pratiche di condono – si legge nel resconto ufficiale – ancora pendenti è uno dei principali nodi da risolvere per garantire il definitivo decollo della ricostruzione privata. Si può stimare che il 50 % degli edifici danneggiati dal sisma sia interessato dalla problematica dei condoni, che condiziona quindi fortemente il buon esito dell’iter di approvazione delle domande di contributo. Prima di poter procedere alla concessione del contributo, come previsto dall’ordinanza n. 17 sopracitata, è necessario esaminare in Conferenza dei servizi preliminare la pratica di condono ed ottenere il rilascio del titolo in sanatoria. Ad oggi lo stato delle richieste di condono pervenute ai sensi della nuova procedura è ancora basso e si attesta tra il 20% e 30% di quelle attese complessivamente; pertanto, nonostante le pratiche già portate in Conferenza dei servizi abbiano avuto un esito positivo nel 70% dei casi.

Al riguardo è da segnalare la disposizione contenuta nell’ordinanza commissariale n. 24, in base alla quale i comuni sono obbligati a trasmettere alla struttura commissariale tutte le pratiche di condono già istruite e munite del parere della commissione locale del paesaggio, affinché potessero essere esaminate dalla Conferenza dei servizi, senza ulteriori formalità.
Non essendoci stato alcun esito in tal senso, il Commissario con determina dirigenziale n. 57 del 14/09/2023, ha provveduto ad affidare ad una società il servizio di digitalizzazione delle pratiche dei condoni, riferite a edifici danneggiati, in giacenza presso gli uffici del Comune di Casamicciola Terme, Lacco Ameno e Forio.

In fase esecutiva sono state digitalizzate, in 9 sessioni di lavoro effettuate presso i Comuni di Lacco Ameno e Casamicciola, n. 188 pratiche, 125 per il comune di Casamicciola Terme e 63 per il Comune di Lacco Ameno mentre il comune di Forio ancora non ha dato disponibilità alla selezione delle pratiche da scansire. Tale misura ha consentito un’accelerazione nella definizione dei condoni, quale presupposto essenziale per la presentazione delle domande di contributo. Si riporta tabella di sintesi relativa alle istanze di condono per gli immobili inagibili con scheda AeDES sin qui presentate ai sensi dell’Ordinanza 17/2022. La percentuale di approvazioni sul totale delle istanze di condono pervenute è del 70 % circa.

Le principali innovazioni contenute nell’ordinanza n. 17/2022
Certezza dei tempi nell’espressione dei pareri di competenza dei Comuni e della Soprintendenza, sia per le domande di contributo che per le istanze di condono pendenti relative agli immobili danneggiati dal sisma; Accelerazione dell’iter di approvazione delle istanze di contributo, con tempi certi di definizione pari a 60 giorni in assenza di condoni e 120 giorni in presenza di condoni rispetto alla media di 262 gg necessari con le vecchie procedure
Superamento delle incertezze interpretative in materia di sanatoria edilizia; il limite delle tolleranze costruttive (relative a superfici, volumi e altezze) per interventi anteriori al 21 agosto 2017 viene portato al 5%, mentre per le modifiche interne riconducibili a opere di manutenzione la sanatoria si presenta con la stessa domanda di richiesta del contributo: viene in tal modo introdotta una procedura efficace e snella per regolarizzare le difformità minori

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