La POLPA E L’OSSO di Francesco Rispoli | Che fummo?
Che fu quel punto acerbo
che di vita ebbe nome?
Cosa arcana e stupenda
oggi è la vita al pensier nostro, e tale
qual de’ vivi al pensiero
l’ignota morte appar.
G. Leopardi, Coro dei morti nello
studio di Federico Ruysch.
Affermando che “il periplo di un’isola è anche il confine del mare” Wittgenstein indica la paradossale condizione di ambiguità tra interno ed esterno.
Per Aristotele «“imaginatio” è la facoltà che ritiene le forme raccolte del “sensus communis” (…); “phantasia” invece riaggrega i fantasmi dell’“imaginatio”. “Imaginatio” dà l’uomo e il cavallo, “Phantasia” compone il centauro» (M. Ferraris, L’immaginazione, 1996).
Per Kant l’immaginazione suppone la riproduzione di percezioni esterne passate. In Hegel «partendo dalle immagini, si arriva al concetto; ma le immagini non sono il contrario del concetto, ne sono il precursore» (Ivi). Hegel pone così l’immaginazione non tra intuizione e intelletto, ai confini tra intelletto e senso, ma come loro fonte comune.
Hölderlin, Hegel, Schelling nel loro giovanile sodalizio a Tubinga sono accomunati dal pensiero di una nuova mitologia, in cui convivono la necessità di dare alle idee una forma sensibile e quella del ritorno all’antico.
Così per Schelling la coscienza è insieme costituente e costituita, ed «è prima solo a patto di essere seconda» (Ivi). La coscienza dunque può intuire un oggetto solo ponendo un momento passato come fondamento del presente.
“Imaginatio”, “phantasia”. C’è un episodio tratto da un libro e da un film “per bambini”.
Il giovane protagonista de “La storia infinita”, che si batte perché il “Nulla” non distrugga il regno di Fantàsia, chiede al Servo del Potere – l’orrenda belva feroce Gmork – di svelargli cosa sia questa oscura forza distruttiva. La belva risponde: “Fantàsia è il mondo della fantasia umana. Ogni suo elemento, ogni sua creatura scaturisce dai sogni e dalle speranze dell’umanità e quindi Fantàsia non può avere confini”. Fantàsia muore “perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga. (…) Perché è più facile dominare chi non crede in niente ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere”.